Gli uomini che durante l’adolescenza mangiano cibi contaminati da pesticidi rischiano seriamente di compromettere la propria fertilità. Lo afferma uno studio condotto sugli abitanti delle isole Faroe.
L’esposizione da adolescenti agli inquinanti ambientali organoclorurati può portare allo sviluppo di spermatozoi difettosi, secondo quanto affermano i ricercatori del Milken Institute School of Public Health della George Washington University. Lo studio, per la prima volta valuta il collegamento tra l’assunzione di queste sostanze in adolescenza e i problemi riproduttivi che si verificano negli adulti.
L’autrice della ricerca Melissa Perry ha guidato un team che ha sottoposto ad analisi i campioni di sangue e di sperma prelevati da 90 uomini tra i 22 e i 40 anni abitanti nelle isole Faroe, nel Nord Atlantico. Per 33 di questi volontari sono stati testati anche campioni ematici prelevati all’età di 14 anni.
La popolazione delle isole Faroe segue normalmente una dieta molto ricca di pesce, tra cui carne e grasso di balena, il che la rende più esposta rispetto alla media agli inquinanti organoclorurati, tra cui PCB e DDT, ancora utilizzati in agricoltura in alcuni paesi tropicali. Questi agenti inquinanti organici persistenti si accumulano nel grasso animale.
Per valutare l’eventuale disomia della sperma, una condizione in cui gli spermatozoi presentano un numero anormale di cromosomi, i ricercatori, oltre alle analisi ematiche, si sono affidati anche ad un metodo di imaging sviluppato nel laboratorio di Melissa Perry. In questo modo è stato possibile scoprire che gli uomini che avevano livelli alti di pesticidi organoclorurati nel sangue sia a 14 anni che in età adulta presentavano un tasso superiore di spermatozoi con cromosomi anormali e, di conseguenza, un maggior rischio di sviluppare infertilità.
“La maggior parte delle persone può ridurre l’esposizione a PCB e DDT tagliando sugli alimenti che sono ad alto contenuto di grassi animali e scegliendo il pesce con saggezza. Questo studio, e altri simili, suggeriscono che le decisioni circa l’introduzione di sostanze chimiche nell’ambiente deve essere effettuata con molta attenzione, in quanto vi possono essere conseguenze impreviste lungo la strada”, ha commentato Perry.
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