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Toyota, 100 milioni per le startup
Attraverso Al Ventures, nuova sussidiaria del Toyota Research Institute, il marchio giapponese supporterà e finanzierà start up che operano nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della mobilità sviluppando progetti volti a migliorare la vita delle persone.
“Il futuro non si inventa da solo. È forgiato dagli innovatori”: è con questo motto che nasce Toyota Al Ventures, una nuova sussidiaria su cui il Toyota research institute (Tri) ha investito 100 milioni di euro. Il suo compito è quello di supportare le startup più promettenti del panorama tecnologico mondiale: si va dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalla mobilità autonoma alla tecnologia Data&Cloud. Con base nella Silicon Valley, Al Ventures fornirà supporto a imprenditori selezionati in tutto il mondo che condividono l’impegno del Tri a migliorare la qualità della vita umana attraverso la tecnologia. Le start-up verranno sostenute nella fase iniziale attraverso fondi e strutture di incubazione con la flessibilità e la libertà necessaria a sviluppare l’attività.
Il sostegno di Toyota a chi risolve le sfide imprenditoriali
“Toyota nasce come azienda che opera al servizio del genere umano – ha commentato Gill Pratt, amministratore delegato del Tri – l’istituto di ricerca sta crescendo in maniera esponenziale e conosciamo bene l’importanza di espandere le nostre collaborazioni con i migliori talenti imprenditoriali che si affacciano sulla scena. Questa nuova avventura rappresenta per noi un ulteriore passo in avanti, perché è importante che i giovani più talentuosi percepiscano la fiducia del gruppo Toyota”.
A differenza dai tradizionali fondi di Venture Capital, che identificano i target di investimento considerando le idee personali degli imprenditori, questo progetto persegue un modello call & response, che individua in fase preliminare le sfide imprenditoriali chiave per poi sostenere la nascita di nuove aziende che si offrano di risolverle. “Una tra le sfide più difficili che un imprenditore deve affrontare è la consapevolezza di aver trovato il prodotto giusto per il giusto mercato – ha spiegato Jim Adler, vicepresidente Tri per l’area data & business development che ora assumerà il ruolo di managing director di Toyota AI Ventures – Noi possiamo aiutarli a superare le incertezze iniziali, con finanziamenti che consentano loro di fare le scelte migliori, perché il loro successo è anche il nostro successo”.
Le prime tre aziende: dalla smart car alla robotica per anziani
Il Tri ha già scelto tre aziende su cui puntare inizialmente e le ha già finanziate con decine di milioni di dollari: si tratta di Nauto, SLAMcore ed Intuition Robotics. La prima è un’azienda della Silicon Valley la cui missione è produrre sistemi in grado di trasformare ogni auto in una smart car, dotata di un dispositivo sul parabrezza per monitorare l’ambiente circostante, prevenire incidenti, migliorare la condotta di chi è al volante e acquisire i dati condivisi all’interno del suo Cloud informatico. La seconda ha sede in Regno Unito ed è focalizzata sulla simultaneous localization and mapping (algoritmi utilizzati nel tracciamento dei veicoli autonomi, dei droni oppure dei sistemi di realtà aumentata/realtà virtuale) puntando a svillupparne prevalentemente l’efficienza. La terza, infine, è una società israeliana leader nello sviluppo di robotica dedicata all’assistenza degli anziani, che ha lo scopo di rendere più semplice il loro rapporto con la famiglia e con gli amici, promuovendo allo stesso tempo uno stile di vita più attivo.
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