L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Contratti a lungo termine per energia fotovoltaica: boost per le rinnovabili
Evento storico nel settore delle rinnovabili, ora anche in Italia è possibile siglare accordi di vendita di energia prodotta da rinnovabili. Il fotovoltaico diventa conveniente anche senza incentivi.
I contratti di lungo termine per le rinnovabili, che in gergo tecnico sono definiti Power purchase agreement (Ppa), finalmente fanno l’ingresso anche in Italia. A inaugurare questo evento storico per il settore delle rinnovabili sono due società straniere, la società energetica francese Engie che fornirà energia fotovoltaica agli stabilimenti situati in Italia della società austriaca Weinerberger che opera nel settore del laterizio.
La Strategia Energetica Nazionale prevede la possibilità di stipulare contratti di lungo termine per la vendita di elettricità da impianti fotovoltaici di grande taglia, mentre per i piccoli impianti rimane la strada dell’autoconsumo.
Che cosa sono i contratti di lungo termine
I contratti Ppa, o contratti bilaterali, più diffusi sono quelli virtuali, così definiti perché l’energia rinnovabile generata dall’impianto non è fornita direttamente e fisicamente all’acquirente, ma passa attraverso la rete elettrica di distribuzione. In questo tipo di contratti bilaterali di vendita dell’energia le parti sono normalmente due: il produttore e un grossista. In questo caso, poiché il fotovoltaico ha una produzione intermittente, chi compra energia elettrica prodotta da impianti solari, per garantirsi una certa flessibilità, dovrà acquistare l’energia tramite un grossista.
Le cose cambiano se invece si considera il caso di un Ppa in linea diretta. In tale situazione i contratti sono stipulati direttamente fra il produttore di energia e il consumatore. Nella linea diretta non si passa attraverso la rete pubblica, e il back-up per colmare eventuali mancanze di produzione da parte dell’impianto fotovoltaico il cliente lo avrà con la rete elettrica di distribuzione.
Un accordo storico
Il gruppo energetico Francese Engie ha siglato un accordo per rifornire con energia generata da impianti fotovoltaici i quattro stabilimenti di laterizio che la multinazionale austriaca possiede in Italia. Il contratto durerà 5 anni, dal 2018 al 2022, con un prezzo stabilito e applicato all’intera durata del contratto.
“Siamo orgogliosi di essere il primo operatore in Italia ad aver firmato un contratto di ‘Green Ppa’ che collega virtualmente i nostri impianti di produzione al cliente finale”, ha detto Olivier Jacquier Ceo di Engie Italia.
L’accordo mostra concretamente l’evoluzione del mercato dell’elettricità verso accordi di lungo periodo, indipendentemente dalla volatilità del mercato, a beneficio sia del consumatore finale sia dei produttori di energia rinnovabile.
“Lo sviluppo dei Ppa, con una durata crescente, porterà un contributo fondamentale al raggiungimento di ambiziosi obiettivi nazionali ed europei per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, ha aggiunto Jacquier.
Un percorso a ostacoli
Google, Apple e altri colossi dell’informatica sono stati i primi a sottoscrivere contratti di lungo termine per le fonti rinnovabili, spinti dalla necessità di coprire il crescente fabbisogno energetico dei centri elaborazione dati.
In Italia si apre solo ora la porta ai contratti di lungo termine, ma gli ostacoli burocratici non sono pochi, a partire dalla mancanza di standardizzazione a livello europeo, la questione del prezzo, per arrivare allo scetticismo dei consumatori a legarsi per lunghi periodi alle difficoltà per i produttori da fonti intermittenti nel rispettare gli impegni di consegna. Ma il processo è ormai avviato, non resta che definire meglio il quadro regolatorio, saranno poi le best practices a convincere i consumatori del vantaggio nello stipulare contratti di tipo Ppa.
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