Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
Mestic, il biotessuto fatto con il letame dei bovini
Mestic è un tessuto naturale fatto recuperando il letame dei bovini. L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi.
Gli allevamenti intensivi sono una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico, se non che del riscaldamento globale. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sull’Applied and environmental microbiology journal che analizza il processo di decomposizione del letame decretandolo responsabile dell’emissione di ossidi di azoto, ovvero di gas serra dannosi per il Pianeta soprattutto se prodotti in eccesso.
È sulla base di queste scoperte che la designer olandese Jalila Essaïdi ha deciso di proporre una soluzione in grado di ridurre l’impatto degli allevamenti di bovini senza comprometterne la capacità produttiva. Con Mestic il letame viene salvato e trasformato in un biotessuto che entra così a far parte del sempre più crescente numero di filati naturali usati nel settore della moda.
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Cos’è Mestic
Mestic è il risultato di un processo innovativo ideato da Essaïdi insieme a BioArt Laboratories, di cui è fondatrice, che parte dalla cellulosa contenuta all’interno del letame per creare nuovi materiali ecocompatibili come plastica, carta e tessuti naturali.
Seguendo un processo di lavorazione sostenibile, Mestic si ottiene dividendo le parti liquide da quelle solide del letame; da queste ultime si ricava la cellulosa che viene a sua volta lavorata con l’aiuto di sostanze estratte dal letame allo stato liquido; il composto derivato dalle fasi precedenti viene infine trasformato in diacetato di cellulosa, un polimero liquido dal quale è possibile creare fibre, carta e plastica nel totale rispetto della natura.
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Dal rifiuto all’alta moda
“Il letame è oro: lo concepiamo come un rifiuto che sta distruggendo la natura ma nel letame ci sono tante sostanze nutrienti, agenti chimici, fosfato e cellulosa che possiamo riutilizzare. Se lo guardiamo da un altro punto di vista, dunque, permette di creare nuovo valore attraverso nuovi materiali“, racconta Essaïdi. Presentato durante una sfilata di abiti disegnati dalla designer olandese e successivamente decretato uno dei vincitori del Global change award di H&M Foundation, Mestic è l’ennesimo esempio di come uno scarto possa diventare una nuova opportunità di business.
Foto in evidenza: la cellulosa da cui si ottiene Mestic © Cleo Goossens
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