Questo ragazzo salva gli alberi con vecchi cellulari riciclati

È possibile usare la tecnologia di tutti i giorni per fermare il taglio illegale degli alberi? La risposta potrebbe arrivare con Rainforest Connection.

Riciclo di materiali e protezione delle foreste dal taglio illegale allo stesso tempo. È un piccolo colpo di genio l’idea di Topher White, fondatore di Rainforest Connection, il primo sistema per monitorare in tempo reale le foreste e scovare l’abbattimento illegale degli alberi.

 

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Topher White installa i primi prototipi per i test. Foto via Rainforest Connection

 

Il sistema funziona grazie a vecchi cellulari recuperati che, collegati in serie, sfruttano il microfono per monitorare se nelle vicinanze c’è una motosega in funzione senza permesso e trasmettere la posizione in tempo reale ai ranger o a chiunque sia collegato al sistema in quel momento. In questo modo gli agenti responsabili possono arrivare sul posto in tempo per interrompere l’abbattimento.

“Perché usare i vecchi e riciclati smartphone a guardia della foresta pluviale?”, si legge sul sito ufficiale del progetto. “Perché potrebbe essere il modo più semplice e meno costoso per farlo. Gli smartphone sono senza dubbio i computer più efficienti e avanzati disponibile oggi sul mercato, e ogni anno, più di 150 milioni di telefoni vengono buttati solo negli Stati Uniti. Rainforest Connection  può prendere questa ‘spazzatura’ e usarla immediatamente”.

 

Una tecnologia a basso costo e utilissima per comunicare in luoghi difficilmente accessibili. Un monitoraggio costante in grado di funzionare globalmente e in tutte le foreste oggi minacciate. Per questo i primi prototipi e test sono stati effettuati in Indonesia, provvedendo ad applicare dei pannelli solari per fornire l’energia necessaria al funzionamento del dispositivo.

“Rainforest Connection funziona, e l’abbiamo provato sul campo a Sumatra, contro le operazioni di taglio illegale. Ora abbiamo bisogno di espanderci per applicare i nostri dispositivi nelle tre aree maggiormente minacciate di deforestazione, ovvero Indonesia, Amazzonia e Africa”, spiega la startup dalle pagine del sito ufficiale.

 

È possibile partecipare al progetto facendo una donazione su Paypal, o addirittura spedendo loro il vecchio smartphone. “Noi lo resetteremo, lo aggiorneremo o lo manderemo nella giungla per la sua seconda vita di guardiano della foresta”.

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