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Terme libere in Toscana: le 5 mete naturali

Ci sono i centri termali a pagamento, e poi ci sono luoghi immersi nella natura dove ci si può bagnare nelle acque benefiche per un’esperienza più “wild” e senza spendere un centesimo. Ecco quali sono

Le feste natalizie sono momenti in cui vedere amici e parenti, riunirsi attorno alla tavola, scambiarsi i regali, ma anche approfittare dei giorni liberi dal lavoro per una fuga di relax. Centri benessere, spa e terme diventano le mete preferite per prendersi del tempo per sé, rilassarsi, sottoporsi a cure o a trattamenti benessere. Se in particolare volete godere dei benefici delle acque termali, non è sempre necessario recarsi in centri organizzati a pagamento. Cercate le sorgenti sulfuree e dove scorrono le loro acque: spesso è possibile immergersi in pozze e piscine naturali che si trovano in mezzo ai boschi e alla vegetazione. Ecco qualche esempio di terme libere in Toscana, tra vecchi mulini, antichi borghi e parchi.

1. Saturnia

Nel cuore della Maremma si trovano le terme di Saturnia. Se la località, nel comune di Manciano (Gr), vi dice qualcosa è perché magari conoscete o avete sentito parlare delle piscine termali e del lussuoso hotel con la Spa per cure termali e trattamenti estetici che si trovano qui. Sapevate invece che si può anche accedere liberamente a queste acque solfuree, curative per la pelle, protettive del fegato e benefiche per gli apparati circolatorio e respiratorio? Andate alle Cascate del Mulino e troverete, come dice il nome, un vecchio mulino, numerose cascate e cascatelli, e vasche naturali che si sono formate nelle cavità delle rocce di travertino scavate dall’acqua. Tutto quello che c’è qui è un parcheggio e un bar, il resto è solo natura. In estate sono prese d’assalto, dunque approfittate dell’inverno per un bagno più rilassante. Tanto l’acqua scorre tutto l’anno a 37 gradi!

Le cascate del mulino a Saturnia
Le cascate del mulino a Saturnia ©Ingimage

2. Bagni di Petriolo

Immerse nel paesaggio collinare della Riserva Naturale del Basso Merse, tra la provincia di Siena e quella di Grosseto, sgorgano a una temperatura di circa 40 gradi e per il loro contenuto di idrogeno solforato fanno particolarmente bene al sistema respiratorio, mentre la quantità di arrsenico presente è utile alla cura della pelle. Sono le acque termali dei Bagni di Petriolo (a Monticiano, Siena) che fuoriescono da una sorgente nelle vicinanze del fiume Farma: dei loro benefici si può godere liberamente e gratuitamente nelle vasche termali naturali di calcare e zolfo fruibili tutto l’anno. Non lontano dalle piscine naturali, non manca un moderno centro termale per cure e trattamenti. Per una visita culturale nei dintorni non perdetevi le suggestive rovine dell’Abbazia di San Galgano a Chiusdino, un importante esempio di architettura cistercense in Italia.

Le acque delle terme libere di Petriolo
Le acque delle terme libere di Petriolo © Flickr Lorraine Ann Flack

3. Bagni San Filippo

Alle pendici del monte Amiata, ecco un’altra località nota per le sue acque termali, Bagni San Filippo (frazione di Castiglione d’Orcia, Siena). C’è il centro termale dove si possono fare cure e trattamenti benessere e bagni nella piscina con idromassaggio, ma c’è anche il cosiddetto Fosso Bianco, un luogo immerso nel bosco dove le acque sulfuree scorrono in torrenti, cascate, si fermano in pozze naturali e danno vita a spettacolari formazioni calcaree: tra tutte quella denominata la Balena bianca per la somiglianza della sua forma alla bocca di una balena. Qui scorrono le acque più calde di tutta l’area che permettono un bagno anche fuori stagione.

Bagni San Filippo le terme e la balena bianca
Le acque delle terme libere di Petriolo © Flickr Lorraine Ann Flack

4. San Casciano dei Bagni

Alcuni scritti raccontano che in epoca romana tra i frequentatori di queste antiche terme ci fosse l’imperatore Ottaviano Augusto. Tantissime, ben 42, le sorgenti termali di San Casciano dei Bagni, località in provincia di Siena, vicino al confine con Umbria e Lazio, che vantano una portata d’acqua notevole e pari ad altri pochi luoghi d’Europa. Poco distante dal centro termale a pagamento e dal piccolo borgo ai piedi del monte Cetona (Bandiera Arancione del Touring Club), si trovano i “vasconi”, antichi lavatoi di pietra colmi dell’acqua calda e benefica che sgorga dalle pozze e che non sono mai troppo affollati per fare un bagno in relax.

Terme di San Casciano dei Bagni
Toscana, San Casciano dei Bagni © www.sancascianobagni.com

5. Bagno Vignoni

A San Quirico d’Orcia (Si), cercate il borgo di Bagno Vignoni: giunti in centro, troverete una grande vasca colma di acqua termale che occupa, in modo unico e particolare, tutta la piazza della Sorgente. Resistete però alla tentazione di buttarvi perché fare il bagno qui oggi è vietato per questioni di decoro: spostatevi piuttosto fuori dal centro, verso i piedi della collina dove scorre il fiume Orcia e incontrerete un’altra vasca con le acque termali dove potrete immergervi. Si trova alla fine del percorso dei Mulini nel parco omonimo dove la portata costante d’acqua della sorgente termale un tempo era sfruttata per il funzionamento dei mulini che così potevano macinare i cereali anche d’estate. Ovviamente c’è anche la possibilità di godere dell’acqua termale nelle piscine del centro benessere attrezzato.

La vasca in piazza della Sorgente
La vasca in piazza della Sorgente © Flickr davide rapetti

Conclusione

In sintesi, la Toscana offre non solo centri benessere e terme a pagamento, ma anche terme libere immerse nella natura che consentono un’esperienza di relax e benessere a contatto con l’ambiente circostante. Approfittare di queste mete naturali può essere un modo economico e autentico per godere dei benefici delle acque termali e delle bellezze naturali della regione.

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