Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Le 10 più convincenti auto pulite del Salone di Ginevra 2016
Lexus LC500H, ecoemozioni a trazione posteriore Figlia di quella LC 500 che ha stupito tutti all’ultimo Salone di Detroit per le sue linee, è sviluppata su un innovativo pianale a trazione posteriore (denominato GA-L, che sarà usato su tutte le prossime vetture premium del marchio di casa Toyota). La coupé Lexus LC500h ha dalla sua
Lexus LC500H, ecoemozioni a trazione posteriore
Figlia di quella LC 500 che ha stupito tutti all’ultimo Salone di Detroit per le sue linee, è sviluppata su un innovativo pianale a trazione posteriore (denominato GA-L, che sarà usato su tutte le prossime vetture premium del marchio di casa Toyota).
La coupé Lexus LC500h ha dalla sua un’estetica curatissima e interni di fattura artigianale. E soprattutto vanta un nuovo sistema di alimentazione ibrida chiamato Multi Stage Hybrid System: combina la potenza del motore V6 a benzina da 3,5 litri con quella del pacco batterie. Nella parte posteriore della trasmissione ibrida è poi stato montato un cambio automatico a quattro rapporti. Un risultato che garantisce secondo la Casa una maggior risposta in accelerazione con uno scatto da 0 a 100 all’ora in meno di 5 secondi. Lo sforzo degli ingegneri non è stato fatto solamente dal punto di vista della trasmissione. Le ricercatezze tecniche della LC 500 h sono ovunque, come nelle sospensioni anteriori che adottano una particolare configurazione multilink dotato di due superiori e due bracci di controllo inferiori, con giunti doppi a sfera su ogni braccio, per facilitare il controllo preciso di input del guidatore e alle condizioni della strada. Una soluzione che concilia l’assetto ribassato dell’auto e l’adozione di cerchi di grosso diametro: l’auto infatti sarà disponibile con ruote da 20 e 21 pollici.
Bmw 740e iPerformance, la monumentale serie 7 ora fa 100km con 2 litri
iPerformance è “l’etichetta” che dal luglio 2016 contraddistinguerà tutte le vetture ibride plug-in del marchio. Spettacolare l’interpretazione dell’ibrido secondo Bmw che con la 740e Hybrid plug in lancia la linea iPerformance. In tutto 326cv per consumi dichiarati di 2,11 l/100 km e emissioni di 49 g/km di CO2.
Il marchio bavarese ha portato a Ginevra l’inedita ammiraglia M760Li xDrive e svelato le strategie per il prossimo futuro: ibrido, performante e connesso.
Attualmente sono cinque, ma a breve ogni famiglia del marchio avrà la sua iPerfomance che, come sottolinea la denominazione, unirà il tradizionale Dna sportivo alle nuove tecnologie green: il sistema di propulsione della nuova Serie 7 è un motore quattro cilindri a benzina TwinPower Turbo e un motore elettrico che producono insieme una potenza di sistema di 326 cv, declinabile nelle versioni 740e iPerformance a passo normale, 740Le iPerformance a passo lungo e 740Le xDrive iPerformance con trazione integrale intelligente. Le prime due vantano consumi nel ciclo combinato di 2,1 litri per 100 chilometri e un valore di CO2 di 49 grammi per chilometro.
Toyota C-HR, sbarazzina e stilosa
Nuova Toyota CH-R: Suv, compatta, coupé e ibrida. Al Salone di Ginevra 2016 Toyota ha presentato una nuova concorrente nel segmento delle sport utility compatte.
La C-HR verrà prodotta in Turchia, nell’impianto di Sakarya, sulla base della nuova piattaforma globale Toyota (TNGA), già adottata per l’ultima generazione di Prius: la sport utility compatta figlia dei concept presentati nel 2014 a Parigi e nel 2015 a Francoforte arriverà sul mercato italiano entro la fine dell’anno dopo il debutto a Ginevra.
