Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
MasterChef 6, in cucina senza spreco alimentare
Doggy bag, parsimonia in dispensa e prove a tema: la nuova edizione del cooking show di Sky si fa portavoce della lotta allo spreco alimentare
Ormai è diventato un vero e proprio brand internazionale, oggetto di innumerevoli emulazioni e fonte d’ispirazione per molti appassionati. Ecco perché è sicuramente positivo vedere che uno show popolare come MasterChef decida di farsi portavoce di un tema importante (e pertinente) come quello dello spreco alimentare. La sesta edizione italiana del cooking show partito giovedì 22 dicembre alle 21.15 su Sky Uno HD, ha infatti scelto di trasformare questo argomento in un vero e proprio fil rouge tra le prove, nonché elemento narrativo di tutta la gara.
Doggy bag e prove a tema
Per sensibilizzare il pubblico sul tema dello spreco alimentare, al termine di ogni prova culinaria i 20 cuochi amatoriali concorrenti della sesta edizione avranno a disposizione una doggy bag, ovvero un contenitore in cui riporre gli avanzi da portare a casa, molto diffuso, per esempio, negli Stati Uniti. “È un’abitudine poco in uso in Italia”, secondo Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky, “ma noi abbiamo voluto inserirla per dare rilevanza al tema, a cui quest’anno dedicheremo una costante attenzione. Durante il programma, per esempio, avremo una prova interamente dedicata all’argomento che sarà anche al centro di una rubrica fissa settimanale su MasterChef Magazine”.
Usare solo il necessario
A spiegare come si tradurrà questo impegno nelle dinamiche di puntata è stato uno dei quattro giudici dello show, lo chef Bruno Barbieri: “Sarà posta una grande attenzione al momento della scelta in dispensa. Lì spesso la tentazione è di prendere molti ingredienti, mentre abbiamo voluto che i concorrenti si sforzassero di scegliere solo il necessario. Questo è l’approccio giusto per qualsiasi cuoco e sicuramente servirà ai concorrenti anche una volta usciti da MasterChef.”
“È molto importante affrontare il discorso dello spreco alimentare in un programma come MasterChef che viene visto da tutta la famiglia e anche dai bambini”, ha detto il giudice veterano del programma, l’italo-americano Joe Bastianich. Una convinzione che non può non passare da una coerenza di comportamenti, come puntualizza: “Durante le registrazioni non usiamo catering, ma mangiamo sempre quello che viene preparato durante le prove.”
Dove finiscono gli alimenti non utilizzati
Oltre ai piatti da portare a casa, dopo le prove sono molti gli alimenti non impiegati. Come già nelle passate edizioni questi vengono destinati ad associazioni benefiche ed enti caritatevoli di Milano, dove si svolgono le riprese. A collaborare con MasterChef su questo fronte c’è Last minute market, la società spin-off dell’Università di Bologna che si occupa di riduzione degli sprechi e prevenzione dei rifiuti da oltre dieci anni. Per dare un’idea delle quantità di cui si parla: durante la realizzazione della sesta stagione sono stati recuperati e ridistribuiti 7.380 chili di frutta e verdura, 1.130 chili di carne e pollame, quasi 600 chili di latticini.
Uno slancio positivo quello di MasterChef Italia che auspichiamo possa andare di pari passo con la presa in carico anche di altre tematiche fondamentali, come l’importanza dell’adozione di un menù sempre più sostenibile, sia per l’ambiente che per la salute.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.
La vitamina D si classifica come tale pur agendo come un ormone. È essenziale per il nostro organismo, ma è facile esserne carenti.
I crostoni di funghi, taleggio di capra e patate al timo sono una ricetta sfiziosa e molto gustosa, adatta a una tavolata tra amici golosi.
La ricerca del Food forum packaging rivela quanti e quali sono i potenziali cancerogeni mammari che contaminano il cibo.
L’epigenetica promuove il benessere psicofisico attraverso una biodiversità di alimenti sani e di sentimenti positivi. I consigli degli esperti durante il primo incontro di Food Forward.