Nissan Leaf compie 10 anni. La prova, il prezzo e tutti i dettagli della nuova versione da 62 kWh

A 10 anni dal debutto, Nissan Leaf ritorna. Salgono potenza e autonomia. Cresce l’infrastruttura di ricarica. Migliorano tecnologia e connettività. Abbiamo provato la versione da 62 kWh.

Nel 2010 è’ stata una delle prime auto elettriche ad arrivare in Italia. Con quelle forme sembrava un’aliena, eppure da allora oltre 5 mila italiani sono passati all’elettrico proprio grazie a lei. Dopo dieci anni e 440mila unità vendute nel mondo, Nissan Leaf ritorna e arriva in questi giorni dai concessionari nella nuova versione e+, dove quel “+” sintetizza bene le novità: più potenza (siamo oltre i 200 dei vecchi cavalli…, 160 kW), più autonomia (sempre più vicina ai 400 chilometri). Un’evoluzione inevitabile, visto anche l’arrivo di temibili avversarie come Tesla Model 3… La nuova versione con la batteria da 62 kWh si affianca alla versione da 40 kWh che vi abbiamo già raccontato nel 2018.

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Si chiama Leaf e+ l’ultima evoluzione dell’elettrica Nissan che adesso è  disponibile anche in questa versione con batteria da 62 kWh e autonomia aumentata. ©Nissan

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Nissan Leaf e+, la differenza sta nell’autonomia

L’evoluzione della specie continua: più che un’alternativa un obbligo. Tutti i nuovi modelli elettrici puntano a un’autonomia attorno ai 400 chilometri, una soglia ritenuta quasi fisiologica per chi decide di acquistare un’auto elettrica oggi. Ormai la “guerra” la vince chi riesce a mettere più celle nel minor spazio, realizzando batterie sempre più prestazionali, con una capacità di stoccaggio dell’energia superiore. Possibilmente senza incrementare troppo il peso. Nel caso dell’ultima Leaf e+ l’evoluzione è tangibile: i 385 chilometri di autonomia dichiarati segnano un più 43 cento, 115 chilometri di autonomia in più rispetto alla versione con batteria da 40 kWh. Un bel passo avanti rispetto alla prima Leaf, che montava una batteria da 24 kWh, con un’autonomia di 175 chilometri (che però nella vita reale erano molti meno…). E a proposito di batterie, Nissan è fra i costruttori che più crede nel cosiddetto V2G per il riuso delle batterie a fine vita, peccato che in Italia non sia ancora possibile.

Nissan-Leaf-e+ gli interni
Gli interni di Nissan Leaf-e+ non cambiano rispetto alla versione lanciata nel 2018. ©Nissan

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Più potente, adesso è ancora più divertente

Non cercate novità estetiche, non le troverete. L’ultima Nissan Leaf rimane quella del 2018: stesse linee esterne, stessi interni, spaziosi, pratici, di buona qualità. Anche il comfort è rimasto lo stesso, sempre molto buono. La maggior potenza del nuovo motore elettrico, che adesso offre una potenza di 207 cavalli, invece si che si sente, con un’accelerazione ancora più pronta che, unita al baricentro basso di sempre (grazie alle batterie nascoste nel “pavimento”) rende la Leaf più divertente anche fra le curve. Curve? Già, Leaf non è la classica elettrica da città. Chi la sceglie – precisano in Nissan – lo fa spesso per far fronte al cosiddetto “commuting”; considerando fino a 70 chilometri al giorno di casa-lavoro, fatti due conti, con l’ultima Leaf potrebbe bastare una sola ricarica alla settimana o poco più.

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Roma, Casina Valadier, una delle tappe del test drive della nuova Nissan Leaf e+. ©Nissan

Leaf, frena, accelera e parcheggia (quasi) da sola

Invariate (e sempre utilissime) le caratteristiche del sistema ProPilot, il sistema che permette, soprattutto in autostrada e su strade extraurbane, di sperimentare la guida autonoma. Leaf mantiene la corsia, accelera e frena autonomamente. Evita le collisioni. Sa adattarsi al flusso del traffico. Se serve, parcheggia anche. Il tutto “da sola” o quasi (le mani, per legge, vanno sempre tenute ben salde sul volante). E poi c’è il solito e-Pedal, che quasi evita di usare i freni, sfruttando la rigenerazione dell’energia in frenata. Insomma, la guida autonoma ormai è a un soffio dalla realtà.

Da oggi si ricarica anche nei concessionari Nissan

In Tesla l’avevano capito da subito: prima di vendere auto elettriche, bisogna creare una rete di ricarica. Bene, gli altri costruttori, seppur con i loro tempi, si stanno organizzando e sfruttando alleanze varie (Nissan, insieme a Bmw, Vw, Audi e Renault aderisce al progetto Eva+ di EnelX che vede in Italia e Austria 200 stazioni di ricarica attive) stanno andando nella stessa direzione. Nissan non fa eccezione e da questa primavera tutti i concessionari del marchio adotteranno una colonnina fast charge da 50 kWh, per un totale di 83 colonnine in tutta Italia. Dopo l’autonomia, chi compra un’auto elettrica è interessato alla connettività. Servizi “live” come le informazioni sul traffico, la localizzatore dell’auto, l’accensione a distanza del clima e la programmazione dallo smartphone della ricarica sono un “must to have”. Così Nissan Leaf si aggiorna anche in questo senso.

La gamma

La gamma Nissan Leaf parte dai 30.700 euro della versione con batteria da 40 kWh ai 38.775 della nuova e+ da 62 kWh, a cui vanno detratti l’eventuale ecobonus in caso di rottamazione e gli incentivi previsti da Nissan.

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