Parma punta tutto su bike sharing e mobilità sostenibile

Parma punta sulla mobilità sostenibile e sul bike sharing, rivolgendosi direttamente al mondo degli studenti universitari per favorire il cambio di mentalità verso la trasformazione in una smart city. Ecco alcune proposte: abbonamento scontato (per alcuni fortunati gratuito) ai servizi di car sharing, bike sharing e per il parcheggio custodito nella Cicletteria per gli studenti

Parma punta sulla mobilità sostenibile e sul bike sharing, rivolgendosi direttamente al mondo degli studenti universitari per favorire il cambio di mentalità verso la trasformazione in una smart city.

Ecco alcune proposte: abbonamento scontato (per alcuni fortunati gratuito) ai servizi di car sharing, bike sharing e per il parcheggio custodito nella Cicletteria per gli studenti universitari di Parma. Un’opportunità per i giovani offerta da un accordo biennale siglato dall’Università di Parma con Infomobility partita a maggio 2018.

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La città di Parma risulta tra le migliori per quanto riguarda la mobilità sostenibile. Screenshot da: youtube.com/watch?v=rxzsfgo8f08

L’iniziativa fa parte dei progetti finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare attraverso il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, a cui ha partecipato il Comune di Parma come capofila insieme ad altri enti tra cui Infomobility e Università di Parma. Un impegno volto a diffondere la mobilità sostenibile all’interno della comunità universitaria della città, che conta ben ventottomila persone.

Car e bike sharing a Parma: come funziona e le promozioni attive

Gli studenti e i dipendenti dell’ateneo, per aderire alle promozioni valide fino a maggio 2020, dovranno mostrare il badge universitario o la Student Card.

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Il servizio di bike sharing di Parma è gratuito per i primi trenta minuti, cosa che vale anche per più volte al giorno. I primi 240 iscritti hanno ottenuto l’iscrizione annuale  gratuita con cinque euro di ricarica inclusa per l’utilizzo. Esauriti gli abbonamenti annuali gratuiti i successivi iscritti possono usufruire di sconti sull’iscrizione annuale pari a quindici euro (e di dieci euro per gli utenti che rinnovano l’abbonamento annuale), le tariffe di utilizzo sono estremamente economiche e permettono di muoversi per brevi spostamenti in città con costi irrisori.

Ci sono promozioni anche per il car sharing: se i primi cento utenti hanno avuto l’opportunità di un abbonamento annuale gratuito comprensivo di cento chilometri di utilizzo, gli altri iscritti possono provare il servizio a trenta euro anziché sessanta, una riduzione del cinquanta per cento.

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Le altre iniziative dedicate alla mobilità sostenibile di Parma

Con “Parma, sostenibiltà in azione!” il Comune ha vinto un bando del Ministero dell’Ambiente per realizzare alcuni degli interventi previsti nel Piano urbano della mobilità sostenibile. Tra questi rientrano piste ciclabili, bike sharing e zone 30 per un investimento di 960mila euro. Un progetto che vede anche la collaborazione dell’Università di Parma. La volontà di realizzare un asse ciclistico nord-sud all’interno della città emiliana che includono anche velostazioni, stalli per bici e postazioni per il car sharing elettrico.

C’è poi la proposta dell’assessore alla Mobilità comunale di rendere gratuito il trasporto pubblico per i bambini fino agli unidici anni. La volontà è di rendere virtuosa tutta la famiglia, offrendo per ogni abbonamento di un genitore due abbonamenti gratuiti per i bambini.

Parma è tra le migliori secondo alcune classifiche sulla mobilità sostenibile

L’indagine Euromobility 2017 patrocinata dal Ministero dell’Ambiente mostra come Parma sia la migliore per quanto riguarda la mobilità sostenibile, precedendo Milano e Torino. Sempre del 2017 è la classifica ICity Rate che incorona Parma tra le prime dieci città che incarnano meglio in Italia il concetto di smart city, conquistando la nona posizione.

Parma risulta quindi sempre più impegnata, grazie anche all’iniziativa Comune, Infomobility e Università, nel trasformarsi in una delle città italiane a minor impatto ambientale per quanto riguarda i mezzi di trasporto.

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