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Ron Finley, il giardiniere “gangsta” che coltiva per educare il suo quartiere a Los Angeles
Da ormai diversi anni Ron Finley coltiva frutta e verdura biologica nel proprio quartiere, per educare i concittadini e riportare salute e benessere.
Ron Finley è un giardiniere nato e cresciuto a South Los Angeles, un quartiere noto per la sua povertà e denominato patria del “drive thru” e del “drive by”. Il primo termine, si riferisce ai luoghi dove è possibile acquistare prodotti come cibo spazzatura senza neanche scendere dall’auto, e il secondo a un attacco, come una sparatoria, che avviene direttamente da un veicolo in movimento. Un quartiere dove la gente, oltre a essere vittima di violenza, muore di malattie curabili e dove il tasso di obesità è molto elevato. Stanco di non avere accesso al cibo salutare, di dover percorrere chilometri per trovare alimenti senza pesticidi e soprattutto di vedere gli effetti negativi del sistema alimentare sulla gente del proprio quartiere, Ron Finley ha deciso di agire partendo proprio dal “problema” del cibo, trasformandolo in soluzione.
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Il problema del cibo spazzatura negli Stati Uniti
L’intuizione di Finley nasce da un problema grave e attuale. Negli Stati Uniti le città vengono addirittura classificate in base alla facilità con cui si può accedere a piedi, a negozi che vendono cibo sano: dove questo è difficile si parla di deserto alimentare, ovvero dove invece del cibo fresco prevale quello spazzatura. Chi vive in questi ambienti trova senza problemi alimenti pronti ricchi di grassi, calorie, sale e zuccheri, e il rischio di obesità o dell’insorgere di malattie legate alla cattiva alimentazione, come il diabete o i disturbi cardiaci, aumenta in modo esponenziale.
Finley viveva in questa realtà. Basti pensare che nel suo quartiere l’incidenza di obesità è pari a circa cinque volte quella di Beverly Hills, un quartiere di lusso a soli 15 chilometri di distanza. Per questo si è posto come obiettivo quello di dare la possibilità ai propri concittadini di mangiare cibo sano accendendovi facilmente.
La storia di Ron Finley
Insieme al gruppo di orticoltura urbana LA green grounds, nel 2010 Finley decide di utilizzare la striscia di terra di proprietà del comune che costeggia il viale di fronte a casa sua per produrre cibo: pianta alberi da frutta, verdure e ortaggi. Pian piano la striscia diventa una piccola foresta verde e la gente del quartiere comincia a interessarsi e a partecipare. Dopo poco tempo però Finley riceve un’ingiunzione dal comune che gli chiede di rimuovere le sue coltivazioni dal viale in quanto suolo pubblico.
Coltivare frutta e verdura biologica nelle strade di South LA
Invece di abbattersi, Finley e LA green grounds reagiscono: uno dei membri del gruppo lancia una petizione su Change.org raccogliendo 900 firme e costringendo così il comune a fare marcia indietro. Ciò suscita la curiosità di giornalisti e testate americane e il progetto in poco tempo raggiunge una grande notorietà. Ron Finley viene conosciuto in tutto il mondo come “gangsta gardener”, il giardiniere ribelle che lotta per far rinascere il proprio quartiere. A oggi insieme alla sua associazione ha dato vita a più di una ventina di giardini urbani condivisi, riuscendo a coinvolgere più di 50 persone che si sono unite ai corsi e agli incontri di giardinaggio con grande entusiasmo.
Coltivare per educare
Finley è convinto che una rivoluzione culturale debba partire dal basso e attraverso azioni pratiche. Un’attività condivisa come il giardinaggio, possiede tutte le caratteristiche per ridare dignità e felicità a una comunità emarginata come quella di South LA. Questo approccio è anche terapeutico, specialmente in città: facilita la creazione di legami sociali tra gli abitanti, abbellisce il paesaggio urbano e permette a tutti, compresi i giovani, di riprendere il controllo del proprio quartiere e quindi del proprio futuro.
L’orto si trasforma così in un mezzo per educare, uno strumento per la riqualificazione del quartiere. Attraverso il giardinaggio e il recupero di terreni incolti Finley ha saputo cogliere una grande opportunità: insegnare ai ragazzi come prendersi cura delle loro comunità per avere una vita migliore ed essere più in salute. I suoi obiettivi adesso sono quello di offrire opportunità lavorative ai giovani togliendoli dalle strade e far conoscere loro la gioia, l’orgoglio e l’onore di coltivare il proprio cibo.
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