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Dal primo gennaio i modelli della casa giapponese Yaris, Auris e Rav 4 non sono più disponibili nella versione a gasolio. Una scelta di sostenibilità che ancora una volta contraddistingue Toyota, premiata da Newsweek tra le aziende più green del pianeta.
Se state pensando a un’auto nuova da comprare e state cercando una Toyota a gasolio, sappiate che non la troverete. Dal primo gennaio la casa automobilistica giapponese, infatti, non sta più commercializzando in Italia vetture con motore turbodiesel. Yaris, Auris e Rav 4 vengono proposte solo nella versione a benzina o ibrida insieme ai modelli Aygo, C-HR e Prius. Nel listino italiano rimangono veicoli diesel i fuoristrada e le auto commerciali a marchio Toyota, ovvero Hilux, Land Cruiser, Proace. Una scelta importante e coraggiosa che dimostra ancora una volta il serio impegno di Toyota riguardo al tema della sostenibilità. Lo scopo dell’operazione “diesel free” è infatti quello di “ridurre notevolmente l’impatto di polveri sottili e NOx sull’ecosistema del paese e sulla salute delle persone”. La tutela dell’ambiente, che passa da sfide quali il riscaldamento globale, la disponibilità limitata di risorse naturali e la necessità di trovare fonti energetiche diversificate, resta dunque per Toyota una priorità assoluta, insieme al perseguimento della sicurezza e del piacere di guida.
E gli obiettivi ecologici di Toyota non si esauriscono qui. La casa delle Tre Ellissi ha annunciato che entro il 2025 ogni modello Toyota e Lexus sarà disponibile esclusivamente o con almeno una variante elettrificata e che entro il 2030 punta a vendere oltre 5,5 milioni di vetture elettrificate l’anno, incluso un milione di veicoli a zero emissioni. A questo proposito, i giapponesi accelereranno la diffusione delle vetture elettriche a batteria con oltre 10 modelli il cui lancio è previsto entro il 2025 a partire dalla Cina per poi attraversare i mercati di Giappone, India, Stati Uniti ed Europa. La gamma fuel cell sarà ampliata invece entro i primi anni della prossima decade poiché per Toyota, l’idrogeno è indispensabile per ridurre le emissioni di CO2. Non mancherà, contemporaneamente, una spinta all’ibrido grazie allo sviluppo del Toyota Hybrid System II e a un incremento della gamma ibrida plug-in.
Intanto lo scorso dicembre la rivista americana Newsweek ha annoverato Toyota tra le aziende più green del pianeta: la casa giapponese ha ottenuto la 16esima posizione nella classifica delle 500 aziende maggiormente ecosostenibili e la prima posizione nella categoria automotive.
Il premio è stato riconosciuto sulla base degli obiettivi di sostenibilità raggiunti da Toyota e per i suoi veicoli elettricificati ibridi e fuel cell. I punteggi vengono assegnati poi considerando anche elementi come l’efficientamento nell’utilizzo di elettricità, acqua e produzione di rifiuti. “L’ambiente è da sempre al centro di ciò che facciamo in Toyota”, ha dichiarato Johan van Zyl, Presidente e CEO di Toyota Motor Europe. “Il lancio, nel 2015, del nostro Environmental Challenge 2050, (un progetto che punta a ridurre in maniera consistente l’impatto derivante dalla produzione e circolazione delle automobili, ndr) ha rafforzato gli sforzi volti a ridurre l’impatto ambientale nelle aree strategiche che abbiamo individuato, con lo scopo di incrementare la sostenibilità dell’intero ciclo produttivo. Il riconoscimento di Newsweek dimostra che le strategie adottate da Toyota si stanno dimostrando corrette”.
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