Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
Sustainable thinking, l’arte incontra la moda eco al museo Salvatore Ferragamo
Al museo Salvatore Ferragamo va in scena Sustainable thinking, la mostra che riflette sul valore della sostenibilità attraverso il linguaggio della moda. Dal 12 aprile a Firenze.
La mostra Sustainable thinking racconta la moda sostenibile con un percorso narrativo tra sculture, abiti, scarpe e composizioni artistiche, con l’intento di dare un tocco artistico al tema. L’appuntamento è a Firenze, al museo Salvatore Ferragamo, dal 12 aprile 2019 all’8 marzo 2020.
La mostra Sustainable thinking al museo Ferragamo
La mostra nasce da un’idea di Stefania Ricci, direttore del museo e della Fondazione Ferragamo, con il contributo di Giusy Bettoni, Arabella S. Natalini, Sara Sozzani Maino e Marina Spadafora. Racchiude un insieme di opere di artisti e designer della moda in cui il richiamo ai tessuti naturali, riciclati e innovativi la fa da padrone. L’elemento protagonista dell’intera rappresentazione è infatti la materia declinata nel suo rapporto con la natura e la tecnica.
Leggi anche: I tessuti ecologici, naturali e innovativi. L’origine e la lavorazione dell’abbigliamento sostenibile
Partendo dalla ricerca dei materiali, la mostra propone un itinerario tra canapa, cellofan e pelle di pesce impiegati nelle calzature sperimentate da Salvatore Ferragamo nei primi anni Venti e prosegue con una serie di prodotti virtuosi frutto del recupero di tessuti giunti alla fine del loro ciclo di vita. Ospiti d’onore sono le installazioni pensate per rievocare le antiche tecniche di artigianato come massime esponenti dell’arte del riciclo e della tradizione manifatturiera del made in Italy. E ancora, le testimonianze di un’evoluzione tecnologica che da una parte ha portato alla progettazione di fibre innovative e dall’altra evoca un evidente ritorno alla natura e alle fibre naturali.
L’impegno di Salvatore Ferragamo
Dopo le sperimentazioni iniziali, la famosa casa di moda che porta il nome del suo fondatore ha sempre posto la sostenibilità al centro delle sue strategie presentando iniziative particolarmente virtuose come la rivisitazione di alcune creazioni iconiche in chiave sostenibile.
Leggi anche: Ferragamo e Orange Fiber, per una collezione all’insegna del Mediterraneo
È il caso del leggendario sandalo Rainbow presentato in edizione limitata lo scorso luglio 2018 e realizzato interamente a mano con l’impiego di cotone organico lavorato all’uncinetto e materiali vergini trattati attraverso un processo a zero emissioni di anidride carbonica e consumo di acqua. In mostra a Firenze insieme al sandalo Rainbow, da citare anche la collaborazione tra Salvatore Ferragamo e Orange Fiber nella produzione di una collezione di abiti e accessori dal profumo di Sicilia, fatti con il tessuto ottenuto dagli scarti delle arance. Per Ferragamo, la sostenibilità è un valore importante e Sustainable thinking ne è la riprova perché eleva la moda responsabile a nuova forma artistica da ammirare e verso cui si dovrebbe puntare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il settore del tessile italiano rappresenta un’eccellenza a livello mondiale. A metterlo in luce è la mostra Textile Evolution – Made in Italy 4.0, che espone a Milano 150 prodotti di altissimo livello. Tra questi anche le innovative scarpe Vibram Furoshiki.
Villa Necchi Campiglio, di proprietà del Fai, apre le porte al pubblico con una mostra sulla moda che vede protagonista Isabelle de Borchgrave e le sue opere.
Mentre il Premio Cairo tende sempre di più verso la neutralità climatica, l’opera vincitrice esprime tutte le preoccupazioni di una generazione.
Nel mezzo di una grave crisi, il distretto tessile e dell’abbigliamento lancia l’allarme sui diritti dei lavoratori nella filiera della moda italiana.
In occasione della mostra al Mudec di Milano, vi raccontiamo vita e opere di Niki de Saint Phalle, la “donna artista famosa” per le sue Nanas.
Otto grandi mostre in giro per l’Italia, ma non solo, per un autunno all’insegna dell’arte in ogni sua forma: pittura, scultura e performance.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
L’umanità tutta, scandagliata grazie alla fotografia, etica è in mostra a Lodi dal 28 settembre per un mese intero. Per avere a fuoco la realtà.