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Vene varicose. Cause, sintomi, come curarle e consigli per la prevenzione
È possibile ricorrere a operazioni per curare le vene varicose, ma conoscere cause, sintomi e rimedi è importante per la prevenzione di un problema che possiamo affrontare attraverso scelte legate allo stile di vita.
Una donna su due si trova ad affrontare questo problema che in estate si amplifica e credere che sia solo un fatto estetico è un grave errore. Le vene varicose o varici sono un disturbo del sistema venoso molto frequente e variabile di intensità, con casi più lievi che non causano particolari disturbi, altri più gravi e importanti che possono portare a complicazioni.
Cosa sono le vene varicose
Sono vene dilatate che possono presentare oltre al rigonfiamento un andamento tortuoso e assumere l’aspetto di un cordone in rilievo sulla superficie della pelle. Come la forma anche il colore può variare e se in alcune situazione si mantengono chiare, nella maggior parte dei casi si presentano di colore blu-viola.
Presenti fra un numero rilevante di donne, le vene varicose non risparmiano neanche gli uomini e l’aspetto estetico diventa importante considerato che, nella maggior parte dei casi colpiscono gli arti inferiori.
Vene varicose, le cause più frequenti
La predisposizione genetica rende più o meno esposti al rischio, come l’età e l’area geografica. Questo problema infatti è molto più frequente in Europa e negli Stati Uniti, mentre è di gran lunga inferiore in Africa e in Asia, e ne sono maggiormente colpite le persone sopra i 50 anni.
Molti sono i fattori che predispongono al problema e conoscerli può servire ad attuare una significativa forma di prevenzione. Se i fattori di rischio vengono ignorati, così come i consigli per una buona prevenzione, l’intervento dell’angiologo è d’obbligo perché le complicazioni possono diventare un problema. Non dimentichiamo che le varici sono considerate una vera e propria patologia.
Sicuramente l’aspetto posturale è una delle cause maggiori. Le persone costrette molte ore allo stazionamento in posizione eretta sono sicuramente quelle maggiormente predisposte alle varici più frequenti e gravi.
Le cause legate alla postura
Le vene trasportano il sangue verso cuore e polmoni. Per svolgere questa funzione il sangue deve vincere la forza di gravità e questo avviene attraverso la pompa muscolare che si attiva quando camminiamo: a ogni passo si crea una compressione sulle vene che permettono la risalita del sangue al cuore. Questo lavoro è supportato da piccole valvole collocate all’interno delle vene che non solo favoriscono la risalita del sangue ma ne impediscono il ritorno verso il basso.
Stare in piedi molte ore perlopiù fermi aumenta notevolmente la pressione venosa con una conseguente stasi, ossia l’accumulo di sangue che non riesce a “risalire” con facilità verso il cuore e quindi staziona nelle vene fino a dilatarle in modo evidente.
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Se stare troppo in piedi è deleterio, anche stare seduti troppo a lungo è causa di deficit venoso. Lavori sedentari, viaggi lunghi e frequenti rientrano nei fattori di rischio esattamente come la familiarità e la costituzionalità, le variazioni ormonali della menopausa, o indotti dall’assunzione di farmaci come la pillola contraccettiva.
Vene varicose in gravidanza, e non solo
La gravidanza è un ulteriore fattore di rischio. Con l’espansione dell’utero aumenta notevolmente la pressione sulle vene e spesso al termine del percorso gravidico ci si ritrova con vene varicose in evidenza. In gravidanza inoltre aumenta notevolmente il volume del sangue nelle vene per consentire al feto di essere nutrito in modo corretto, quantità di sangue che non sempre viene smaltita nei tempi giusti e quindi tende a ristagnare nei vasi sanguigni.
Nella maggior parte dei casi queste vene varicose rientrano in breve tempo dopo il parto ma se alla gravidanza si sommano altri fattori fra cui quelli ereditari e costituzionali il problema può diventare permanente e peggiorare con ulteriori gravidanze.
Fra le altre cause di rischio troviamo l’obesità e la stitichezza oltre a un fisiologico malfunzionamento della pompa muscolare e delle valvole venose. Soprattutto queste ultime tendono a deteriorarsi e perdere funzionalità con il passare del tempo.
