Pezzi unici che conservano la patina del tempo e la memoria della loro storia con legni e metalli di recupero: è il progetto di design sostenibile di Algranti Lab.
Andrea Paoletti. Da Matera a Wonder Grottole, la magia della rinascita
A Matera e dintorni Andrea Paoletti, architetto, lavora da tempo su una serie di iniziative che ruotano intorno al design come tema centrale di rinnovamento culturale ed economico. Il suo progetto più recente, lanciato oggi con l’originalissima forma del crowdfunding, è Wonder Grottole. Attraverso il crowdfunding, cioè, si partecipa all’acquisto di alcune case in questo posto incredibile (Grottole, nomen omen)
A Matera e dintorni Andrea Paoletti, architetto, lavora da tempo su una serie di iniziative che ruotano intorno al design come tema centrale di rinnovamento culturale ed economico. Il suo progetto più recente, lanciato oggi con l’originalissima forma del crowdfunding, è Wonder Grottole.
Attraverso il crowdfunding, cioè, si partecipa all’acquisto di alcune case in questo posto incredibile (Grottole, nomen omen) e si fa partire un ramificato progetto che comprende la creazione di una community, il recupero di edifici con criteri di sostenibilità, laboratori, club, con gente proveniente da tutto il mondo. Matera, che dista pochi minuti da Grottole, sarà Capitale europea della cultura 2019.
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Andrea Paoletti: il tuo progetto ha un nome da fiaba che a me ricorda Alice in wonderland, Alice nel paese delle meraviglie. Cos’è Wonder Grottole, un sogno, un’utopia o un progetto reale e realizzabile?
Wonder Grottole è un progetto concreto, che prevede la riqualificazione del centro storico di Grottole, un piccolo borgo della Basilicata che sorge tra due fiumi, il Basento e il Bradano, a mezzora da Matera. Nelle sue vicinanze, lungo il versante che si affaccia sulla valle del Bradano, si trova la bellissima area del bosco ‘Le Coste’. Il nome Grottole deriva dalla parola latina ‘criptula’ e rivela le origini antiche del centro abitato che iniziò a formarsi, in epoca preistorica, all’interno di piccole grotte. Ancora oggi queste grotte sono presenti nella zona sottostante il borgo e sono state riadattate per creare dei laboratori per la produzione di vasi in argilla, che caratterizzano la produzione artigianale locale.
Wonder Grottole è l’evoluzione di un altro progetto che ho ideato, Matera design, giunto alla sua terza edizione quest’anno in cui con il direttore artistico Stefano Mirti ho cercato di creare nuovi immaginari unendo la parola Matera alla parola design.
Nasce come risposta dalla domanda che ci siamo posti, ‘Cosa vuol dire rigenerare un centro storico?’
Matera e il design sembrano due mondi lontani, senza nulla in comune. Come li avete messi in relazione?
Dal secondo anno di ‘Matera design’ abbiamo iniziato a lavorare sul concetto del design immateriale. Normalmente quando si parla di design in Italia si pensa a Milano, al design dei prodotti e al concetto di design industriale.
Matera è fatta di relazioni, di vicinanza, di qualcosa molto più immateriale, anche se ci sono i sassi, l’architettura. Su questa peculiarità della città abbiamo elaborato il concetto che il design a Matera è fatto di relazioni, è tutto il processo che ti porta a sviluppare un progetto più completo. Molto prima, dal 2013, abbiamo iniziato il progetto di camminate per andare a conoscere i paesi sconosciuti, gli ‘unspoiled villages’. Credo che persone che arrivano da tutto il mondo possano dare una nuova visione, raccontare il territorio a chi lo abita con uno sguardo diverso. In questi luoghi molta gente non vede l’ora di scappare e vedere che qualcuno guarda lo stesso territorio con uno sguardo diverso aiuta a dare valore. Tutti abbiamo bisogno di creare nuovi immaginari. Proprio nel 2013 abbiamo organizzato una camminata che è passata da Grottole e ci siamo innamorati.
C’è amore a prima vista e passione dunque alla base del progetto Wonder Grottole?
Sì! C’è un fattore geografico, la poca distanza da Matera che rende questo borgo facilmente raggiungibile, e in grado di beneficiare del nuovo trend della città, di quello che sta succedendo a Matera, capitale della cultura nel 2019, che nelle previsioni future avrà sempre più bisogno di andare a collegarsi al territorio per poter avere un impatto diverso, dar respiro alle persone e raccontare cose nuove. Grottole è un luogo sostenibile perché finora c’è stato zero interesse sul paese, quindi ha grande potenziale di invenzione, c’è tutto da inventare.
Quale strategia avete adottato per far partire l’idea?
Abbiamo iniziato a fare una mappatura degli edifici dismessi del centro storico, quelli abbandonati, quelli senza proprietario, quelli che sono crollati e abbiamo contato 629 abitazioni. Il Comune era favorevole a un progetto sul centro storico ma non ha nel centro storico nessuna proprietà, quindi non era pensabile immaginare una nuova scena da costruire insieme. Sono tutti edifici privati. Per le persone locali queste case sono un peso di cui vogliono liberarsi, noi vediamo, invece, questa situazione come un’opportunità di sviluppo incredibile.
