Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Il nuovo murales di Tvboy sui migranti è un tributo a Francesco Guccini
Lo street artist Tvboy ha regalato alla città di Bologna un murales che ritrae il cantautore emiliano e tredici big della musica italiana su un gommone come quelli utilizzati dai migranti per attraversare il Mediterraneo.
Da qualche giorno a Bologna, all’angolo fra via Sabbatucci e via Libia (proprio “sotto il ponte di via Libia”) sorge, fra i numerosi altri, un nuovo murales firmato dallo street artist Tvboy.
L’opera ritrae Francesco Guccini su un gommone arancione che ricorda quelli usati dai migranti per attraversate il Mediterraneo. Accanto a lui, tredici compagni di viaggio: Ligabue, Manuel Agnelli, Malika Ayane, Samuele Bersani, Brunori Sas, Luca Carboni, Carmen Consoli, Elisa, Francesco Gabbani, Giuliano Sangiorgi, Margherita Vicario e Nina Zilli, ossia gli ospiti del nuovo disco del cantautore emiliano che si intitola Note di viaggio – Capitolo 1: venite avanti…, arrangiato e prodotto da Mauro Pagani e in uscita il 15 novembre prossimo.
Il murales, commissionato dalla casa discografica Bmg coi permessi del Comune di Bologna, diventa così la nuova copertina del primo volume di una raccolta che conterrà brani di Guccini, reinterpretati da alcuni dei più grandi esponenti della musica italiana.
Leggi anche: Salvatore Pepe. La bellezza della digital street art salverà le periferie
Leggi anche: Come Bologna è diventata la città più resiliente d’Italia
Leggi anche: Migranti, l’Unione europea accusata di crimini contro l’umanità
Via Paolo Fabbri 43, Bologna
A essere estremamente simbolico non è solo il soggetto, ma anche il luogo dove Tvboy ha scelto di collocare la sua nuova opera: a Bologna (città tanto amata da Guccini e che tanto lo ha ispirato) ci troviamo a pochi passi da via Paolo Fabbri 43, titolo di una canzone e di uno degli album più iconici del cantautore (e della musica italiana), nonché indirizzo della sua abitazione a Bologna all’epoca dell’uscita del disco, nel 1976.
Ma non solo: il ponte di via Libia e i suoi dintorni sono un luogo complesso della città, unico e singolare. Da sempre sede di numerose associazioni di promozione sociale che negli anni hanno cercato di mantenerlo vivo e riqualificarlo, oggi i locali sotto l’arcata dove sorge il murales di Tvboy ospitano Il cerchio della Libia, associazione che sostiene il valore della differenza, proponendo progetti aperti di accoglienza, integrazione, solidarietà e cultura.
L’omaggio a Francesco Guccini
Tvboy sul suo profilo Instagram scrive dell’opera: “Nel momento in cui l’Arte, qualsiasi forma d’arte, riesce a farci riflettere sulla drammaticità degli eventi che stanno segnando il nostro tempo, questa ha raggiunto il suo scopo più alto. Ecco, è difficile spiegare a parole l’emozione del poter dare forma e colore, al nuovo progetto musicale di quello che considero un Gigante della Musica italiana come Guccini. Una barca in mezzo al mare che riunisce tanti Grandi Artisti, ma che alla fine riunisce tutti noi (…) Viva la Musica, viva la Street Art, viva l’Arte”.
