
Durante un convegno organizzato da CapBus Service e InGenio a Prato, si è parlato di sicurezza nella mobilità del futuro e nell’elettrificazione dei trasporti.
Da poco nei concessionari, nuova Renault Zoe promette più potenza, velocità di ricarica e un’autonomia di 395 chilometri. Connessa, tecnologica, “circolare”, Zoe è un’elettrica pratica e facile da usare. L’abbiamo guidata.
Renault Zoe, atto terzo. A sette anni dal suo primo debutto torna una delle elettriche più vendute d’Europa (e d’Italia) e, come vi avevamo anticipato qualche mese fa – si tratta di un cambiamento sostanziale, un ripensamento più concreto e profondo di quanto non appaia. Più che una rivoluzione però, un’evoluzione. Da cosa si capisce? Dalle forme per esempio. La nuova Zoe a prima vista sembra la stessa di sempre, anche le dimensioni sono le stesse della generazione precedente (poco più di 4 metri di lunghezza, perfetti soprattutto per la città); insomma, gli ingredienti di fondo sono confermati. In realtà, il frontale è stato completamente ridisegnato. Il cofano è cambiato. I nuovi fari, adesso più efficienti grazie alla tecnologia full Led, rendono riconoscibile la nuova Zoe, grazie a una nuova “firma luminosa”. Poi ci sono i nuovi cerchi ruota e inediti colori per la carrozzeria. Ma sono soprattutto autonomia, potenza del motore, la velocità di ricarica e gli allestimenti interni le novità più interessanti.
Ma è dentro che l’evoluzione della nuova Renault Zoe è più avvertibile. La nuova plancia è stata completamente ridisegnata, ora il design è più attuale e la maggior attenzione per materiali e finiture è avvertibile. Poi c’è quel senso generale di una maggior tecnologia, che non è solo una sensazione. Rispetto alla scorsa generazione di Zoe qui balza agli occhi la nuova strumentazione davanti al volante; addio ai vecchi strumenti per lasciare spazio a un display da 10 pollici che mostra chiaramente le informazioni necessarie alla guida. Poi c’è un secondo display centrale da 9,3 pollici, questa volta touchscreen, da cui accedere a tutte le funzioni di bordo, dal clima alla radio, ma soprattutto capace di amplificare le nuove caratteristiche di connettività che hanno portato Zoe in una nuova era. Anche il comando del cambio è completamente nuovo e – come vedremo – con inedite funzioni, mentre è scomparsa la leva del freno a mano, sostituita da un più attuale comando elettrico.
Poi c’è un altro aspetto di Renault Zoe che denota un’attenzione sempre maggiore al tema dell’economia circolare (la Casa francese ha addirittura una sede dal 2008 dedicata al riuso dei materiali e al fine vita, con una forte attenzione all’impatto ambientale e a un approccio più responsabile per la mobilità del futuro), insieme all’elettrificazione una delle grandi scommesse dell’industria dell’auto. Dietro a quella sensazione di maggior cura dei dettagli e della qualità che si avverte salendo su nuova Zoe, si nasconde un’innovazione virtuosa. I rivestimenti del nuovo abitacolo di Zoe provengono infatti da un tessuto ottenuto da scampoli tessili e da cinture di sicurezza e bottiglie di plastica riciclate. Il risultato? Emissioni ridotte fino al 60 per cento nel ciclo produttivo. Renault non è nuova al tema virtuoso del riciclo, già nel 2015 insieme a una filanda francese aveva messo a punto un prodotto tessile realizzato esclusivamente con materie riciclate. Oggi su alcune versioni di Zoe vengono impiegati 8 metri quadrati di questo tessuto, per i rivestimenti dei sedili, della plancia e della consolle centrale, ma anche in zone meno visibili come il rivestimento della leva del cambio o le guarnizioni delle porte. “Di fronte alla sfida della transizione energetica, le industrie svolgono un ruolo di primaria importanza per far evolvere le loro modalità di produzione e ridurre l’impatto ambientale – ha spiegato Jean-Philippe Hermine, Direttore Strategia e Piano ambientale del Gruppo Renault. – Questa politica dà un contributo all’impegno assunto dal gruppo per ridurre gli impatti ambientali dei veicoli per l’intero ciclo di vita e per diminuire del 25 per cento la sua carbon footprint a livello mondiale nel 2022 rispetto al 2010”, ha concluso Hermine.
