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Teatro delle Dolomiti, spettacoli gratuiti ad alta quota tra le maestose vette patrimonio dell’umanità
Fino al 30 agosto nei rifugi, sulle cime e nei boschi di Cortina e altri comuni del Cadore, una rassegna teatrale rappresenta la montagna nei suoi luoghi, con un focus sulla Grande Guerra di cui quest’anno cade il centenario.
Perfetto per chi ama la montagna e la scena, Teatro delle Dolomiti è una rassegna giunta alla sua quarta edizione che porta lo spettacolo teatrale della Compagnia (S)legati ad alta quota, nell’incredibile paesaggio delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità Unesco. Un mese e mezzo di spettacoli, letture e trekking gratuiti immersi nella natura.
Teatro immersivo d’alta quota, un festival a Cortina e nel Cadore
Il fascino della rappresentazione teatrale è grande: il rapporto che si crea con lo spettatore, l’immediatezza dell’azione scenica, il palcoscenico dove si recita. Pensate a uno spettacolo nel palcoscenico naturale delle Dolomiti ampezzane: i rumori degli animali e i canti degli uccelli, il fruscio del vento o lo scorrere dei ruscelli, il verde dei boschi o il rosa pallido delle vette. Il luogo dove si rappresenta è importante tanto quanto il testo che viene rappresentato. Nel festival “Teatro delle Dolomiti” si creerà una situazione perfetta: si racconta la montagna in montagna. Nessuno spazio, nessuna distanza tra attori e spettatori, tutti insieme, come durante un’escursione, a parlare di storie di montagna e guerra. Nel 2018 infatti si celebra il centenario della Grande Guerra che verrà ricordata anche durante questo festival che si svolgerà dall’11 luglio sino al 30 agosto a Cortina d’Ampezzo e in alcuni altri comuni del Cadore: Valle di Cadore, San Vito di Cadore, Borca di Cadore e Auronzo di Cadore.
Gli eventi da non perdere durante “Teatro delle Dolomiti”
Tanti gli appuntamenti in programma sino al 30 agosto in questa vasta area dolomitica di Cortina e del Cadore, non solo di teatro nella sua forma abituale ma anche attraverso modalità nuove che puntano alla partecipazione degli spettatori, all’immersione totale di chi fruisce dell’esperienza.
Per “Teatr…ekking” il 14, 17 e 24 luglio gli attori della compagnia insieme alle guide alpine di Cortina racconteranno, durante trekking tra sentieri della zona, storie e leggende di queste montagne. In quest’esperienza si uniscono quindi la forza della narrazione, il passo lento e meditativo del cammino e la magia dei boschi e del paesaggio montano.
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Due invece le tappe davvero ad alta quota: sulla cima della Tofana di Mezzo, la vetta più alta di Cortina, che misura ben 3.244 metri, gli attori reciteranno al tramonto il 15 luglio e all’alba il 28, regalando un’atmosfera e uno scenario unico, quello che solo quel tipo di luce calda riesce a dare baciando le Dolomiti. I racconti della Grande Guerra invece saranno i protagonisti il 17, 27 e 29 luglio. Da segnalare è una versione dello spettacolo in inglese, per venire incontro ai turisti stranieri molto numerosi durante il periodo estivo e la gratuità di tutta l’offerta proposta.
Perché andare a Cortina
Partecipare a “Teatro delle Dolomiti” è anche l’occasione per scoprire o riscoprire una delle località montane più belle delle Dolomiti. Dimenticata per un attimo la sua fama di cittadina chic, adatta solo a un turismo di alto livello, Cortina è soprattutto un ottimo punto di partenza per trekking in luoghi indimenticabili. Uno di questi è il trekking che porta al lago di Sorapis a 1900 metri, caratterizzato da acque turchesi dove si specchiano le montagne: qui si arriva con due diversi percorsi, dal Passo Tre croci. Il sentiero escursionistico numero 215 conduce, in un piacevole e leggero saliscendi, direttamente al lago, mentre i più allenati possono seguire il sentiero fino alla Forcella Marcoira e proseguire quindi fino al lago di montagna. Ciò che vi attende è uno spettacolo dalla bellezza quasi irreale.
Un’altra escursione fortemente scenografica ma non adatta a tutti, ma solo a trekker esperti è quella che attraverso il sentiero Kaiserjager conduce al lago Lagazuoi: è conosciuto anche come il sentiero dei cacciatori imperiali austriaci e uno dei principali fronti durante la Prima Guerra Mondiale. Il Lagazuoi infatti era una roccaforte austriaca, piena di gallerie e trincee, molte ancora visitabili oggi, scavata durante il conflitto dagli austriaci e dagli italiani che tentavano di espugnare questa montagna, punto strategico sui passi Falzarego e Val Parola. Il percorso è abbastanza impegnativo, anche se di solo 700 metri di dislivello, perché ci sono alcuni tratti molto esposti.
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