Vene varicose, i sintomi
I sintomi più frequenti che ci segnalano una difficoltà del sistema venoso sono malessere generale agli arti inferiori, gambe dolenti e affaticate, gonfiore di piedi e caviglie a fine giornata. In questo caso si parla di edema, ossia il ristagno di liquidi e altre sostanze che si manifesta quando il sistema venoso deficitario non è più in grado di gestirli correttamente.
Spesso si nota la formazione di teleangectasie, piccole vene superficiali conosciute anche come capillari che si presentano allargate, indicando una difficoltà venosa anche grave soprattutto se la loro comparsa è all’altezza della caviglia.
Operazione per le vene varicose
Nei casi più complessi possono manifestarsi episodi infiammatori (flebiti), con parte della vena superficiale coinvolta rossa e dolente, seguiti spesso da formazione di piccoli coaguli che aderiscono alla parete della vena (tromboflebiti) che richiedono prontamente l’intervento del medico specialista.
Teniamo comunque presente che le vene varicose sono tendenzialmente un disturbo costituzionale e considerato che la costituzione dell’individuo non è modificabile, operazioni e interventi complessi spesso sono seguiti da recidive. Per questo motivo quando la predisposizione è alta sia per motivi costituzionali che ambientali e lavorativi, la strada migliore da percorrere è quella della prevenzione e lasciare interventi invasivi alle situazioni più gravi.
Come curarle: rimedi naturali
In natura esistono rimedi vegetali che hanno raggiunto grande diffusione e se assunti con costanza periodica riescono egregiamente a contenere il problema e alleviarne i sintomi. Le piante più significative consigliate sono ippocastano, ginkgo biloba, rusco, centella asiatica e meliloto che spesso troviamo in un unico prodotto per un lavoro sinergico, ognuna con la propria specificità terapeutica.
L’ippocastano, con i suoi principi attivi escina ed esculina stimola la diuresi e aumenta il tono venoso, dando la possibilità alle varici dilatate e tortuose di restringersi e distendersi. La ruscogenina contenuta nel rusco agisce come diuretico, antinfiammatorio e vasocostrittore oltre ad aumentare le permeabilità capillare.
Conosciuta in Italia con il nome di centella, l’hydrocotyle asiatica proviene da India e Pakistan e il suo nome deriva da “gotu kola” che in cingalese vuol dire “pianta della longevità”. Viene da secoli usata nella medicina tradizionale cinese per la sua azione vasoprotettrice e trofico-cicatrizzante. Sempre presente nelle varie formulazioni un buon antiossidante e il mirtillo.
Esistono poi formulazioni adatte alle donne in gravidanza che in questo particolare periodo non possono assumere tutte le piante a disposizione per il contenimento del problema. Ideali i gemmoderivati di sorbo e castagno presi in contemporanea a compresse di gambo d’ananas. Si potranno così evitare gonfiori eccessivi e le future mamme avranno gambe meno dolenti e più leggere.
Prevenzione
È buona norma inoltre intervenire con semplici ma fondamentali regole per non aggravare o evitare il problema delle vene varicose. Usare scarpe con tacco basso e indossare un abbigliamento comodo, evitando quindi tutti gli indumenti esageratamente attillati che possono ridurre il flusso sanguigno regolare. Dormire con le gambe leggermente sollevate e assumere, quando è possibile, posizioni di yoga ristorative.
Anche una sana alimentazione è importante per una buona prevenzione. Largo quindi ad agrumi ricchi di vitamina C antiossidante, zenzero fortemente antinfiammatorio, mirtilli, avocado, salmone e pesce azzurro. Aggiungere alle insalate una mangiata di semi oleosi, che in estate la fanno da padrone, ricchi di vitamina E.
I nemici delle vene varicose
Smettere di fumare e ridurre le bevande alcoliche è fondamentale. Entrambi sono stati associati all’innalzamento della pressione sanguigna e l’alcol è fortemente vasodilatatore.
L’estate è la stagione più impegnativa per chi soffre di varici. L’esposizione al sole e lo stazionamento al caldo causano vasodilatazione, mettendo chi già soffre di vene varicose in ulteriore difficoltà ed esponendo chi ne è predisposto al rischio. Da abbandonare quindi l’idea di sabbiature, cerette calde, saune e bagni termali caldi e se al mare si può godere di lunghe passeggiate nell’acqua fresca immersi fino al bacino così da sfruttare pienamente il massaggio dell’acqua, e concedersi l’ombra alternata all’esposizione al sole.
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