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Robert Plant e Tinariwen in un nuovo album per sostenere i profughi
Robert Plant è stato coinvolto dalla Croce Rossa britannica, insieme ad altri artisti di fama internazionale come Tinariwen e Kindness, per registrare un concept album ispirato al dramma dei profughi. La raccolta di inediti, chiamata The Long Road, uscirà il 4 marzo 2016 (si può preordinare qui) per raccontare le esperienze realmente vissute di
Robert Plant è stato coinvolto dalla Croce Rossa britannica, insieme ad altri artisti di fama internazionale come Tinariwen e Kindness, per registrare un concept album ispirato al dramma dei profughi.
La raccolta di inediti, chiamata The Long Road, uscirà il 4 marzo 2016 (si può preordinare qui) per raccontare le esperienze realmente vissute di rifugiati e di intere famiglie che sono state costrette ad abbandonare le loro case in cerca di asilo politico nel Regno Unito e in altri parti del mondo.
Robert Plant contribuirà all’album realizzando una cover del brano The Blanket Of Night degli Elbow, che parla di una coppia di immigrati in fuga su una barca, di notte, col mare in tempesta. In una nota stampa il cantante ha dichiarato: “È una catastrofe mondiale. Un conto è parlarne, un altro è dare una mano. Dalla posizione in cui ci troviamo, è fondamentale che tutti noi facciamo del nostro meglio, in un modo o nell’altro”.
Oltre all’iconica voce dei Led Zeppelin, per questo ambizioso progetto sono stati chiamati in causa Tinariwen, Kindness, il poeta di spoken word Scroobius Pip e i Sierra Leone Refugee All Stars.
I Tinariwen, già vincitori di un Grammy Award, hanno registrato una nuova traccia dal titolo Silence. Il fondatore della band, Ibrahim Ag Alhabib, è un ex rifugiato: da bambino fu costretto a lasciare la sua casa in Mali dopo che il padre fu giustiziato nel 1963 durante le rivolte. La musica del gruppo musicale Tuareg è nata nei campi profughi al confine tra la Libia e l’Algeria, dove Ibrahim e compagni scrivevano e cantavano canzoni per il loro popolo.
Adam Bainbridge, in arte Kindness, si è unito al coro perché sua nonna, Amina Desai, per anni fu imprigionata in Sud Africa per la sua lotta all’apartheid. Adam sta lavorando con Ayman Hirh, un rifugiato scappato dalla Siria nel 2012 all’inizio dei conflitti: “Ho visto con i miei occhi che la vita di chiunque può essere capovolta da un giorno all’altro, che esprimere un giudizio può essere sufficiente per rendere la vita invivibile nel posto che chiamiamo casa, e alla fine ti costringono a lasciarla. Così, quando ho saputo del progetto, ho voluto farne parte. Conoscere Ayman è stato fantastico e non vedo l’ora di raccontare la sua storia in studio”.
The Long Road sarà prodotto da Ethan Jones, già noto per i suoi lavori con Paul McCartney, Crosby, Stills & Nash e Kings of Leon, il quale ha detto: “La musica è una delle più antiche forme di narrazione, e queste sono storie importanti da raccontare”.
Tutti i proventi derivati dalla vendita dell’album andranno a finanziare il lavoro con i rifugiati della Croce Rossa britannica nel Regno Unito.
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