La campagna Vote for animals, promossa da Lav e altre organizzazioni, mira a far assumere a candidati e partiti un impegno maggiore sul tema dei diritti animali.
Peta fashion awards 2017, annunciati i progetti di moda più etici e cruelty free
Dalla seta non violenta alla pelle vegan passando per le pellicce eco. Per aiutare i consumatori a scegliere meglio i vestiti, anche quest’anno sono stati assegnati i Peta fashion awards 2017 alle realtà di moda più responsabili.
Sempre più consumatori richiedono abiti e accessori la cui produzione implica un basso impatto sugli animali e sull’ambiente. Per questo Peta, People for the ethical treatment of animals, associazione che si batte per i diritti animali da oltre trent’anni, ha deciso di dare il proprio contributo segnalando i progetti, i designer e le etichette di moda più meritevoli del 2017.
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Peta fashion awards, i vincitori 2017
Una delle nomination più importanti di quest’anno è andata a Gucci che, a partire dalla collezione primavera/estate 2018 abbandonerà completamente la pelliccia nei suoi abiti segnando una tappa molto importante nel mondo della moda. H&M, invece, si è contraddistinta come una realtà particolarmente cruelty-free grazie al vestito Bionic della collezione Conscious exclusive realizzato totalmente con un tessuto ricavato dai rifiuti plastici marini.
Tra i vincitori dei Peta fashion awards 2017, inoltre, troviamo i nomi dello stilista italiano Tiziano Guardini che si è aggiudicato il premio riservato agli stilisti per la maestria con cui lavora materiali sostenibili quali la rafia o la seta non violenta; Wineleather che ha vinto il premio per l’innovazione dell’anno grazie alla sua similpelle vegetale ricavata dagli scarti dell’industria vinicola; il gruppo Yoox net-à-porter che da tempo abbraccia la filosofia green eliminando la pelliccia e l’angora, un tipo di lana che viene prodotta con il pelo del coniglio d’angora, da tutte le sue piattaforme e-commerce; e Stella McCartney che ha ricevuto la nomina per le migliori scarpe vegan.
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A ricevere un premio sono state anche alcune realtà meno conosciute come il marchio londinese Jakke, premiato per le sue pellicce sintetiche colorate con stampe animalier; l’azienda inglese Puffa che produce piumini sostituendo le piume d’oca con soluzioni sostenibili ancora più performanti; Zayn Malik che, in collaborazione con Versus Versace, ha realizzato una collezione in eco-pelle la scorsa estate; e molti altri come Crop, Veganized World, Matt & Nat e Faustine Steinmetz.
La moda è sempre più cruelty free
Dalle scarpe alle borse e dalle giacche agli abiti, la lista dei marchi vegan approvati da Peta per avere trasformato la propria impresa in un’attività rispettosa dei diritti degli animali è in continuo aggiornamento. Perché seguire le tendenze, oggi, significa assecondare le esigenze di consumatori etici che sempre più di prima chiedono di potersi vestire in maniera responsabile cercando di porre fine ai maltrattamenti inflitti agli animali.
Immagine in evidenza: una manifestazione Peta durante la London fashion week © Leon Neal/Getty Images
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