Tutta la bellezza del cotone bio

Secondo il rapporto Well dressed dell’Institute for manifacturing di Cambridge, il cotone da agricoltura biologica riduce l’uso di pesticidi, concimi sintetici e tinture artificiali del 92 per cento.

L’intera filiera dell’industria tessile ha un pesante impatto
ambientale. Ma
se venisse usato cotone biologico
il pesante
contributo inquinante di
pesticidi, concimi di sintesi e tinture
artificiali diminuirebbe del 92 per cento!

Questo è quanto emerge dal rapporto ?Well dressed??,
scritto da Julian Allwood e Soren Laursen, dell?Institute for
manifacturing dell?università di Cambridge. Secondo la
Allwood, incoraggiare i consumatori a scegliere cotone biologico e
canapa al posto dei tessuti tradizionali, effettuare meno lavaggi,
tenerli più a lungo ridurrebbe enormemente l?impatto
ecologico
dell?industria tessile, della moda, della
produzione di capi d?abbigliamento.

La ricercatrice aggiunge che un sistema di ?etichettatura
ecologica? aiuterebbe i consumatori a scegliere bene, esplicitando
la provenienza dei vestiti, il tipo di materiale usato, i
trattamenti a cui sono sottoposti e dove sono stati
confezionati.

Secondo i dati forniti da Organic Exchange in una conferenza
svoltasi in Belgio, il fatturato del mercato del cotone biologico
potrebbe triplicare da qui al 2008 passando dagli attuali 900
milioni ai 2,6 miliardi di dollari. Alcuni tra i più grossi
produttori di abbigliamento stanno investendo nel prodotto: Marks
& Spencer, Levi’s, Nike, CO-OP, Patagonia, Timberland e
Wal-Mart vendono già tessuti bio. Reebok, C&A, Hennes
& Mauritz, Target e Next stanno iniziando.

Varie associazioni internazionali hanno annunciato che stanno
studiando uno standard comune che dovrebbe chiamarsi Global Organic
Textiles Standard “(GOTS). Tra queste: OTA (USA), Soil Association
(UK), Organic Cotton Association (Giappone), l?IVN (Germania) et
IMO (Svizzera).

Paola
Magni

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