#INNOVATIONbyRenault? Fabric from 100% recycled materials ?? It’s now a reality in our all new #RenaultZOE! Its textiles are made from seatbelts, textile scraps and recycled bottles ! Result : a Carbon footprint reduced by 60%! ✨ https://t.co/9BKa6CHKNe pic.twitter.com/rMeDPqMB5B
— Groupe Renault (@Groupe_Renault) 14 novembre 2019
E adesso veniamo agli aspetti più tecnologici di nuova Zoe. Come ogni elettrica, anche per la piccola francese il tema dell’autonomia elettrica è fondamentale per mantenere il suo primato delle vendite, specie in un mercato che si sta popolando di nuovi modelli. E allora ecco la scelta di aumentare del 25 per cento l’autonomia, portandola a 395 chilometri (erano 150 nella prima Zoe e 300 nella seconda generazione). Poi il debutto di una nuova batteria da 52 kWh, destinata alla versione di punta. Anche la velocità di ricarica riveste sempre più una ragione di scelta per chi sceglie un’auto elettrica, anche grazie all’arrivo di colonnine fast charge. Adesso Zoe può utilizzare la ricarica rapida in corrente continua fino a 50 kW, il che significa avere 150 chilometri di autonomia in circa 30 minuti. Tempi destinati ad allungarsi, anche di molto, se si usa la rete domestica e il caricatore AC fino a 22 kW. Ecco i tempi per una ricarica completa.
A quanto vi abbiamo già detto, e al motore da 80 kW, adesso si aggiunge la disponibilità di nuovo motore elettrico da 100 kW. I cui effetti sono facilmente riscontrabili anche da chi Zoe la conosce da anni. Lo scatto al semaforo – opzione di cui è sempre bene non abusare, pena la riduzione eccessiva dell’autonomia – è più immediato. Anche la velocità massima sale a 140 km/h; anche per questo vale quanto detto per l’accelerazione… Ma è soprattutto la nuova opzione di guida “B mode” a rendere più efficiente la guida in città di Zoe; adesso quasi non serve più usare i freni, basta rilasciare l’acceleratore e l’auto rallenta visibilmente, sfruttando il recupero di energia.
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Del valore dei cosiddetti Adas vi abbiamo parlato spesso in passato. Si tratta di tutta quella serie di sistemi di bordo che aiutano l’automobilista nella guida, supportandolo soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. Guidando nuova Zoe l’evoluzione è tangibile. Qualche esempio? Il sistema di riconoscimento della segnaletica stradale, il sensore di angolo cieco che permette di vedere altri veicoli in arrivo nelle corsie vicine. Chi teme le infrazioni per eccesso di velocità apprezzerà l’Over speed limit che avvisa del superamento del limite di velocità. Per i distratti e i colpi di sonno c’è il Lane keep assist che vi mantiene nella corsia corretta. Mentre ai pigri è dedicato l’Easy park assist che attiva il parcheggio senza l’uso delle mani, una “magia” che piace molto ai bambini, che spesso rimangono incantati davanti al volante che gira da solo.
Il tema della connettività è ormai irrinunciabile per qualunque nuovo modello di auto, ancora di più se si tratta di un’elettrica che sfrutta la connessione anche per funzioni vitali, come la geolocalizzazione e la disponibilità dei punti di ricarica. L’obiettivo? Evitare il più possibile l’utilizzo dello smartphone che rappresenta spesso una “tentazione” per chi guida. In questo senso, grazie al sistema Easy link che di fatto sdoppia sul display di bordo di Zoe le funzioni del nostro telefonino (Android o Apple che sia), è possibile dettare un sms, ascoltare podcast e web radio, utilizzare le app preferite, la navigazione “intelligente” (che include funzioni sul meteo, gli autovelox, il traffico, Google search e molti altri), la programmazione dell’orario di ricarica (utile a casa per sfruttare le fasce orarie migliori) e il climatizzatore, che può raffrescare o riscaldare l’auto prima del nostro arrivo.
Dati Unrae (l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) alla mano, le elettriche immatricolate in Italia nei primi 8 mesi del 2019 sono state 6.453, in crescita del 109 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Certo, siamo sempre (e solo…) allo 0,5 per cento del mercato. In questo scenario, anche a ottobre Renault Zoe con 1.887 unità vendute (erano 816 nello stesso periodo del 2018), si conferma in vetta alla classifica delle elettriche più vendute in Italia, seguita da Smart Fortwo e dalla new entry Tesla Model 3. Zoe è anche la city car elettrica più venduta in Europa. Approfittiamo dell’arrivo di nuova Zoe per fare un breve punto della situazione del mercato. Sempre secondo i dati Unrae, il 72,4 per cento delle immatricolazioni di elettriche sul mercato privati è realizzato da uomini, i 3/4 si concentrano nel Nord del paese. Chi sceglie l’elettrico nel 45 per cento dei casi lo fa per dire addio al diesel (il dato scende al 35 nel caso dei benzina).
Nuova Renault Zoe è in vendita da novembre in quattro livelli di equipaggiamento (Life, Zen, Intens, Edition One), due motori (da 80 kW o 100 kW di potenza). Il listino parte da 25.900 euro per chi sceglie la formula della batteria a noleggio o da 34.100 euro con batteria di proprietà.
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