Il design è caratterizzato da tratti decisi e innovativi. Alcuni elementi ricordano i nuovi stilemi Toyota già visti sulla sorella maggiore RAV4, ma abbinati a una marcata vocazione da coupé. Questa crossover è lunga 4,35 metri e probabilmente è pensata principalmente per una clientela urbana. Il modello sarà disponibile col motore 1.8 benzina VVT-i a ciclo Atkinson abbinato a propulsore elettrico: il powertrain ibrido è in grado di erogare 122 cavalli ed emissioni di CO2 inferiori ai 90 g/km.
Nissan Leaf, dà energia anche a case e uffici
Oltre a presentare la Leaf 2G, Nissan ha annunciato al Salone di Ginevra che la nuova sede in Francia ospita il più grande sistema di veicoli elettrici integrati alla rete e di stoccaggio di batterie di seconda vita mai installato prima in un edificio.
Nissan sta sviluppando un ecosistema di tecnologie che funzionano perfettamente integrate per creare soluzioni sostenibili ed efficienti per il futuro. Segna anche un importante passo nei piani della società per rendere la sua visione di IntelligentMobility una realtà in Europa. L’integrazione di questa tecnologia è una chiara dimostrazione di come le auto in futuro possano essere connesse a infrastrutture, come strade, informazioni e reti elettriche, e sviluppa uno dei pilastri della visione Nissan – IntelligentIntegration. Il nuovo edificio disporrà di 100 stazioni di ricarica bidirezionali vehicle-to-grid che permetteranno alla gamma di veicoli elettrici Nissan di immettere e ricavare energia dalla rete elettrica nelle ore non di punta, con la possibilità di “restituire” l’energia accumulata alla rete elettrica secondo necessità. Inoltre, grazie alla partnership tra Nissan e Eaton, l’edificio usufruirà di un sistema di accumulo di energia pari a 1 MWh, alimentato da 64 batterie di seconda vita di Nissan Leaf in combinazione con la generazione di energia solare. Entro i prossimi anni l’azienda punta a espandere questa innovativa tecnologia dell’utilizzo delle batterie ai più grandi siti Nissan di tutto il mondo. Questi sistemi, che saranno installati nella nuova sede in Francia, faranno da test per valutare cosa si può ottenere sfruttando il massimo potenziale delle auto elettriche.
Citroën E-Mehari, la spiaggina rivive elettrica
Cabrio 4 posti con 110 m/h di velocità massima e 200 km di autonomia. La Citroen si prepara a rimettere sul mercato un nome iconico: è la E-Méhari elettrica, che al Salone di Ginevra viene affiancata dalla edizione Courrèges.
Dopo l’anteprima dello scorso settembre al Salone di Francoforte, Citroen propone nuovamente la propria “spiaggina” elettrica che si rifà nella filosofia progettuale alla Méhari dal corpo vettura in plastica, prodotta fra il 1968 e il 1980. Si tratta di E-Méhari, concept a zero emissioni che viene esposto allo stand del Double Chevron al Salone di Ginevra insieme a una “sorella” dall’estetica realizzata dall’atelier di André Courrèges.
Si fa notare per uno stile volutamente frizzante e sbarazzino; sviluppata in partnership con il Gruppo francese Bolloré con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni di mobilità sostenibile, la E-Méhari è una “fun car” piuttosto compatta (3,81 m di lunghezza, 1,87 m di larghezza e 1,65 m di altezza) e dal corpo vettura proposto in quattro squillanti tinte carrozzeria: giallo, arancio, beige e blu, che vengono abbinate con un tettuccio in tela a scelta nero o rosso. All’interno, volutamente “minimal”, i rivestimenti sono in TEP beige o arancio: un materiale impermeabile e lvabile con facilità. La propulsione di Citroen E-Mehari è elettrica: una batteria ai polimeri di litio da 50 kW offre un’autonomia fino a 200 km nel ciclo urbano e una velocità massima di 110 km/h. La Citroen E-Méhari sarà in vendita a partire dalla prossima primavera.
Hyundai Ionic, si fa in tre
Il marchio coreano ha presnetato al Salone di Ginevra 2016 la prima auto declinabile in tre versioni eco, sia in versione elettrica che ibrida e plug-in.