Dall’anno scorso abbiamo coinvolto il designer inglese John Thackara che per 30 anni ha viaggiato per il mondo in cerca di comunità che hanno attivato progetti di futuro sostenibile. L’abbiamo chiamato il ‘social designer’ del gruppo perché è lui che si occupa dell’aspetto sociale della comunità.
Dopo il design immateriale abbiamo deciso di capire come ‘Matera design’ può trasformarsi nel prototipo concreto di un progetto nuovo e questo è diventato Wonder Grottole.
La prima uscita pubblica, aggregando persone da tutta Italia e anche dall’estero attraverso John è avvenuta a Grottole, cercando di immaginare che cosa poter fare di questi edifici.
Da una parte l’obiettivo è quello di acquisire alcuni edifici, comprandoli, e questo attraverso una sottoscrizione, una campagna di crowdfunding che verrà lanciata durante la mostra 999 alla Triennale di Milano il 2 marzo per l’acquisto di due edifici. Sarà una proprietà condivisa da tanti: la visione è di avere un progetto a più voci che non rappresenti più l’identità di uno solo, ma di una comunità di persone agganciate alla nostra realtà.
Grottole diventa Wonder Grottole, non è più quello che vedi ora, perché l’accendi di una luce nuova!
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Come si articolerà il progetto dopo l’acquisto e la ristrutturazione degli edifici nel centro storico?
Abbiamo capito nelle edizioni precedenti di ‘Matera design’ che siamo bravi ad aggregare communities, per cui Wonder Grottole diventa un nuovo palinsesto per creare nuove attività e aggregare persone, prevalentemente legate al mondo del design che è lo strumento secondo noi per creare nuovi mondi e opportunità di sviluppo. È possibile lavorare in analogico localmente e in digitale per portare dei contenuti al progetto da tutto il mondo. Al tempo stesso Wonder Grottole diventa il cantiere di sperimentazione per fare. C’è un cantiere fisico, quello degli edifici; poi creeremo una community che investe dei soldi per comprare gli edifici; dall’altra parte aziende sponsor e persone che vogliono lavorare sul progetto con la formula della ‘banca del tempo’. Se hai un giorno, una settimana, del tempo da dedicare io ti dò un posto dove dormire, tu mi porti il tuo saper fare o la tua attività manuale. Ti metto a disposizione degli artigiani locali e il mix tra artigiani locali e persone che vengono da fuori è molto importante per nuovi immaginari da creare insieme.
Questo è il cortocircuito che vogliamo innescare con quello che c’è localmente, che non va cambiato, ma attivato per acquisire un nuovo valore che attualmente non c’è.
Obiettivo principale è dunque generare un’economia sostenibile per la comunità locale attraverso il contributo di una comunità più allargata nazionale e internazionale?
Grottole attualmente non riesce a generare un’economia propria, ma se riusciamo a fare un salto al contrario, cioè a rendere Wonder Grottole un nuovo attrattore questo è possibile. Un polo di attrazione non dal punto turistico della gentrification, con l’arrivo di turisti che lo trasformano in un posto di vacanze per l’estate, ma creando una residenza permanente al cui interno ospitare, con la modalità del co-living, persone che interagiscono temporaneamente con gli abitanti e fanno parte di una community permanente. Il meccanismo del crowd-funding, cioè coinvolgere le persone nel progetto della community con l’acquisto degli edifici, è molto importante e ben diverso da quello di avere degli investitori che, ammesso di trovarli, comprerebbero gli edifici per una destinazione d’uso precisa, senza questa componente sociale del progetto.
Il concetto di community che stai sperimentando con questo progetto è complesso e coinvolgente e implica una condivisione di visione, linee guida, obiettivi e percorsi per raggiungerli e una direzione con le idee chiare. Quali sono le potenzialità di sviluppo che vedi a breve e medio termine nel progetto?
La community sarà fatta da persone che mettono nel progetto idee, ma anche contenuti economici. La comunità è protagonista, ma non è più solo una comunità centrata sul territorio e sul paese, che sarà sicuramente messa in risalto, ma è una comunità globale dove dal mondo, sia quello del territorio sia da quello digitale, chiunque può partecipare.
Wonder Grottole ha l’ambizione di diventare un anello che unisce i due mondi. Puoi partecipare al progetto con i soldi, con le idee, con il tuo tempo.
Ciò che verrà generato potrà essere infinito. Chiunque dovrà dare un apporto alla comunità.
A Wonder Grottole devi essere assolutamente attivo. Diventa una piattaforma per imparare, conoscere, mettersi in contatto con altre persone.
Oggi, 2 marzo, lanciamo il crowdfunding, il database delle persone interessate al progetto e un calendario per incominciare a creare una serie di azioni sul territorio. Nel sito c’è il modulo ‘Join us’ per fare un data base di chi è interessato al progetto, cosa potrebbe proporre e per capire chi sono e quante sono le persone disposte a sostenere economicamente il progetto.
Nel 2019 Matera sarà la capitale della cultura e sicuramente sarà un anno decisivo di visibilità e attrazione per la città, per tutta la regione Basilicata e per l’Italia tutta.
Sostieni la campagna di crowdfunding online su @Indiegogo e potrai prenotare uno o più giorni all’anno a Wonder Grottole per 10 anni. Oppure partecipa alla banca del tempo per scambiare un’ esperienza da noi con delle attività, competenze, servizi.
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