
Nelle scuole messicane è entrato in vigore il divieto governativo di cibo spazzatura per contrastare l’emergenza obesità nei bambini.
Ecco un piccolo segreto per chi mangia troppo e deve perdere peso: usare piatti colorati. Perché, come risaputo, anche l’occhio vuole la sua parte.
Quando si parla di cibo le dimensioni contano: più un piatto è grande, più lo vogliamo vedere colmo di cose buone da mangiare. La tendenza a consumare porzioni esagerate a tavola deriva anche dalla cosiddetta illusione Delboeuf, in base alla quale una stessa quantità di cibo appare scarsa se posta in un piatto grande e adeguata se posta in un piatto piccolo. A ingannare l’occhio è la distanza tra il bordo del cibo e il bordo del piatto. Questa illusione spinge le persone a riempire in modo incontrollato i piatti grandi, a tutto svantaggio della salute e del girovita.
Secondo uno studio della Cornell University, pubblicato sul Journal of Consumer Research, esiste però un effetto ottico, in grado di ridurre l’illusione Delboeuf, dato dal contrasto di colore tra il cibo e il piatto.
Nei casi in cui la sostituzione delle stoviglie più grandi con quelle di dimensioni inferiori risultasse difficile da attuare, gli scienziati suggeriscono di contrastare fortemente la tinta del piatto con quella del cibo in modo da farne risaltare la quantità e, quando possibile, di accordare il più possibile la nuance della tovaglia a quella del piatto, in modo da amplificare la percezione ottica che la porzione versata sia del tutto adeguata alle proprie esigenze.
Durante il test, i ricercatori hanno elargito una stessa quantità di cibo a un campione di volontari verificando che nei piatti bianchi ne veniva accumulato il 22 per cento in più rispetto a quelli rossi.
In base a questa tendenza viene da pensare che se i piatti fossero stati verdi, il contrasto con una porzione di pasta sarebbe stato molto evidente, consentendo di versarne nel piatto una quantità minore. Viceversa, quello con le verdure sarebbe stato lieve, il che avrebbe spinto a consumarne una porzione più grande. Con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nelle scuole messicane è entrato in vigore il divieto governativo di cibo spazzatura per contrastare l’emergenza obesità nei bambini.
Secondo il World Happiness Report, la condivisione dei pasti contribuisce a un maggior benessere soggettivo e a livelli più elevati di supporto sociale.
La mancanza di uova negli Stati Uniti porta alla luce un problema importante per il sistema dell’industria alimentare. Una carenza di mercato che si dimentica degli animali.
Lo rivela uno studio che ha analizzato i dati della Corn Belt statunitense, dove si coltiva intensivamente mais ogm: i parassiti hanno sviluppato resistenza alla coltura transgenica.
Dalla gestione dell’acqua ai compost biologici innovativi, il Community learning centre di Dimmerpani è diventato un punto di riferimento per l’agricoltura resiliente. Un’esperienza di successo che parte dalle donne.
Diminuire, o escludere, le proteine animali dalla nostra alimentazione non solo fa bene ma è anche semplice.
Uno studio americano ha osservato l’associazione tra il consumo di cibi ultra-processati e il rischio di artrosi al ginocchio dovuto alla presenza di grasso accumulato nei muscoli delle cosce.
Nella Bassa California, la cooperativa Guardianas del Conchalito sta salvando la zona umida costiera di La Paz, dando un contributo alla mitigazione del clima e all’indipendenza delle donne.
Secondo uno studio, le antocianine che donano ai vegetali i colori rosso, viola e blu si distinguono per il loro effetto protettivo contro i danni da microplastiche all’apparato riproduttivo.