Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Come prevenire malattie agli occhi del cane con una semplice visita
Gli occhi del cane sono basilari per la sua salute e una visita oculistica periodica può dirci molto sul suo benessere. I consigli dell’esperta veterinaria.
Gli occhi sono davvero lo “specchio dell’anima” e quindi della sua salute e del benessere dell’organismo. Per questo la veterinaria in campo oftalmologico per i cani ha fatto davvero passi da gigante in questi ultimi anni. La conferma arriva dai risultati e le prospettive che si hanno in tema di patologie oculari come la cataratta o il glaucoma, ma anche in quelli più generali di malattie specifiche che potrebbero compromettere la salute generale dei nostri amici animali.
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“La visita oculistica del cane è fondamentale per poter conoscere lo stato di salute dei suoi occhi e garantire una corretta funzionalità visiva. Durante la visita oculistica, infatti, vengono esaminate attentamente tutte le strutture oculari e vengono valutati anche gli annessi palpebrali e il fornice congiuntivale”, spiega la dottoressa Cristina Muscolo, medico veterinario.
Per un esame oculare completo è necessaria una strumentazione specifica che consenta di valutare ogni segmento dell’occhio dal più esterno – le palpebre, la congiuntiva e la cornea – al più interno come il fondo oculare che racchiude davvero i segreti del benessere e della salute del nostro amico a quattro zampe.
La strumentazione della visita oculistica
Per una visita oculistica a quattro zampe sono fondamentali una serie di strumenti – del tutto simili a quelli usati per gli uomini – in grado di valutare problematiche ed eventuali malattie. “Basilare è la lampada a fessura, o biomicroscopio, che è un microscopio portatile da avvicinare agli occhi del piccolo paziente e che permette d’illuminare e ingrandire fino a sedici volte le strutture oculari. Lo strumento è dotato di un fascio di luce regolabile in intensità e in ampiezza per l’ispezione anche di piccolissime porzioni anatomiche. Con la lampada a fessura si esaminano la cute e i bordi palpebrali, le ciglia, i punti lacrimali, la congiuntiva, la cornea, l’iride e lente”, continua la dottoressa Muscolo.
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Si valuta, in questo modo, la corretta trasparenza corneale, si esclude la presenza di corpi estranei o ferite e si osservano possibili alterazioni dell’umor acqueo. La strumentazione permette di esaminare la struttura del cristallino e la presenza di eventuali opacità. Da sottolineare che si tratta una procedura assolutamente non invasiva, che non provoca dolore o fastidio al quattrozampe e non richiede nessun tipo di anestesia. Altro passaggio fondamentale durante la visita oculistica è costituito dalla tonometria, ovvero la pratica per la misurazione della pressione interna dell’occhio e nel cane viene rilevata con un tonometro elettronico portatile.
È sufficiente l’instillazione di una goccia di anestetico locale per togliere la sensibilità superficiale dell’occhio e poter appoggiare delicatamente il tonometro sulla cornea del paziente. “Si rileva così l’aumento o la diminuzione del tono oculare. Questo dato è molto importante per la diagnosi e la cura precoce di malattie oculari quali uveiti e glaucoma, che possono provocare danni irreversibili all’occhio e condurre a cecità”, delucida ancora Cristina Muscolo.
L’esame degli occhi del cane, del fondo oculare e i test complementari
Un esame fondamentale per scoprire non solo la salute degli occhi del nostro amico a quattro zampe, ma anche dettagli fondamentali circa il suo benessere è quello del fondo oculare che viene condotto con l’uso dell’oftalmoscopio, uno strumento basilare nella pratica oftalmologica. Nel fondo oculare si esaminano i vasi retinici, il tappeto lucido e l’emergenza del nervo ottico o papilla ottica. Queste strutture sono fondamentali per assicurare una corretta funzione visiva. “L’esame oftalmoscopico è quindi indispensabile per la completezza della visita e la garanzia dell’integrità di queste porzioni – spiega l’esperta – e rappresenta anche una valutazione della salute generale dell’organismo”.
Esistono, infatti, patologie circolatorie come l’ipertensione sistemica e i difetti coagulativi che spesso causano emorragie dei vasi retinici evidenziabili tramite oftalmoscopio. Anche le malattie infiammatorie essudative possono essere individuate attraverso l’esame oftalmoscopico, che può rivelare eventuali distacchi di retina o un edema del nervo ottico. L’esame del fondo oculare, quindi, non va mai trascurato.
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“Durante la visita oculistica ci si avvale anche di ausili specifici, come il test di Schirmer, rappresentato da una ‘striscetta assorbente’ che rivela la quantità di liquido lacrimale prodotto e la colorazione con fluorescina, un colorante vitale che si fissa sulla superficie oculare dove fossero presenti delle ferite corneali. Questi esami sono molto importanti per diagnosticare cheratiti secche, patologie lacrimali e ulcere che, se trascurate, possono peggiorare e complicarsi con infezioni oculari più gravi”, conclude la dottoressa Muscolo.
La visita oculistica, insomma, rappresenta un punto importante della storia clinica del quattrozampe. Serve con l’approssimarsi della terza età per diagnosticare predisposizioni a malattie oculari come il glaucoma, per esempio, o opacizzazioni del cristallino come la cataratta che, se trascurata, può condurre a cecità. Ma è un esame fondamentale anche nei cuccioli e negli animali riproduttori per escludere – se esistono – patologie legate alla razza di carattere genetico ed ereditario. Mai come nel caso degli occhi dei nostri amici a quattro zampe, la prevenzione della corretta funzionalità visiva diventa un obbligo per farli vivere felici e a lungo.
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