
Da elettrica minimalista a sportiva audace: Ariya Nismo è la versione più performante della crossover Nissan. Come è cambiata (e come va) nella nostra prova.
Un gruppo di scienziati è riuscito a convertire i rifiuti di plastica in idrogeno puro, che a sua volta potrebbe essere utilizzato per far funzionare le vetture di nuova generazione.
L’enorme quantità di rifiuti di plastica che produciamo ogni giorno è uno dei maggiori problemi ambientali che ci troviamo a dover affrontare nel nostro tempo. Rifiuti che devono essere smaltiti, possibilmente con processi ecologici, e che, altrimenti, vanno a inquinare i suoli e i mari con tutte le drammatiche conseguenze che ne derivano. Per questo, in questi anni, in tutto il mondo, innovatori e scienziati hanno cercato nuove soluzioni di riciclo e non solo che rispondessero all’emergenza. E l’ultima giunge da alcuni chimici dell’Università di Swansea, nel Regno Unito, che hanno ideato un processo di reforming solare delle materie plastiche, semplice e a basso consumo, che permette di trasformare i rifiuti in idrogeno puro.
I rifiuti di plastica inquinano i mari di tutto il mondo ©IngimageLa ricerca è stata pubblicata sulla rivista della Royal Society of Chemistry (RSC): gli scienziati hanno aggiunto a tre polimeri comuni – acido polilattico, polietilentereftalato (PET) e poliuretano – una sostanza in grado di assorbire la luce, quindi li hanno sciolti in una soluzione alcalina e poi esposti al sole o a un simulatore di luce solare. In questo modo, le particelle della plastica hanno subito una trasformazione in altre molecole tra cui quelle di idrogeno.
Durante il processo, che funziona a pressione e temperatura ambiente, sono stati generati anche prodotti organici come formiato, acetato e piruvato, e una sostanza che può essere utilizzata per produrre nuova plastica. Fondamentale poi l’aspetto per cui, per essere sottoposta a reforming solare, la plastica non deve essere necessariamente pulita (anzi, la presenza di grasso o olio migliorerebbe addirittura il processo) aumentando così la quantità di materiale che può essere riutilizzato e riducendo i costi di riciclo.
Il lavoro necessita ancora di alcuni anni per essere testato su scala industriale, ma in un futuro non lontano si può immaginare come l’idrogeno prodotto possa venire utilizzato per alimentare le auto di nuova generazione, completamente ecologiche, come la Mirai di Toyota. La berlina a idrogeno della casa automobilistica giapponese funziona con una tecnologia a celle a combustibile e riduce a zero le emissioni di CO2 producendo solo vapore acqueo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Da elettrica minimalista a sportiva audace: Ariya Nismo è la versione più performante della crossover Nissan. Come è cambiata (e come va) nella nostra prova.
Tesla fa i conti con un crollo del 45% delle vendite in Europa, mentre il mercato dell’elettrico sale del 37%. Le possibili responsabilità di Elon Musk.
Hyundai lancia Inster, un’elettrica compatta con 4 posti e un abitacolo fra i più flessibili e geniali del mercato. Cosa offre e come va nella nostra prova.
Viaggio a bordo di BYD Atto 2, suv elettrico, urbano, accessibile. L’autonomia (reale), le caratteristiche e le prestazioni raccontate nella nostra prova.
Volvo, “la EX90 è l’auto più sicura che abbiamo mai costruito”. E il Time inserisce il sistema che riconosce distrazioni e pericoli fra le “Migliori invenzioni del 2024”.
Nata nel 1980 e firmata da Giorgetto Giugiaro, l’auto più venduta d’Italia ritorna “Grande” e in versione elettrica. Un video ne ripercorre la storia.
I dazi sull’auto imposti da Trump fanno tremare l’intero settore con i costruttori europei che registrano pesanti perdite in borsa. E mentre si annunciano misure anche contro l’Ue, la transizione ecologica è sempre più a rischio.
Il futuro della mobilità accelera con i primi modelli di auto elettriche volanti o alimentate a energia solare, ecco quando potremo vederle nelle nostre città.
Con l’imminente ritorno di Donald Trump le grandi aziende del tech come Meta stanno cambiando rotta sulla moderazione dei contenuti social; fra le possibili conseguenze, il dilagare di (ulteriori) fake news sull’auto elettrica.