
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Il gelo e la neve sono alle porte. Senza sostituirci alle regole della natura, potremo dare una mano ai nostri amici pennuti, fornendo loro una fonte di cibo.
Le mangiatoie invernali per gli uccelli – che saranno apprezzate in particolare da cince, verdoni, pettirossi, passeri e fringuelli – vanno approntate in modo diverso per le differenti specie di uccelli.
Le cince, ad esempio gradiranno molto un vaso di vetro o una mezza noce di cocco riempita di burro o altro grasso animale e semi di girasole, alimenti che con il loro contenuto calorico offriranno
un’ottima fonte di energia nella stagione fredda.
Noccioline, noci e nocciole saranno particolarmente apprezzate da cince e storni: potete metterle in una retina a maglie larghe oppure confezionare una collana di arachidi infilzandole ad una ad una con un grosso ago. La collana andrà poi appesa a un albero o sotto il tetto.
Pettirossi, verdoni, passeri e fringuelli andranno pazzi per una buona miscela di miglio e panico, da spargere con generosità due volte al giorno sulla mangiatoia (prima delle 9 e verso le 16).
Per i tordi sono indicati pezzetti di frutta, magari facendosi dare a poco prezzo dal fruttivendolo pere e mele un po’ ammaccate. Anche alcuni avanzi di cucina possono andare bene, purché non siano piccanti o salati. Formaggio, avanzi di polenta, pasta avanzata e pane ammollato nell’acqua saranno sicuramente graditi a storni, passeri e merli, che sono di bocca buona e mangiano di tutto. Più raffinato il pettirosso, che predilige avanzi di dolci, biscotti, panettone o di torte.
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Ci sono infine uccelli che, anche se affamati, disdegnano la mangiatoia e prendono cibo solo se lo trovano per terra. È il caso dello scricciolo, per il quale potrete buttare per terra qualche
piccolo boccone di formaggio o bocconcini per il cane.
La mangiatoia va installata in alto, in un luogo tranquillo, magari ben visibile dalla vostra finestra. L’ideale è posizionarla su un palo abbastanza alto e, se in giro ci sono gatti, sistemare a metà del palo una campana rovesciata, fabbricata con un pezzo di lamierino leggero. Una volta che avrete iniziato a
rifornire la mangiatoia, dovrete continuare fino a primavera.
Nonostante ogni specie abbia una dieta diversa, durante l’inverno molti uccellini che in primavera ed estate sono insettivori diventano fruttivori. Gli insettivori si riconoscono dai loro becchi lunghi e sottili, mentre quelli dei granivori sono corti e tozzi.
Non far mancare nella mangiatoia o anche sul balcone una miscela di semi. Sono molto amati i semi di girasole, i pinoli sgusciati, la frutta secca, noci, nocciole, mandorle, arachidi e pezzetti di mela. Si possono aggiungere grassi animali, ad esempio formaggio. Gli avanzi delle brioche o dei dolci sono molto “gettonate” dai pettirossi, così come i fiocchi d’avena. Evitare invece tutto ciò che è condito, piccante e salato come gli avanzi dell’arrosto o dello stufato.
All’inizio della stagione primaverile, invece, è bene cessare di dare cibo, per non abituare i nidiacei a questo genere di alimentazione.
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