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Setter inglese, nato per la caccia ma perfetto per la compagnia
Il setter inglese è un cane nato per la caccia, che però non disdegna la vita metropolitana e può rivelarsi un ottimo compagno anche in appartamento.
Il setter è una razza canina da caccia selezionata sia per il riporto di uccelli come le quaglie, le starne, i beccaccini e i fagiani, sia per la punta, attività in cui questi cani sono davvero insuperabili. Non a caso i setter devono il loro nome proprio a questo ultimo comportamento, ossia fissare (in inglese to set) puntando con il muso la preda da cercare. La maggior parte degli esponenti della razza nasce con una predisposizione naturale per la caccia: l’addestramento ha poi il compito di sviluppare ulteriormente l’istinto. Esistono il setter inglese, quello irlandese e lo scozzese (altrimenti denominato setter gordon). È del setter inglese – forse il più famoso dei tre – che inizieremo ad occuparci.
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Il setter inglese e la sua selezione
La nascita del setter inglese viene datata nel 1500 quando Robert Dudley, conte di Leicester, aveva al fianco quello che sarebbe diventato tre secoli dopo il setter inglese per definizione, come lo conosciamo ora. Si trattava di un cane molto probabilmente derivato dagli spaniel importati dalla Spagna durante le varie conquiste inglesi.
Fu solo nel 1800, però, che sir Edward Laverack, ricco nobiluomo anglosassone, si occupò di affinare e dare uno standard ben preciso alla razza. Laverack era molto interessato a una particolare caratteristica di questo cane: quella di stanare la preda. Con una serie di selezioni sempre più mirate riuscì a stabilizzare e rendere innato questo atteggiamento fino a quando, trasferitosi in campagna, iniziò a creare la razza che è quella attuale. Nel 1825 vennero alla luce Ponto e Old Moll, una coppia di setter inglesi destinati a diventare i veri progenitori degli esemplari odierni. Gli incroci seguenti furono per Laverack il modo per togliere a questi cani molti atteggiamenti nevrili e per stabilizzarne il carattere.
Il carattere e la morfologia
Il setter inglese ha un magnifico mantello, comune del resto agli altri esponenti della razza. Il pelo è liscio, sericeo, lungo e leggermente ondulato. Le sue sfumature di colore sono diverse. Possiamo trovare setter inglesi nelle varianti blue selton (bianco e nero tendente al blu), orange belton (bianco e arancio) e liver belton (bianco e marrone). Esiste addirittura un setter inglese tricolore che mostra su fondo bianco macchie scure e focature.
Si tratta di un cane di taglia media: al garrese, infatti, misura 56-63 cm, mentre il suo peso si assesta tra i 20 e i 30 kg, che non deve mai superare pena la perdita della sua innata eleganza e grazia nei movimenti. Il setter inglese è un cane dalla muscolatura tonica, ideale appunto per la caccia. Tuttavia, la dolcezza del suo carattere e l’estrema adattabilità ad ogni situazione ne fanno anche un perfetto cane da compagnia che non disdegna la vita in appartamento, a patto che gli siano riservate lunghe passeggiate quotidiane e qualche bella uscita in campagna nei fine settimana.
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Il setter inglese, la salute e le cure quotidiane
Il setter inglese – come del resto i suoi “fratelli” irlandesi e scozzesi – gode generalmente di ottima salute. “Ci sono setter inglesi che arrivano comodamente a 17 anni di età. Si tratta di una razza longeva che non ha particolari patologie al suo attivo”, spiega la dottoressa Cinzia Cortelezzi, medico veterinario.
In quanto alle cure quotidiane, una spazzolata ogni due/tre giorni è una soluzione ottimale, soprattutto se il cane va in campagna o vive in giardino. Il morbido pelo del setter inglese, infatti, raccoglie sporco e polvere e va tenuto pulito per evitare parassiti e problemi dermatologici. Una dieta adeguata per questo splendido cane dall’eleganza innata lo aiuterà a non metter su peso e chili superflui. E a garantirgli benessere e salute per molti anni felici.
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