L’Unione europea investirà 998 milioni di euro in nuove infrastrutture energetiche come previsto dalla più ampia strategia del green deal europeo.
Porto Rico, elettricità per l’ospedale pediatrico grazie a Tesla dopo l’uragano
Sono passate poche settimane da quando Irma e Maria hanno devastato l’isola caraibica. I due uragani hanno colpito Porto Rico in successione e a distanza di pochi giorni, lasciando dietro di sé non pochi danni. Tra questi la mancanza di energia elettrica, che potrebbe durare ancora per mesi. Per questo motivo sono almeno due le
Sono passate poche settimane da quando Irma e Maria hanno devastato l’isola caraibica. I due uragani hanno colpito Porto Rico in successione e a distanza di pochi giorni, lasciando dietro di sé non pochi danni. Tra questi la mancanza di energia elettrica, che potrebbe durare ancora per mesi. Per questo motivo sono almeno due le grandi aziende che si sono mobilitate per portare aiuto nell’isola: la tedesca Sonnen e l’americana Tesla.
Fotovoltaico e sistemi di accumulo per riportare l’elettricità a Porto Rico
La società tedesca per far fronte all’iniziativa fa sapere di aver lanciato l’iniziativa “Puerto Rico Energy Security”, per fornire supporto nelle aree più in difficoltà. Fornirà quindi le proprie unità di accumulo (gli storage system) e le collegherà direttamente ai pannelli solari per iniziare a produrre da subito energia elettrica, grazie all’intervento dei proprio tecnici ed ingegneri. La direzione di Sonnen è in contatto diretto con il distributore di elettricità locale Pura Energia e collaborerà con quest’ultimo per individuare i luoghi dove installare le unità.
“Il nostro sistema di storage è l’ideale per essere impiegato durante l’emergenza a Puerto Rico, in quanto è un sistema completamente integrato e può formare una micro rete (microgrid) senza che ci sia bisogno di una connessione iniziale alla rete”, ha dichiarato Blake Richetta, vice presidente e responsabile della US Business Unit di Sonnen, in una nota stampa. La società tedesca intende quindi fornire per primi i pronto soccorso che, ad esempio, necessitano di elettricità per refrigerare i medicinali, così come i vari centri di raccolta sparsi nell’isola. Afferma anche di essere interessata a collaborare con un’azienda che si occuperà di filtrare e rendere potabile l’acqua.
Thank you @elonmusk for helping Puerto Rico in this moment of need. #PRStrong https://t.co/LvsSqg2TuZ
— Ricardo Rossello (@ricardorossello) 29 settembre 2017
Anche Tesla manda le sue batterie a Porto Rico
La società fondata da Elon Musk ha subito accolto la richiesta d’aiuto dell’isola. Sarebbero infatti centinaia le Powerwall già inviate sull’isola. Si tratta delle batterie ideate da Tesla per l’accumulo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e già famose per le installazioni nelle isole Hawaii, ad esempio. Lo stesso Ricardo Rossello, governatore dell’isola, ha ringraziato personalmente per l’aiuto con un tweet. Tesla aveva aiutato anche i possessori di Model S e Model X in Florida: poco prima dell’arrivo di Maria aveva lanciato un upgrade temporaneo che permetteva di aumentare la durata della carica e di conseguenza l’autonomia delle auto elettriche. Insomma, anche di fronte ad una chiara emergenza come quella del passaggio di ben due uragani, le rinnovabili e le tecnologie ad esse collegate si sono dimostrate all’altezza della situazione.
Hospital del Niño is first of many solar+storage projects going live. Grateful to support the recovery of Puerto Rico with @ricardorossello pic.twitter.com/JfAu11UBYg
— Tesla (@Tesla) 24 ottobre 2017
L’ospedale alimentato con la batterie Tesla
La promessa è stata mantenuta. L’ospedale pediatrico El Nino di San Juan ha di nuovo l’elettricità. Se prima l’unica fonte disponibile era un generatore diesel, ora i reparti hanno ripreso a funzionare grazie ad un impianto fotovoltaico e un pacco batterie targato Tesla. Un’installazione realizzata in tempo record che ha permesso di fornire energia rinnovabile alla struttura sanitaria. Di giorno i pannelli producono elettricità, mentre le batterie ne accumulano una parte da utilizzare di notte, quando il Sole non splende. L’energia elettrica sta tornando anche a Porto Rico, grazie alle rinnovabili.
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Si sa, le rinnovabili e la loro produzione energetica dipendono strettamente dalle condizioni meteorologiche e climatiche. Sole, vento e acqua non si possono considerare fonti energetiche costanti e di conseguenza non è semplice gestirne la produzione, i picchi di domanda e l’integrazione con le reti elettriche e il mix energetico. Per ovviare al problema è
L’isola portoghese di Porto Santo ha un progetto ambizioso, diventare la prima smart island europea. Fra i sostenitori Renault, che ha scelto l’isola per sperimentare la mobilità sostenibile, elettrica e condivisa.
Finanziata dalla Banca europea per gli investimenti sorgerà a Skelleftea in Svezia e a pieno regime produrrà 32 gigawattora di capacità l’anno. E fornirà energia a migliaia di auto elettriche.
Elon Musk ha mantenuto la promessa. In meno di 100 giorni la più grande batteria agli ioni di litio al mondo è entrata in funzione a Jamestown, circa 200 km a nord di Adelaide. D’altronde l’amministratore delegato di Tesla aveva scommesso che che se la batteria non fosse stata collegata alla rete entro tale data,
È iniziata ufficialmente l’era delle batterie, con l’inaugurazione di ben tre sistemi di accumulo nel Sud della California. A realizzarli Tesla, Aes Corp e Altagas, impegnate per costruire quello che è oggi l’impianto di accumulo funzionante più grande al mondo. Ogni installazione, come ad esempio quella operativa a Mira Loma, consiste in un sistema Powerpack
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L’innovazione può trasformare un lampione in un sistema intelligente che mette in comunicazione le persone, produce energia e supporta la mobilità elettrica.