Con le promesse attuali dei governi sul clima, il riscaldamento globale toccherà i 2,6 gradi nella migliore delle ipotesi; 3,1 gradi nella peggiore.
#EmergenzaClimaticaItalia, lanciata su Change.org la petizione perché l’Italia dichiari lo stato di emergenza
La priorità assoluta è agire per bloccare la corsa verso la catastrofe climatica. Servono leggi e misure straordinarie per evitare nuovi disastri e perdite. Per questo è stata lanciata su Change.org la petizione #EmergenzaClimaticaItalia, perché il governo italiano la dichiari al più presto.
I cambiamenti climatici stanno diventando sempre più la principale emergenza planetaria. I rapporti dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) delle Nazioni Unite certificano, da un punto di vista scientifico, la velocità crescente del riscaldamento globale e degli impatti su tutti i settori importanti per gli equilibri naturali e per la vita, tanto degli esseri umani che di tantissime altre specie animali e vegetali.
I punti programmatici presentati dal nuovo governo rilanciano positivamente l’esigenza del green new deal: un modello di Italia 100 per cento rinnovabile e alcuni obiettivi importanti come l’investimento sulle energie rinnovabili, la difesa della biodiversità, la lotta al dissesto idrogeologico, il no alle trivellazioni petrolifere e agli inceneritori. Tuttavia non prevedono la dichiarazione di emergenza climatica da parte del Parlamento e del governo italiano.
La petizione #EmergenzaClimaticaItalia su Change.org
Ecco perché abbiamo deciso di avviare subito su Change.org la petizione #EmergenzaClimaticaItalia — che in poche ore ha già superato le 25mila firme — per chiedere che, già a partire dal dibattito programmatico che si terrà dinanzi alle Camere, il presidente del Consiglio dei ministri, i presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, e i capigruppo di maggioranza e opposizione, si impegnino a far approvare dal Parlamento la dichiarazione di emergenza climatica per l’Italia. Così come ha fatto il Parlamento britannico che, pur nelle difficoltà che sta vivendo, è riuscito nei mesi scorsi ad approvare all’unanimità questo importante provvedimento.
Proprio nei mesi scorsi, su Change.org, abbiamo già raccolto oltre 140mila firme sulle due petizioni #Salvailclima e #EmergenzaClimaticaRoma: la prima per ottenere che il governo italiano si candidasse ad ospitare la Conferenza Onu sul clima (Cop26) nel 2020; la seconda per far dichiarare dall’Assemblea capitolina l’emergenza climatica per la capitale d’Italia.
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L’azione del nuovo governo dovrà ispirarsi agli appelli lanciati dall’attivista svedese Greta Thunberg e dovrà ascoltare il grido di allarme della grande mobilitazione mondiale di giovani contro il cambiamento climatico. Un’intera generazione rischia di assistere all’inizio dell’estinzione dell’homo sapiens, così come temuto dall’ultimo rapporto dell’Ipcc, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, principale organismo scientifico a livello internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, aperto a tutti i paesi membri delle Nazioni Unite (Onu).
Dopo il Papa, anche il presidente della Repubblica italiano ha di recente parlato apertamente di catastrofe climatica in atto ed è incredibile ricordare che sono stato addirittura accusato di ‘catastrofismo’ per aver lanciato nel 2007 da ministro dell’Ambiente, alla prima (e unica) Conferenza nazionale sul clima del governo italiano, l’allarme per un cambiamento climatico sempre più veloce, insieme a una proposta di interventi concreti per la fuoriuscita dai fossili e per un efficace Piano di adattamento.
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Un cambio di rotta contro la corsa verso la catastrofe climatica
Anche in Italia, il movimento Fridays for Future, chiede da mesi che il Parlamento italiano voti una seria dichiarazione di emergenza climatica, attraverso un’altra petizione molto popolare su Change.org. Il movimento mondiale #allinforclimateaction, sempre su Change.org, ha raccolto oltre 700mila sostenitori per presentare il 23 settembre prossimo al Climate summit delle Nazioni Unite a New York un appello affinché si dichiari lo stato di emergenza climatica nel mondo.
Affrontare questa urgenza è certamente un cambio di paradigma economico ma non è solo questo. È innanzitutto la presa d’atto di un’emergenza planetaria da cui discendono le decisioni economiche, sociali e istituzionali conseguenti. Ecco perché, su questa richiesta, si sono mobilitati giovani e cittadini, associazioni e istituzioni in tutto il Pianeta. Il clima è cambiato e continuerà a farlo. Occorre un serio e rapido cambio di rotta. Oggi la priorità assoluta è di agire per bloccare subito la corsa verso la catastrofe climatica. È la premessa per dare forza al Green new deal. Servono leggi e misure straordinarie per evitare disastri e lutti.
Si può firmare la petizione qui.
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