Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Mirai, nuovo record in California. E in Italia per l’idrogeno qualcosa si muove
La berlina fuel cell di Toyota che emette solo vapore acqueo ha percorso 2.300 chilometri in 24 ore. Intanto a giorni nel nostro Paese dovrebbe essere approvato l’innalzamento da 350 a 700 bar di pressione per i distributori di idrogeno.
Duemilatrecento chilometri percorsi in 24 ore con zero emissioni prodotte. È il nuovo record da Guinness dei primati segnato da Toyota Mirai, la berlina fuel cell della casa automobilistica giapponese. Partenza da Long Beach in California e destinazione Reno in Nevada attraverso un percorso non lineare, ma tracciato in base alle stazioni di rifornimento di idrogeno e comprendente tratti urbani ed extraurbani, ma anche strade di montagna fino a 2.200 m di altitudine.
Stazioni di rifornimento, punto cruciale per l’idrogeno
L’iniziativa è stata promossa lo scorso settembre da True Zero, un’azienda americana di stazioni a idrogeno, che sta già inviando la documentazione per il riconoscimento del record (il precedente era di 2.142 chilometri). True Zero è anche proprietaria di sei delle stazioni dove la Mirai ha fatto rifornimento durante il percorso, mentre la settima appartiene alla Linde che ha aperto il primo car sharing a idrogeno del mondo, BeeZero. Da tre a cinque minuti al massimo il tempo di rifornimento, 550 chilometri l’autonomia dichiarata, l’auto a idrogeno di Toyota non ha niente da invidiare a una normale auto, anzi ha il vantaggio fondamentale di non inquinare perché emette solo vapore acqueo. Lanciata negli Stati Uniti, in Giappone e in diversi paesi europei tra cui Regno Unito, Germania, Belgio e Danimarca, l’ostacolo principale che incontra la Mirai è la mancanza di punti di rifornimento adeguati e diffusi.
Nella Toyota Mirai, l’idrogeno è immagazzinato sotto al pianale a una pressione di 700 bar
Italia, rivoluzione dell’idrogeno sempre più vicina
Il 18 novembre è attesa infatti l’approvazione della norma che consentirà di innalzare da 350 a 700 bar la pressione per i distributori di idrogeno e quindi di aprire stazioni di rifornimento in grado di servire le vetture fuel cell di ultima generazione con un’autonomia di 4-500 chilometri e nello stesso tempo di un’auto a benzina o gasolio. Il decreto di legge che recepisce la direttiva europea 2014/94/UE riconosce l’idrogeno come carburante alternativo e fissa alla fine del 2025 la scadenza per la creazione di una rete adeguata di stazioni di servizio. Toyota, tramite l’amministratore delegato Andrea Carlucci, si è già detta disponibile a contribuire a creare le infrastrutture necessarie per rendere possibile la circolazione della Mirai anche nel nostro Paese a partire dal 2017.
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