L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Pesticidi, in Francia si potrà usare il glifosato a 5 metri dalle case
Il governo francese ha fissato le distanze minime tra le aree in cui vengono utilizzati pesticidi e le abitazioni. Insorgono le associazioni.
Cinque metri per le colture basse, come verdure e cereali. E dieci metri per quelle più alte, come frutteti e vigne. Il 20 dicembre il governo della Francia ha annunciato i contenuti di un contestato decreto che fissa le distanze minime che occorre mantenere tra i luoghi nei quali vengono utilizzati pesticidi e quelli nei quali abita la popolazione. Distanze giudicate troppo esigue da parte delle associazioni ambientaliste. Ma che sono frutto di un braccio di ferro tra queste ultime e i sindacati degli agricoltori.
?Distance entre les zones d’épandage des #pesticides et les habitations : alors que les « ONG prônaient des zones tampons d’au moins 150 mètres », les distances finalement retenues seront de 3, 5 ou exceptionnellement 20 mètres à partir de janvier 2020. https://t.co/jGUVczFonD
— POLLINIS (@AssoPollinis) December 24, 2019
Nella lista dei pesticidi “pericolosi” non è incluso il glifosato
La regola entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio. E indica che soltanto i pesticidi “più pericolosi” dovranno rispettare una distanza – comunque decisamente bassa – pari a 20 metri. Problema: della categoria fa parte soltanto lo 0,3 per cento delle sostanze autorizzate sul territorio transalpino. E, soprattutto, tra le “più pericolose” non è stato incluso il glifosato, alla base del Roundup prodotto dalla Bayer. Nonostante l’International agency for research on cancer (Iarc), che fa capo all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), lo abbia classificato nel 2015 tra le sostanze “probabilmente cancerogeno”.
#Macron cède aux lobbies de l’agriculture chimique. Le gouvernement a tranché sur le sujet de l’épandage #Pesticides : les distances minimales seront fixées à 5 et 10 mètres des habitations, 20 mètres pour les produits « les plus dangereux ».
▶️https://t.co/tvivC4RVm3 pic.twitter.com/9ldAvHRaPa— L’Humanité (@humanite_fr) December 23, 2019
Non solo: il decreto stabilisce che le distanze minime di cinque e dieci metri potranno essere diminuite ulteriormente, attraverso delle deroghe. Per i vigneti, ad esempio, si potrà scendere a tre metri, benché adottando alcuni dispositivi speciali.
Le Ong: un regalo di Natale avvelenato dal governo
Da parte sua, il governo ha sottolineato lo stanziamento di 25 milioni di euro per “accompagnare gli agricoltori nella riduzione dell’uso di pesticidi”. “Siamo determinati a rafforzare la protezione della salute della popolazione che abita attorno alle aree in cui si usano prodotti fitosanitari. E vogliamo facilitare il dialogo tra agricoltori, residenti e enti locali”, ha affermato il ministro dell’Ambiente Elisabeth Borne. Mentre il responsabile delle Politiche agricole Didier Guillaume ha affermato che il decreto si basa “sulle attuali conoscenze scientifiche” in materia.
Pesticides : 5 à 10 mètres entre les habitations et les champs traités, “une distance ridicule” pour le maire de Langouëthttps://t.co/XQo7c2AQIt pic.twitter.com/0CfKQyKV7R
— franceinfo (@franceinfo) September 7, 2019
Di tenore opposto i commenti giunti dalle organizzazioni non governative. Come nel caso della fondazione dell’ex ministro della Transizione ecologica Nicolas Hulot, secondo il quale le decisioni assunte dall’esecutivo di Parigi “non rispondono alle necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente”. L’associazione France Nature Environnement ha parlato inoltre, esplicitamente, di “regalo di Natale avvelenato” da parte del governo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Venti sindaci francesi hanno bandito il glifosato dai loro comuni in segno di protesta
In un discorso pronunciato il 24 gennaio, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che “vietare il glifosato ucciderebbe la nostra agricoltura”.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.