Ioniq infatti è la prima macchina al mondo che sarà offerta in tutte e tre le declinazioni di motori virtuosi: elettrica, ibrida e ibrida plug-in. Arriverà in concessionaria per la fine dell’anno. Le versioni ibride hanno un motore 1,6 a ciclo Atkinson e uno elettrico da 44 cv (emissioni 79 gr/km) tutto abbinato ad un cambio 6 marce a doppia frizione. La plug-in abbassa le emissioni a 32 gr/km e ha autonomia elettrica di 50 km che arriva a 250 km nel caso di motore elettrico puro.
Kia Niro, la concorrente della toyota Rav4
Kia qui al Salone di Ginevra 2016 punta su un’importante protagonista. Si chiama Niro ed è il primo Huv del marchio coreano.
La nuova Kia Niro è spinta da un powertrain ibrido composto da un 1.6 GDI da 103 CV e da un’unità elettrica capace di erogare 43 CV. La potenza complessiva ammonta a 140 CV e 264 Nm di coppia, trasmessi alle ruote attraverso la trasmissione a doppia frizione e sei rapporti 6DCT. Un sistema che promette alta efficienza ed emissioni ridotte con un livello di CO2 di soli 89g/km. Offre praticità e comfort con volumi generosi e un bagagliaio dalla capacità di carico di 421 litri. Arriverà sul mercato nel terzo quadrimestre del 2016 e competerà direttamente con la Toyota Rav4.
Volvo V90 T8 Twin Engine, ibrida, sicura e a guida autonoma
Station wagon da complessivi 410 cv e autonomia elettrica di 50 km. La grande (in tutti i sensi) novità Volvo all’86° Salone di Ginevra si chiama Volvo V90, station wagon premium che va a completare la famiglia già composta dalla sport utility XC90 e dalla berlina S90.
Erede di una tradizione iniziata con la Duett negli anni ’50, V90 è, tra l’altro, equipaggiata con il sistema di guida semi-autonoma Pilot Assist, l’avanzato pacchetto di sicurezza. La gamma dei motori comprende i diesel e benzina già disponibili sulla berlina così come il propulsore ibrido plug-in a benzina T8 Twin Engine da 410 cavalli.
Tesla Model X, Suv elettrico con porte ad ala di gabbiano
Costa 80.000$ in America e ha oltre 400 km di autonomia. La Tesla Model X è stata mostrata in anteprima europea al Salone di Ginevra 2016.
La prima Suv elettrica della rivoluzionaria Casa statunitense di Elon Musk ha conquistato il pubblico della rassegna elvetica grazie alla grande quantità di tecnologia presente a bordo e alle scenografiche porte posteriori con apertura ad ali di gabbiano. Tre le versioni in commercio: quella con batteria da 70 kWh raggiunge una velocità massima di 225 km/h e accelera da 0 a 100 chilometri orari in 6,2 secondi, la 90D risponde con un’autonomia di 470 km e con prestazioni superiori (250 km/h e 5 secondi sullo “0-100” mentre l’incredibie P90D (con un’autonomia pari a 450 km), scatta da 0 a 100 km/h in 4 secondi (3,4 con la modalità Ludicrous Speed).
Koenigsegg Regera, la più scattante di Ginevra
La Bugatti Chiron può anche aver rubato la scena a tutte le altre auto qui a Ginevra, con le sconvolgenti prestazioni da 420 km/h e le suadenti prese d’aria avvolgenti da 20.000 litri all’ora per il suo motorone a 16 cilindri. Ma la mancanza anche della minima presenza di un sistema ibrido a bordo ha deluso.
A rincuorarci ci pensa Koenigsegg, costruttore svedese la cui nuova ibrida incrocia un motore 5 litri biturbo V8 con tre motori elettrici da 700 CV: in totale 1500 CV su un’auto da 1.500 kg, 300 in meno della Chiron. La mostruosa coppia istantanea dei motori elettrici scaraventa la Regera da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, da 0 a 200 km/h in 6,6 seconds (alla Bugatti ne servono 6,5) e 300 km/h in un quasi incredibile 10,9 secondi, quasi il 25% più veloce della Bugatti. Per capirci, un’auto media di oggi va da 0 a 100 km/h in 11 secondi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.
Dal 2027 le norme europee renderanno obbligatorio il passaporto digitale per quasi tutte le batterie dei veicoli elettrici: più attenzione all’ambiente e ai diritti umani.