A febbraio, in Irlanda, è stato introdotto un sistema di riciclo della plastica che ha permesso di raccogliere 630 milioni contenitori.
Riciclare abiti usati, una tendenza che aiuta il pianeta. E il portafogli
L’importanza del riciclo dei rifiuti è ormai consapevolezza diffusa in tutti i settori, dal food al tecnologico fino al comparto della moda. E tra le mura domestiche? Quanti abiti giacciono nell’armadio inutilizzati? Tra quelli passati di moda e quelli che non indossiamo più perché troppo piccoli, il nostro guardaroba è l’emblema dello spreco e delle
L’importanza del riciclo dei rifiuti è ormai consapevolezza diffusa in tutti i settori, dal food al tecnologico fino al comparto della moda. E tra le mura domestiche? Quanti abiti giacciono nell’armadio inutilizzati? Tra quelli passati di moda e quelli che non indossiamo più perché troppo piccoli, il nostro guardaroba è l’emblema dello spreco e delle cattive abitudini.
La stoffa è una grande risorsa che ha tante possibilità di riutilizzo. Riciclando correttamente gli abiti usati si può dare loro nuova vita, e trasformarli in articoli ancora più interessanti ed originali. L’industria della moda ha intercettato questa tendenza e, oggi, le iniziative a riguardo non mancano.
H&M, il marchio svedese low cost, ad esempio, ha sposato questa concezione di moda ecosostenibile e, in tutti i suoi punti vendita nel mondo, ha dato il via alla raccolta di prodotti tessili di qualsiasi marca e stato d’usura; a tutti coloro che partecipano all’iniziativa Long live fashion, il brand consegna un buono sconto usufruibile già dall’acquisto successivo.
Questa è solo una delle idee in circolazione per riciclare i rifiuti tessili. Supportato anche dal triste momento di crisi che sta attraversando l’economia, il baratto si è rivelato un’altra valida alternativa. Lo dimostra L’armadio verde, il primo swap shop italiano dov’è possibile scambiare vestiti di marca e di ottima qualità per bambini. Un’iniziativa a basso impatto ambientale, che fa risparmiare le mamme ed educa i bambini alla sostenibilità.
Il web è popolato di negozi green. Reoose è un eco-store del riutilizzo e del baratto che si ispira alla filosofia delle tre R, ovvero riciclo, riduzione dei rifiuti e risparmio; non a caso, come affermano i fondatori, “gli italiani sprecano 1, 6 milioni di euro in acquisti inutili che finiranno relegati in cantina o, peggio, in discarica”.
Con gesti semplici si possono fare molte cose e riciclare abiti usati è una di quelle piccole azioni quotidiane che potrebbero diminuire gli sprechi in maniera sostanziosa. Non dimentichiamolo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Più di 4 milioni di italiani vivono in uno dei Comuni ricicloni censiti da Legambiente, cioè quelli che spiccano per efficienza nella gestione dei rifiuti.
La startup italiana Giotto Circular propone un supporto concreto per analizzare e implementare i principi dell’economia circolare nei processi produttivi.
Dagli scarti della plastica all’arredo di design: Plastiz è una startup italiana al lavoro per l’economia circolare.
Difficili da estrarre e isolare dagli altri elementi, le terre rare si trovano anche negli smartphone. Risorse spesso dimenticate che è invece importante valorizzare. E riciclare.
Il settore della gestione dei rifiuti in Italia cresce ancora e, per ogni euro di valore aggiunto, ne genera 3,4 di ricadute per il sistema paese.
“100% riciclato e riciclabile” sulle etichette delle acque minerali in plastica sono claim falsi. Altroconsumo segnala le aziende alle autorità.
Vegan e privi di microplastiche, i cosmetici dei brand Cosnova contrastano l’inquinamento dei rifiuti e promuovono i legami all’interno della comunità.
Anche nel suo 60esimo anniversario, Gruppo Saviola torna come ogni anno alla fiera dell’economia circolare. E quest’anno lo fa al fianco di LifeGate.