In Scozia 5 milioni di case sono alimentate con energia eolica

Nei primi tre mesi dell’anno in Scozia l’energia eolica ha generato il 173% di energia rispetto alla domanda elettrica del Paese.

Sono passati solo gennaio, febbraio e marzo e la Scozia ha già raggiunto livelli record nella produzione di energia eolica. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il primo trimestre 2018 ha registrato un aumento di energia rinnovabile prodotta dal vento con impianti costruiti sulla terra ferma pari al 44 per cento in più.

Energia pulita per cinque milioni di case

In Scozia, le turbine eoliche onshore hanno fornito 5.353.997 MWh di elettricità green alla rete nazionale, una potenza sufficiente ad alimentare ben cinque milioni di abitazioni. Il picco è stato toccato il 1° marzo scorso, quando la produzione ha raggiunto i 110.149 MWh pari al 173 per cento dell’intera domanda di elettricità del Paese. Anche quando l’eolico ha avuto il suo giorno peggiore l’11 gennaio, le turbine hanno generato elettricità sufficiente ad alimentare più di 575 mila abitazioni, comunque un buon risultato.

L'eolico scozzese produce energia elettrica per 5 milioni di famiglie. © Wikimedia
L’eolico scozzese produce energia elettrica per 5 milioni di famiglie. © Wikimedia

Il ruolo dell’eolico tra le rinnovabili

L’energia eolica ha sempre più peso nel mix energetico dei diversi Paesi. Nel Regno Unito durante l’ultimo trimestre del 2017, la produzione di energia eolica e solare ha superato il nucleare ed è così diventata per la prima volta in assoluto la seconda più grande fonte di elettricità del Paese dopo il gas. Spostandoci verso sud, è notizia di qualche giorno fa il record storico segnato dal Portogallo che per l’intero mese di marzo ha prodotto più energia rinnovabile di quella consumata. In questo caso, il record è stato raggiunto grazie al contributo dell’idroelettrico (55 per cento) a cui ha però dato una grossa mano l’eolico che ha contribuito con un 42 per cento. Energia che, secondo l’associazione per le energie rinnovabili portoghese, ha permesso di evitare l’immissione nell’atmosfera di ben 1,8 milioni di tonnellate di CO2.

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2018, l’anno dell’energia eolica

Con il caso della Scozia, il 2018 continua a dimostrarsi un anno ricco di segnali positivi per l’eolico. Nella prima settimana di gennaio la produzione elettrica eolica è risultata la seconda fonte di energia nell’Ue a 28 dopo il nucleare. Secondo WindEurope –  l’associazione che rappresenta diverse società e organizzazioni a livello europeo operanti nel settore eolico –, nel 2030 l’energia eolica arriverà a coprire il 29,6 per cento dei consumi dell’Ue. Con questi dati, l’obiettivo di produzione di energia 100 per cento da fonti rinnovabili è sempre più realizzabile e tutto sommato raggiungibile in tempi non molto lontani se, in aggiunta all’eolico onshore, si lavorasse allo sviluppo anche di quello offshore, con impianti in mare. A fine 2017, Ecofys e Navigant hanno calcolato che se l’eolico offshore triplicasse, l’obiettivo concordato alla conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici sarebbe un traguardo certo.

 

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