Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Mobilità: 5 innovazioni per la sicurezza
Dal super airbag al sistema che impedisce la guida contromano, dallo sharing per disabili al primo retrovisore virtuale, fino alle auto senza conducente. Ecco 5 innovazioni per una mobilità più sicura
La sicurezza è uno dei grandi temi che l’industria dell’auto sta affrontando, un tema che subirà una profonda evoluzione con la progressiva diffusione della cosiddetta guida autonoma. La diffusione sul mercato della mobilità connessa e automatizzata sta subendo una forte accelerazione e recentemente anche i deputati dell’UE hanno chiesto norme su sicurezza e responsabilità adeguate a un settore in forte rivoluzione. La più grande criticità? Integrare i sistemi dedicati alla sicurezza (gli Adas) in modo da consentire la coesistenza di veicoli automatizzati con veicoli privi di connettività e automazione. Scopriamo insieme 5 soluzioni innovative che migliorano la sicurezza.
Sicurezza stradale: mai più controsensi
Guidare contromano – pensate ai casi di imbocco dell’autostrada dalla rampa sbagliata – non solo può rivelarsi fatale, ma è più frequente di quanto si creda. Bosch ha sviluppato il Wrong-way driver warning, un sistema che in caso di pericolo invia un avviso al conducente che viaggia contromano e agli altri veicoli connessi nelle vicinanze, entro 10 secondi dalla manovra errata. In Germania, dove il servizio – che sfrutta i sistemi Gps – è già attivo grazie all’app Antenne Bayern, ogni anno, vengono sventati circa 2mila casi di veicoli in circolazione sulla carreggiata sbagliata. Speriamo debutti presto anche in Italia.
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Lo sharing elettrico per disabili
Il progetto si chiama Moby e di è aggiudicato un premio di 500.000 dollari per lo sviluppo delle prossime fasi. Pensato come un sistema di mobilità condiviso per utilizzatori di sedie a rotelle, il progetto Moby di Italdesign è stato selezionato dal Nesta Challenge Prize Centre, che supporta la mobilità e l’indipendenza di persone con paralisi degli arti inferiori, fra 80 progetti provenienti da ventotto paesi di tutto il mondo. Basato sullo stesso principio del bike-sharing, consiste in una serie di dispositivi completamente elettrici a bordo dei quali si può salire direttamente con la propria sedia a rotelle e che permette agli utilizzatori di muoversi in città più facilmente e con minor sforzo fisico. Il sistema migliora anche la sicurezza perché è dotato di sensori che aiutano ad evitare collisioni con ostacoli fissi o mobili.
Il super airbag
Hyundai e Kia stanno pensando a un super airbag che, anche in caso di collisioni multiple, ci salvi la vita. Oggi, gli airbag di cui sono dotate le nostre auto, possono esplodere una sola volta, nel momento esatto in cui si verifica l’impatto (che deve essere di una certa entità). I due marchi coreani stanno sviluppando, primi al mondo, un nuovo sistema air bag capace di proteggerci da altri urti consecutivi (che secondo una ricerca americana si verificano in tre incidenti su dieci) migliorando la sicurezza in caso di urti multipli contro alberi, pali della luce o altri veicoli.
Lo specchietto virtuale
Avete presente gli specchietti retrovisori delle nostre auto? Stanno per estinguersi. Al loro posto, due telecamere ad alta definizione esterne che sostituiscono gli specchi, riproducono su due schermi oled all’interno dell’auto tutto ciò che accade alle nostre spalle. I vantaggi? Più visibilità, più sicurezza, migliore aerodinamica, meno rumorosità e meno vincoli estetici per i designer. Il sistema debutta per la prima volta (ma è un optional a pagamento) sulla nuova Audi e-tron, il suv elettrico da 408 cavalli, trazione integrale e 400 chilometri di autonomia, in vendita con prezzi a partire da 84mila euro.
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La guida autonoma per immagini
Un sistema intelligente che proiettando sul terreno apposite immagini indica ai pedoni la direzione del veicolo. L’idea è di Jaguar Land Rover ed è stata sviluppata per rendere la guida autonoma più “comprensibile” ai pedoni. Si tratta di un sistema che proietta sulla strada la direzione che sta per prendere il veicolo, in modo da segnalare agli altri utenti della strada le imminenti azioni del veicolo: arresto, svolta a destra o a sinistra etc. Secondo i test condotti da un team di ingegneri, supportati da psicologi cognitivi, il 41 per cento dei pedoni e degli automobilisti è preoccupato di dover condividere la strada con i veicoli autonomi; sistemi come questi potrebbero migliorare l’interazione fra veicoli autonomi e persone e alzare il livello di sicurezza stradale.
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