Maggiorana Originaria della Persia, la maggiorana, di sapore delicato e leggero ma intenso, viene spesso confusa con l’origano e usata per insaporire la pizza, ma lega bene con tutte le carni e con il pomodoro. Indispensabile in diversi piatti della tradizione ligure, rientra in tutti i ripieni (è ottima in quelli di pollo) e in
Erbe di campo: scopri le erbe selvatiche commestibili, i loro usi e i loro benefici
Le erbe di campo: per chi vive in città è ancora possibile consumare le erbe selvatiche raccolte in proprio durante una passeggiata in campagna o in collina
Le erbe di campo hanno avuto molta importanza nella nostra alimentazione fino agli anni ’50. In seguito, con il passaggio dalla campagna alla città sono state gradualmente sostituite dagli ortaggi coltivati. Eppure per chi vive in città è ancora possibile consumare le erbe selvatiche raccolte in proprio durante una passeggiata in campagna, in collina o al mare.
Raccogliere e preparare le erbe di campo
Raccolta e preparazione: la raccolta delle erbe selvatiche va fatta lontano da fonti inquinanti come strade, fabbriche, allevamenti di animali, campi coltivati con metodi intensivi (con uso di pesticidi e fertilizzanti chimici), campi e giardini pubblici. Le erbe di campo vanno recise alla base con un coltello ben affilato e raccolte in un sacchetto o in un cesto, poi si mondano, si lavano e si asciugano quindi si preparano per il consumo a crudo in insalata o cotte al vapore, in minestra, saltate in padella o altro, secondo i gusti.
Leggi anche: Erbe selvatiche in cucina, proprietà e uso
Quali sono le principali erbe di campo selvatiche commestibili
Cappero
Il cappero (Capparis spinosa), dall’arabo Kabar, è una pianta perenne che vive tra i muri a secco appartenente alla famiglia delle Capparidaceae e al genere Capparis. Ha foglie tonde e raffinati fiori appariscenti e odorosi dai petali bianchi con gli stami violacei. Il boccio è la parte che viene raccolta e poi smerciata.
Cardo mariano
Il cardo, o Silybum marianum L., è una pianta che cresce in Europa meridionale e quindi anche in Italia, dove la troviamo prevalentemente nel centro-sud. Gli studi moderni hanno cofermato l’azione epatoprotettiva del cardo mariano.
Farfaccio
Tipica dell’Europa, dell’Africa settentrione e dell’Asia sud- occidentale, il Farfaraccio, secondo alcuni ricercatori elvetici, rappresenta un ottimo rimedio contro il raffreddore da fieno.
Malva
La malva è una pianta erbacea perenne il cui fusto, più o meno ramificato e alto fino a un metro, può essere sdraiato sul terreno o eretto. Vi sono molte varietà di malva ma la più usata in farmacia è quella selvatica, conosciuta anche come Sylvestris.
Melissa
La melissa è una pianta ricca di olio essenziale. Le foglie aiutano a combattere l’ansia e hanno azione antispasmodica, antinfiammatoria e carminativa.
Menta
La menta è una freschissima pianta utile per accompagnare il cibo. Il suo olio essenziale fornisce un grande aiuto al benessere psico fisico.
Ortica
L’ortica è la protagonista di numerose cure disintossicanti per la sua capacità di eliminare acidi e scorie dall’organismo. I suoi usi sono numerosissimi
Piantaggine
Calma la tosse e agisce come espettorante, soprattutto in caso di catarro bronchiale denso e di infiammazioni della gola e della cavità orale e in caso di irritazione delle vie respiratorie superiori. È efficace contro l’asma. È nota anche come cicatrizzante delle ferite.
Erbe di campo: l’elenco completo
- Acetosella: diuretica, dissetante, astringente.
- Aglio orsino: depurativo, diuretico, coleretico, ipotensivo.
- Anice verde: digestivo, sedativo, lactagogo.
- Asparago selvatico:depurativo, diuretico.
- Barba di becco: depurativa, dimagrante, adatta ai diabetici.
- Bardana: diuretica, depurativa, ipoglicemizzante, antiacne, lasastiva.
- Bietola: emolliente, idratante, vitaminica.
- Bistorta: astringente, lenitiva.
- Borragine: emolliente, lassativa, depurativa, sudorifera, diuretica, antireumatica.
- Calendula: decongestionante, emmenagoga, idratante, lenitiva, diuretica, coleretica.
- Cappero: aperitivo, diuretico.
- Cardo mariano: depurativo epatico, diuretico.
- Cicoria: depurativa, diuretica, coleretica, emolliente, lassativa.
- Crescione d’acqua o nasturzio: depurativo, diuretico, rimineralizzante.
- Dente di leone o tarassaco: depurativo, diuretico, coleretico, lassativo, ipotensivo.
- Eufrasia: antiinfiammatoria nasale e oculare, astringente, digestiva.
- Farfaraccio: diuretico, antiasmatico.
- Finocchio: carminativo, digestivo, antispasmodico.
- Malva: antiinfiammatoria, diuretica, lassativa, espettorante, emolliente.
- Margheritina: diuretica, antiinfiammatoria.
- Melissa o limoncella: antispasmodica, coleretica, distensiva.
- Menta: digestiva, rinfrescante, eccitante.
- Ortica:antireumatica, diuretica, depurativa, lassativa.
- Piantaggine o lingua di cane: astringente, depurativa, diuretica, emolliente.
- Portulaca o porcellana: depurativa, diuretica, dissetante.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Erbe aromatiche: aromi, foglie, fiori, fragranze, essenze di piante preziose che da sempre arricchiscono la nostra cultura, la cucina, le nostre cure.
L’altea -o bismalva- ha numerose propietà. Di questa pianta si possono usare fiori, foglie e radici, prevalentemente sotto forma di infuso o decotto.
Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Achillea millefolium
E’ molto comune e cresce spontaneamente in prati umidi, boschi e zone montane delle Alpi e degli Appennini italiani, si raccoglie in luglio recidendo con le unghie le foglie insieme al picciolo all’attaccatura del lembo.
Una tisana, da sorbire magari comodamente seduti in poltrona in una fredda sera invernale. Questa