Con una sentenza storica, la Cassazione conferma la condanna per il comandante italiano che ha consegnato 101 migranti alla Libia.
Chi è Peter Tabichi, il miglior insegnante al mondo
Se un remoto villaggio africano riesce a sfornare giovani talenti è anche merito suo. La storia di Peter Tabichi, vincitore del Global Teacher Prize.
Per scovare il miglior insegnante al mondo non bisogna aggirarsi tra i corridoi di un esclusivo college americano, ma tra le stradine sterrate di una delle zone più remote del Kenya. È lì che lavora Peter Tabichi, il frate francescano trentaseienne che quest’anno è stato premiato con il Global teacher prize dalla Varkey Foundation. La cerimonia di consegna del premio, che include anche un assegno da un milione di dollari, si è tenuta il 23 marzo a Dubai.
Cosa significa insegnare nelle zone rurali del Kenya
Peter Tabichi insegna matematica e fisica alla scuola secondaria Keriko del villaggio di Pwani, che si trova in una zona remota della Rift Valley kenyota. Durante la stagione delle piogge molti non riescono nemmeno a raggiungere l’edificio, perché le strade da percorrere a piedi diventano impraticabili. Il territorio è flagellato dalla siccità e dalle carestie, tant’è che il 95 per cento degli alunni dell’istituto vive in condizioni di povertà e circa un terzo ha perso almeno un genitore.
Leggi anche: Il 12 aprile è la Giornata mondiale dei bambini di strada
Tra gli studenti, si legge nelle motivazioni del premio, sono tutt’altro che rari i casi di abuso di droga, gravidanze indesiderate durante l’adolescenza, abbandono scolastico, matrimoni precoci e suicidio. I docenti cercano di aiutarli per quanto possono, visto che in media ciascuno di loro si deve occupare di 58 ragazzi.
Leggi anche: Il domani migliore dell’Africa è legato alla salute e all’educazione dei suoi figli
Peter Tabichi e la sua lotta quotidiana per l’istruzione dei ragazzi
Peter Tabichi, però, non si è arreso. Anche se c’è solo un computer e la connessione a internet funziona a tratti, ogni settimana scarica il materiale didattico dagli internet cafè per poterlo poi mostrare ai suoi alunni in aula. Ha dato nuova linfa alle attività didattiche e al club scientifico, tant’è che i suoi studenti si qualificano a importanti concorsi nazionali e internazionali; in questo periodo un gruppo si sta preparando per volare in Arizona alla Intel Isef, la più grande fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria dedicata agli studenti superiori. A quegli alunni che faticano a stare al passo con gli altri, invece, dà ripetizioni gratuite a domicilio e nel weekend, incontrando anche le loro famiglie.
We must be close! ? #teachersmatter pic.twitter.com/9ky82Jsbx3
— Global Teacher Prize (@TeacherPrize) 30 marzo 2019
Tabichi, che è un frate francescano, devolve alla comunità l’80 per cento del suo stipendio, che viene usato per comprare i libri e pagare le rette scolastiche. Il suo impegno va anche al di là dei confini della didattica in senso stretto: ha creato un Peace Club, per aiutare a superare le diffidenze tra diversi gruppi etnici, e aiuta le famiglie del villaggio a migliorare le proprie tecniche di coltivazione.
Il miglior insegnante al mondo ha quindi preso il primo aereo della sua vita per raggiungere gli Emirati e partecipare alla cerimonia, condotta dall’attore Hugh Jackman. “Vedere che i miei studenti maturano conoscenze, competenze e fiducia è la più grande gioia del mio lavoro”, ha dichiarato. “Quando diventano membri resilienti, creativi e produttivi della società, per me è una grandissima soddisfazione, perché significa che sono stato in grado di dare una spinta al loro destino, come una chiave che sblocca il loro potenziale con il massimo entusiasmo”.
Foto in apertura © Global Teacher Prize / Varkey Foundation
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Numerose ong hanno sottolineato la situazione drammatica della popolazione palestinese a Gaza, chiedendo a Israele di rispettare il diritto umanitario.
Vida Diba, mente di Radical voice, ci parla della genesi della mostra che, grazie all’arte, racconta cosa significhi davvero la libertà. Ed esserne prive.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
Amnesty International ha pubblicato un manifesto elettorale in 10 punti rivolto ai partiti italiani: “I diritti umani non sono mai controversi”.
Si tratta di Zahra Seddiqi Hamedani ed Elham Choubdar colpevoli, secondo un tribunale, di aver promosso la “diffusione della corruzione sulla terra”.
Dal 2 al 4 settembre Emergency ricorderà che la pace è una scelta realmente perseguibile a partire dalla conoscenza e dalla pratica dei diritti umani.
Il Comune di Milano lo faceva già ma smise, attendendo una legge nazionale che ancora non c’è. Non si può più rimandare: si riparte per garantire diritti.
Le persone transgender hanno ora il diritto alla piena autodeterminazione a Milano grazie al primo registro di genere in Italia.