Due termini correlati che esprimono concetti leggermente diversi. Abbiamo chiesto aiuto a Vidas per capire.
Kinesiologia: cos’è, cosa cura e quali sono i suoi vantaggi
Molti disagi possono trarre grandi vantaggi dalla Kinesiologia che presenta nell’ambito delle Terapie Naturali grande spazio all’individuo, alla sua unicità
Prima di tutto, non ci dobbiamo confondere: kinesiologia e kinesiologia applicata sono due cose diverse. Col nome di kinesiologia si intende lo studio scientifico del movimento corporeo, dal greco “kinesis”, movimento e “logos”, studio. Il termine fu coniato per la prima volta da Carl August Georgii a metà dell’Ottocento, che in questo modo voleva indicare l’analisi del lavoro del fisioterapista.
La kinesiologia applicata (che è quella di cui parliamo nell’articolo), è invece una disciplina olistica volta al riequilibrio corpo/mente che prende avvio all’inizio degli anni Sessanta del Novecento per merito di George Goodheart, allora giovane chiropratico statunitense.
La kinesiologia, cos’è
Il principio di Goodheart è questo: gli squilibri muscolari indicano un disagio non solo fisico della persona, ma anche interiore ed emotivo e la debolezza di alcuni muscoli, più che essere strutturale, rappresenta un’informazione espressa dal corpo. Individuare e riequilibrare attraverso il trattamento kinesiologico questi squilibri muscolari, trasformando i muscoli deboli in muscoli forti, serve anche a trattare anche il disagio nel suo complesso. Il trattamento kinesiologico dovrebbe in pratica servire come stimolo al corpo per “guarirsi da solo”.
La storia della kinesiologia applicata
Insoddisfatto dei risultati raggiunti con la chiropratica, Goodheart iniziò a esplorare nuovi ambiti, cominciando a studiare i test muscolari già sviluppati negli anni Quaranta da Henry O. Kendall e Florence P. Kendall per gli sportivi e la teoria dei meridiani energetici derivata dalla medicina tradizionale cinese.
I test muscolari hanno dato al fondatore della tecnica lo strumento per individuare i muscoli deboli e i muscoli forti della persona, riscontrando squilibri simili in pazienti che avevano disturbi simili. Lo studio della medicina tradizionale cinese ha invece permesso a Goodheart di istituire un parallelo tra i disagi a livello muscolare ed eventuali squilibri energetici. Grazie a questo studio comparato, il terapeuta ha sviluppato il concetto del triangolo muscolo-organo-meridiano, secondo cui uno squilibrio in uno dei tre elementi influenza necessariamente anche gli altri due.
Il test kinesiologico
Parte dal test muscolare, ma non ha lo stesso scopo. Il test muscolare ha l’obiettivo di determinare la maggiore o minore forza di un muscolo: si esercita una leggera pressione su un arto del paziente, per esempio, e gli si chiede di contrastarla. In questo modo si individuano i muscoli deboli e quelli forti. Il test kinesiologico, in tutto simile, punta a determinare invece la capacità del sistema nervoso del paziente di controllare l’azione muscolare e di offrire, alla pressione del terapeuta, una risposta muscolare stabile o non stabile. Si individua in questo modo un eventuale squilibrio. La buona riuscita del test dipende soprattutto dalla preparazione e dalla competenza dell’operatore.
Cosa cura la kinesiologia applicata e chi la pratica
Il riequilibrio muscolare e il lavoro osteoarticolare eseguito sul paziente possono dare diversi tipi di benefici. Tra i disturbi curati dalla kinesiologia applicata, vi possono essere, oltre ai dolori muscolari, anche lo stress e l’ansia, le allergie e l’asma, i deficit di attenzione e di memoria, addirittura intolleranze alimentari e disturbi digestivi.
In Italia, questa disciplina, che non ha controindicazioni, può essere praticata da medici, fisioterapisti, dentisti, chiropratici e nutrizionisti.
Kinesiologia applicata e bambini
La kinesiologia applicata può rivelarsi molto utile anche per i disturbi dei bambini, come paure, stress, iperattività, bisogno d’attenzione, insonnia. I più piccoli, che possono intendere il test kinesiologico quasi come un gioco, possono trarre grandi benefici da questa pratica, alternativa o complementare al trattamento farmacologico (non sempre piacevole).
Kinesiologia, ansia e stress
Le condizioni di ansia e stress possono mettere a dura prova sia la nostra psiche, sia i nostri muscoli. Lo stress può essere definito come un “fattore a
cui l’individuo specifico risulta incapace di adattarsi”: dal punto di vista corporeo, una situazione di stress dovrebbe essere risolta istintivamente con la lotta o la fuga. Se questo tipo di risoluzione era possibile per i nostri antenati primitivi, non lo è oggi, con le regole sociali cui dobbiamo (fortunatamente) sottostare. Lo stress, inoltre, nell’era moderna è spesso più mentale che fisico, anche se la risposta dell’organismo a questo tipo di stimolo è invece tutta corporea.
Lo stress e l’ansia non “scaricati” (per esempio attraverso l’attività sportiva) si trasformano in tossine nocive per l’organismo, in tensione muscolare e possibili disagi psichici. Secondo la kinesiologia applicata, un’azione di riequilibrio muscolare può influire anche sull’aspetto psicologico, riducendo la tensione da stress.
Kinesiologia per intolleranze e allergie
Inquinamento, pesticidi, impoverimento nutrizionale, stress sono alcune delle cause che possono scatenare allergie e intolleranze; secondo una visione olistica, questi disagi rappresentano l’incapacità della persona e del suo sistema immunitario di riconoscere e di rispondere in maniera appropriata a un fattore neutro quale potrebbe essere, per esempio, il polline o un particolare alimento.
Per curare questi disturbi, il trattamento di kinesiologia applicata mira a riequilibrare i vari fattori di tipo biochimico, fisico, emotivo, energetico che disturbano il sistema immunitario.
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