La campagna Vote for animals, promossa da Lav e altre organizzazioni, mira a far assumere a candidati e partiti un impegno maggiore sul tema dei diritti animali.
La scelta di Pasqua, la macellazione degli agnelli nel video di Essere Animali
Sono immagini dure e crude, ma che consentono di riflettere in modo profondo sulla domanda: è giusto uccidere gli animali per una tradizione? L’editoriale del portavoce di Essere Animali.
Il team investigativo di Essere Animali ha filmato l’uccisione degli agnelli in alcuni macelli dell’Emilia Romagna e delle Marche. Diffondiamo queste immagini perché crediamo che le tradizioni possano inibire il nostro pensiero critico, rendendoci schiavi di un’abitudine che, vista da un’altra prospettiva, potrebbe risultare diversa.
Mangiare carne di agnello, una tradizione pasquale
Siamo con amici e parenti attorno ad una tavola imbandita, in un momento di serenità o di festività religiosa. Il quadro è perfetto ma c’è un dietro le quinte che non vediamo. L’uccisione di cuccioli di pochi mesi di vita, inevitabilmente impauriti, il loro dimenarsi zampe all’aria.
Oltre 400mila agnelli sono stati macellati nel 2016 in prossimità della Pasqua, il video di Essere Animali mostra come avviene tutto ciò. Vogliamo essere trasparenti e fare un corretta informazione: i nostri investigatori hanno documentato agnelli presi per le zampe, storditi e uccisi in mezzo ai loro simili, operazioni che indubbiamente aumentavano lo stress e la sofferenza degli animali. Non possiamo sapere se tali gravi violazioni della legge costituiscano una routine in queste e altre strutture, ma resta il preoccupante fatto che in tutti i macelli visitati queste sono state commesse di fronte ai nostri infiltrati con noncuranza, come se fosse la normalità uccidere gli animali in questo modo. Ma c’è qualcosa che va oltre il mancato rispetto delle norme, ed è l’atto della macellazione in sé, la violenza esercitata su un animale.
Ci vuole consapevolezza
La Confederazione italiana agricoltori, oltre a stimare che nel solo giorno di Pasqua possa verificarsi quasi la metà (40 per cento) del consumo annuo di carne ovina, comunica un calo quest’anno del 10 per cento. I numeri della Federazione nazionale dettaglianti alimentari (Fida-Confcommercio) registrano una diminuzione addirittura del 20-30 per cento. L’empatia ha sicuramente un ruolo chiave nell’analisi di queste statistiche: gli agnelli sono lo stereotipo dei cuccioli che possiamo salvare cambiando le nostre abitudini.
Gli agnelli, i maiali, i vitelli e i pulcini
Non vogliamo solo parlare al cuore delle persone, vogliamo parlare anche al loro cervello.
Tutti gli animali che trovano la morte per diventare cibo sono cuccioli di pochi mesi o settimane di vita. Non esistono animali “da mangiare” e altri “da rispettare”, siamo noi che scegliamo come considerarli. Ma c’è una cosa che è uguale per tutti: la morte nei macelli, come quella documentata dal nostro video.Se il calo del consumo di carne di agnello ci mostra che possiamo pensare ad un cambiamento delle nostre abitudini per opporci all’uccisione inutile degli animali, tanto vale a questo punto liberarci di tutti i pregiudizi. E per scegliere è importante avere a disposizione il numero più alto di informazioni.
Noi ne abbiamo racchiuse alcune qui, insieme a consigli per provare a seguire un’alimentazione libera da tradizioni che opprimono altri esseri viventi.
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