Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
Tutte le frontiere e le applicazioni dell’idrogeno
L’innovazione e lo sviluppo tecnologico prende la strada dell’idrogeno. Nelle città del futuro, non solo le automobili, ma tutto il sistema economico che orbita intorno agli impianti tecnologici correggeranno la rotta verso l’energia pulita ricavata dall’acqua. Un futuro, quello dell’autonomia energetica e dell’uso di fonti rinnovabili, che non è poi così lontano. Molte
L’innovazione e lo sviluppo tecnologico prende la strada dell’idrogeno. Nelle città del futuro, non solo le automobili, ma tutto il sistema economico che orbita intorno agli impianti tecnologici correggeranno la rotta verso l’energia pulita ricavata dall’acqua. Un futuro, quello dell’autonomia energetica e dell’uso di fonti rinnovabili, che non è poi così lontano.
Molte città canadesi e paesi dell’Europa settentrionale vantano già da tempo l’impiego dell’idrogeno per la produzione di energia elettrica e termica. Ovvero di un’energia che senza inquinare garantisce l’autonomia energetica dei nuclei urbani, sia per quanto riguarda gli edifici pubblici che quelli a uso residenziale.
Così la nuova “società dell’idrogeno” apre una breccia a un elemento che non deve essere considerato solo un carburante, ma un prodotto energetico utilizzabile dal settore dei trasporti fino al riscaldamento domestico.
La società del futuro lascia alle sue spalle il petrolio per la produzione energetica ed entra nell’era delle reti WaMs con le quali tutti i cittadini producono e mettono in condivisione l’elettricità prodotta dai generatori d’idrogeno domestici. L’illuminazione, la gestione dei rifiuti, la mobilità pubblica e privata potranno essere attivate con energia derivata dall’idrogeno e controllate da app per smartphone, anch’essi ricaricati con batterie a celle combustibili portatili.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, Toyota è la casa automobilistica più impegnata nella sperimentazione e nella diffusione della tecnologia a idrogeno. A dimostrazione di questo, in occasione del Ces di Las Vegas, la multinazionale nipponica ha annunciato la liberalizzazione degli oltre 5.600 brevetti sviluppati per la produzione e diffusione dell’idrogeno, di celle combustibili, di sistemi di pressione per lo stoccaggio e per i software.
Tutte soluzioni che si possono già trovare sulla Toyota Mirai, la prima automobile a idrogeno che verrà commercializzata in Europa a partire dal settembre 2015. Così, afferma il costruttore giapponese, l’innovazione tecnologica potrà diffondersi velocemente, diventare popolare e attivare un senso di consapevolezza ambientale importante per il futuro, tutto attraverso la condivisione del know-how di Toyota.
Un cambio di paradigma per l’economia e la politica contemporanea che sperabilmente costruirà le basi di una società che non vedrà agli antipodi la produzione energetica e la tutela ambientale.
Scopri la sostenibilità e l’innovazione tecnologica della gamma Toyota Hybrid
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