Visualizza questo post su InstagramNel momento in cui l’Arte, qualsiasi forma d’arte, riesce a farci riflettere sulla drammaticità degli eventi che stanno segnando il nostro tempo, questa ha raggiunto il suo scopo più alto. Ecco, è difficile spiegare a parole l’emozione del poter dare forma e colore, al nuovo progetto musicale di quello che considero un Gigante della Musica italiana come Guccini. Una barca in mezzo al mare che riunisce tanti Grandi Artisti, ma che alla fine riunisce tutti noi. Ringrazio Edoardo Tozzi e tutto il team BMG e il mio Manager Angelo Casa per aver reso possibile tutto questo a Bologna, a pochi metri dal quel 43 di via Paolo Fabbri. Viva la Musica, viva la Street Art, viva l’Arte. ?? Mauro Pagani, @gucciniofficial , @bmgitaly @nubifilmstudio e tutti gli artisti coinvolti : @aew.manuelagnelli, @damalikessa, @samuelebersaniofficial, @brunorisas, @lucacarboniofficial, @carmenconsolimusic, @elisatoffoli, @francescogabbani, @ligabue_official, @giulianosangiorgi_official , @margheritavicario , @ninazilliofficial . #tvboy #bologna #guccini #veniteavanti #streetart
Insieme al murales istituzionale di via Sabbatucci, Tvboy ha omaggiato Bologna di un’altra opera, questa volta spontanea e nel centro della città (in via San Vitale), che raffigura Guccini con in mano un cartello con la scritta “Venite avanti”. “Molte canzoni di Guccini rappresentano la mia poetica, che racconta temi sociali caldi, mi piaceva l’idea di lanciare un messaggio attuale di cui anche lui ha in qualche modo parlato, spero sia un’opera che segni un momento e rimanga nella memoria”, ha spiegato Tvboy.
Chi è Tvboy
Tvboy, nome d’arte di Salvatore Benintende, è uno street artist di origini palermitane cresciuto a Milano. Esponente del movimento Neopop, può essere considerato uno dei più grandi street artist italiani.
Attivo dal 1996, nel 2004 si è trasferito a Barcellona dove ha aperto il suo studio e fondato il movimento Urban pop art. Attivo “sui muri” di tutto il mondo, in Italia è diventato famoso nel marzo 2018 quando, poco dopo le elezioni politiche, in via del Collegio Capranica a Roma ha raffigurato il leader del M5s e quello della Lega che si scambiano un bacio appassionato nell’opera intitolata Amor Populi Salvini Di Maio.
Tecnicamente i suoi murales sono caratterizzati da poster realizzati in studio a mano e poi affissi sui muri delle città. Le sue opere si trovano per le vie di Milano, Roma, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo, Barcellona ecc. Lo stile irriverente e provocatorio sottolinea le contraddizione dei nostri giorni: il suo bersaglio sono politici, calciatori, uomini e donne di potere e spettacolo, sempre riletti in chiave ironica – come Chiara Ferragni rappresentata in via Torino a Milano come una moderna Madonna pop con bambino e acqua santa, rigorosamente in bottiglia.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Tvboy (@tvboy) in data:
Visualizza questo post su Instagram
Questa di Bologna non è la prima opera dedicata da Tvboy ai temi di accoglienza e immigrazione: a Firenze in via dei Bardi lo street artist aveva affisso European Parliament School Report, opera che denunciava l’ipocrisia dell’Unione europea nei confronti dei migranti e rimossa dopo poche ore, mentre La pietà di San Oscar è dedicata alla nave Open arms e si trova sulla Platja de Sant Sebastià a Barcellona.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I Massive Attack hanno chiuso l’edizione 2024 del Todays festival con uno show unico, dove la musica si è mescolata alla mobilitazione politico-sociale.
Dopo quasi quindici anni, il sogno dei fan si realizza: i fratelli Gallagher hanno fatto pace, gli Oasis tornano a suonare insieme.
Long Story Short è il nuovo Ep dell’artista italopalestinese Laila Al Habash. L’abbiamo incontrata per parlare di musica, attivismo e del genocidio nella Striscia di Gaza.
Hard art è il collettivo interdisciplinare fondato da Brian Eno per combattere i cambiamenti climatici e le crisi globali del nostro tempo.
Il progetto Sounds right consente agli artisti di accreditare la natura come co-autrice quando utilizzano i suoi suoni nelle loro composizioni.
La techno diventa voce di protesta contro i cambiamenti climatici nelle strade di Parigi grazie al collettivo Alternatiba Paris.
“Sulle ali del cavallo bianco” è il nuovo album di Cosmo, a tre anni dall’ultimo. Un periodo in cui il musicista di Ivrea è cambiato molto, tranne su un punto. La voglia di lottare per i diritti civili.
La commissione nazionale tedesca per l’Unesco ha dichiarato la scena techno di Berlino patrimonio culturale della Germania, riconoscendo il ruolo di musica, club e rave nei processi di trasformazione sociale.