Pezzi unici che conservano la patina del tempo e la memoria della loro storia con legni e metalli di recupero: è il progetto di design sostenibile di Algranti Lab.
Second home, lo spazio di coworking più green d’Europa è a Lisbona
Lo studio di architettura spagnolo SelgasCano ha trasformato il più antico mercato alimentare di Lisbona in uno spazio di coworking, Second home. Qui le protagoniste indiscusse sono le mille piante che gli architetti José Selgas e Lucía Cano hanno deciso di usare per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente di lavoro. Lisbona riparte dalla creatività Il Portogallo, che
Lo studio di architettura spagnolo SelgasCano ha trasformato il più antico mercato alimentare di Lisbona in uno spazio di coworking, Second home. Qui le protagoniste indiscusse sono le mille piante che gli architetti José Selgas e Lucía Cano hanno deciso di usare per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente di lavoro.
Lisbona riparte dalla creatività
Il Portogallo, che conta circa 10 milioni di abitanti, è stato colpito profondamente dalla crisi finanziaria del 2008. Ma ora si respira finalmente un’atmosfera positiva. Questo paese, uscito dalla dittatura di Salazar meno di cinquant’anni fa, ha saputo conservare i propri settori tradizionali tra cui quello calzaturiero e quello della lavorazione del sughero e allo stesso tempo ha puntato sulla tecnologia, sull’energia e sulla mobilità. Sempre più investitori stranieri vengono in Portogallo e la capitale Lisbona, che l’anno in corso è stata nominata la capitale iberoamericana della cultura, offre nuove frontiere per l’incubazione delle startup che ora possono trovare un luogo d’incontro in Second home Lisboa. L’obiettivo è quello di riunire le menti più creative d’Europa.
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Second home, uffici verdi e sostenibili
Fondato nel 2014 da Sam Aldenton e Rohan Silva, Second home, spazio di lavoro creativo e luogo di incontro culturale, conta quattro sedi di cui tre a Londra e l’ultima inaugurata recentemente nel Mercado de Ribeira di Lisbona. Lo studio di architettura spagnolo, già ideatore del Serpentine Pavilion nel 2015 e dello spazio di coworking Second Home a Spitalfields, Londra, ha puntato su materiali riciclati e sostenibili per l’ambiente, rendendo l’edificio uno dei più green in Europa.
Al piano terra si trova il mercato mentre al primo si estende lo spazio aperto dedicato al coworking: 1.115 metri quadri in cui sono stati conservati gli elementi architettonici della struttura risalente al 1882, tra cui le colonne e la copertura con capriate di ferro a vista. Al posto dei tradizionali e ingombranti sistemi di climatizzazione è stato scelto un avanzato sistema di riscaldamento e raffreddamento radiante che sfrutta la ventilazione trasversale. Le mille piante fungono da separatori delle postazioni creando un ambiente accogliente, riducendo la concentrazione di emissioni nocive e polveri sottili e fungendo anche come isolante acustico naturale.
Un’idea moderna di ufficio
Il risultato è quindi un ambiente con un elevato livello di comfort, dove ci si può sentire a casa: una “seconda casa” appunto, come dice il nome. Al centro dell’open space si trova un tavolo lungo 70 metri pensato per favorire il lavoro di gruppo e lo scambio di idee ma che permette anche alle persone di avere la propria privacy grazie alle piante che creano barriere naturali. Cento lampade a LED danno vita a punti luce diffusi e 250 sedie tutte diverse tra loro creano altrettante postazioni. Ma al centro di questa struttura non c’è solo il lavoro. All’interno si trovano una biblioteca, un bar, un’area benessere dove praticare yoga, e una sala dedicata alla proiezione di film, alla musica dal vivo e agli incontri culturali. Il confine tra vita privata e lavoro diventa quindi sottile, per creare un senso di comunità e favorire sinergie stimolanti.
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