Riconoscere l’insieme per curare. Alla base della medicina olistica, l’identificazione di corpo, mente e spirito quali componenti di un sistema unificato.
Oligoterapia, una marcia in più per la cura del nostro organismo
L’oligoterapia è suddivisa tra elementi maggiori e oligoelementi ed è una fonte importante fra i rimedi naturali. Ottima associata alla fitoterapia.
Cos’è l’oligoterapia
Gli oligoelementi sono elementi chimici presenti in piccolissime tracce nella materia vivente. Nel corpo umano hanno una concentrazione pari a circa lo 0,01% del peso secco corporeo e l’uso a scopi terapeutici viene definito oligoterapia.
Fra gli elementi maggiori, oltre all’idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto, che nelle loro combinazioni chimiche formano la gran parte del peso umano (96% circa), troviamo magnesio, calcio, fosforo, cloro, sodio, potassio e zolfo.
Al secondo gruppo, cioè quelli presenti in quantità minore, appartengono manganese, rame, iodio, zinco, cobalto, bismuto, litio, silicio, selenio, ferro, fluoro, alluminio, nichel, molibdeno, germanio e vanadio. Oltre che quantitativamente i due gruppi si differenziano qualitativamente, proprio perché i loro ruoli sono diversi e specifici.
L’importanza degli oligoelementi nel nostro corpo
Il primo gruppo ha un ruolo fondamentalmente strutturale, come componenti di ossa, denti, sangue, fluidi corporei ed altro, mentre il secondo gruppo ha ruoli sia strutturali che funzionali a seconda della molecola a cui si legano. Se è una sostanza organica il suo compito sarà strutturale, ad esempio il ferro nell’emoglobina o lo iodio nella tiroxina. Se l’oligoelemento invece fa parte integrante di un enzima, il suo ruolo sarà funzionale, cioè interverrà come catalizzatore in una determinata reazione biochimica, diventando così importantissimo alla vita dell’uomo.
Possiamo quindi affermare che gli oligoelementi sono indispensabili per un corretto svolgersi delle reazioni chimiche all’interno del nostro organismo e quindi del metabolismo umano.
Come agisce l’oligoterapia
Fu Jacques Ménétrier, medico francese e precursore dell’oligoterapia, che suddivise in quattro gruppi di persone i suoi pazienti, dando vita alle famose diatesi (allergica, ipostenica, distonica e anergica), cioè la caratteristica del terreno costituzionale di una persona e la sua tendenza o predisposizione a contrarre una malattia.
Vien da sé che ancora oggi un bravo terapeuta, di fronte ad un soggetto con una determinata malattia, la prima cosa che deve fare è quella di individuare la diatesi di appartenenza per cercare di correggere il terreno malato, non per agire sui sintomi bensì sulla causa della malattia stessa.
In associazione, per l’aspetto legato alla sintomatologia, si possono invece usare prodotti fitoterapici, che completeranno in modo spettacolare il trattamento terapeutico.
E se ne fossimo carenti?
Molte sono le condizioni fisiologiche che favoriscono la carenza di oligoelementi. Diete ipocaloriche di vario tipo, sia per motivi di salute che per scelte personali, possono portare ad una introduzione minore di oligoelementi con l’alimentazione. Donne in gravidanza o che allattano, hanno spesso la necessità di una integrazione e nella stessa situazione, pur con fabbisogni diversi, sono i ragazzi e le ragazze in crescita, soprattutto quando l’alimentazione è poco corretta o monotematica.
Nei casi di elevata attività sportiva la perdita di oligoelementi avviene attraverso il sudore e diventa quindi fondamentale compensarne le perdite. Anche alcune modalità di cottura o di conservazione dei cibi possono ridurre notevolmente la quantità di oligoelementi, in una percentuale che varia fra il 50 e l’80 per cento.
Abbiamo la possibilità di assumerli singoli o come mix già assemblati in fialette monodose che semplificano di molto l’intervento nelle varie patologie. Ad esempio se avete un potente mal di gola, oltre al prodotto fitoterapico specifico potrete aggiungere del bismuto ideale in tutte le problematiche legate al cavo orale o se una cistite vi coglie all’improvviso, una dose di rame e di zolfo nella fase acuta sono di incredibile sostegno alla terapia sintomatica.
Se siamo sottoposti a forti periodi di stress, l’assunzione di magnesio anche per lungo tempo è fondamentale. Può aiutarci ad evitare insonnia, nervosismo, stanchezza, irritabilità e tachicardia.
Nelle forme di ansia occasionale o cronica, migliore è la somministrazione di diversi oligoelementi come manganese, cobalto, magnesio, fosforo e litio, quindi il mix già pronto con i vari elementi è perfetto, magari associato a buone dosi di tiglio mg o passiflora in gocce o compresse.
L’assorbimento degli oligoelementi è per via sublinguale, quindi è importantissimo assumerli possibilmente lontano dai pasti e trattenendo il liquido sotto la lingua per almeno due minuti. E, come sempre, il consiglio è di rivolgersi a personale specializzato in grado di consigliarvi al meglio sulla terapia da seguire.
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