Dal nuovo giacimento, chiamato Johan Sverdrup, la Norvegia potrebbe estrarre quasi 3 miliardi di barili di petrolio. Di qui al 2070.
La petizione per salvare l’accordo europeo su energia e clima
Il 22 gennaio si tiene a Bruxelles l’incontro tra i commissari europei dove verrà discusso il documento sui nuovi possibili obiettivi in tema di riduzione delle emissioni di CO2, aumento dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. L’attuale pacchetto 20-20-20 (riduzione della CO2 del 20 per cento rispetto al 1990, copertura
Il 22 gennaio si tiene a Bruxelles l’incontro tra i commissari europei dove verrà discusso il documento sui nuovi possibili obiettivi in tema di riduzione delle emissioni di CO2, aumento dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’attuale pacchetto 20-20-20 (riduzione della CO2 del 20 per cento rispetto al 1990, copertura da parte delle rinnovabili del 20 per cento del fabbisogno energetico europeo e aumento dell’efficienza energetica) potrebbe diventare più ambizioso ed essere prorogato dal 2020 al 2030.
L’obiettivo più impegnativo sarebbe quello relativo alla CO2 che verrebbe innalzato al 40 per cento. Non tutti i commissari sono d’accordo. Uno di questi sembra essere l’italiano Antonio Tajani, vicepresidente e commissario per l’industria e l’imprenditoria, che ha definito la politica energetica dell’Europa “punitiva” e “controproducente” per l’idustria.
Per questo su avaaz.org è stata lanciata una petizione per salvare l’accordo europeo su energia e clima e chiedere a Tajani di sostenere il nuovo piano.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
17 milioni di dollari da maggio 2018. È quanto hanno speso le compagnie petrolifere e le lobby del petrolio per acquistare spazi pubblicitari su Facebook e creare una narrativa falsata sui cambiamenti climatici e sugli impatti che i combustibili fossili hanno sulla crisi climatica. Sia attraverso i profili ufficiali che gruppi locali di supporto, si
Un report punta il dito su 20 colossi dei combustibili fossili: a loro è imputabile il 35 per cento delle emissioni che hanno portato all’emergenza climatica.
Google ha annunciato il suo piano per mettere in atto “il più grande acquisto aziendale di energia rinnovabile della storia”. La notizia arriva durante la settimana del terzo sciopero globale per il clima che in Italia si terrà il prossimo 27 settembre. L’acquisto di Google include un pacchetto da 1.600 megawatt di contratti per l’energia eolica
Gli attivisti di Exctintion Rebellion occupano l’ingresso dell’unico sito britannico di fracking, chiedendo al governo di cessare le attività che sono in netto contrasto con la crisi climatica.
Nel 2018 la capacità rinnovabile installata è ferma al 60%, secondo i dati dell’Agenzia internazionale per l’energia. Con questo trend di crescita non raggiungeremo mai gli obiettivi per la riduzione della CO2.
Le lobby del petrolio hanno investito poco meno di un miliardo di euro in tre anni per fermare o rallentare le politiche climatiche vanificando gli sforzi per mitigare i cambiamenti climatici.
Sabato 30 marzo alle 20:30 si celebra l’Earth Hour, l’Ora della terra, l’evento mondiale promosso dal Wwf per ricordare ai cittadini del mondo l’importanza di dare al Pianeta un futuro sostenibile.
Centinaia di progetti di fracking sono stati sospesi nel Wyoming perché l’amministrazione non ha considerato gli impatti sui cambiamenti climatici.