A Milano un murale intitolato “Respiro” ha l’obiettivo di dare un tocco di verde in più alla città e non solo.
Piero Pelù. Il mio rock per l’ambiente
L’impegno per il pianeta diventa azione concreta e manifesto rock per Piero Pelù. Lo dimostrano il suo Clean Beach Tour e il suo ultimo disco, in cui il rocker “duetta” persino con Greta Thunberg.
È un attivismo personale, istintivo e di lunga data quello di Piero Pelù nei confronti dell’ambiente. Impegnato fin dagli anni Ottanta con i Litfiba a pubblicare canzoni incentrate su temi ecologisti, oggi il rocker fiorentino torna a dare voce alla sua anima green con l’album solista Pugili fragili. E lo fa in particolare attraverso due canzoni della tracklist: Picnic all’inferno, in cui “duetta” con l’attivista svedese Greta Thunberg, e Canicola, in cui affronta il tema del riscaldamento globale.
Il suo impegno non passa solo dalla musica. Parallelamente agli impegni artistici è partito, infatti, anche il suo Clean beach tour: una serie di appuntamenti con cui il cantante insieme a Legambiente e a tanti volontari e associazioni, si muove in prima persona per andare a ripulire spiagge e i litorali di mari e fiumi.
Una concreta devozione verso la natura, che Piero Pelù ha imparato a coltivare in famiglia e come boyscout fin da piccolo. A raccontarcelo lui stesso durante la presentazione del disco a Milano dello scorso 20 febbraio: “Devo ringraziare i miei genitori che hanno insegnato a me e a mio fratello Andrea a raccogliere i rifiuti che trovavamo durante le nostre passeggiate. Da lì ho capito l’importanza di lasciare i luoghi in uno stato migliore di quello in cui li troviamo. È una questione di altruismo. Un gesto d’amore per l’ambiente e per gli altri”.
Un impegno lungo 40 anni
Nessun opportunismo quindi, ma piuttosto una sensibilità coltivata negli anni, come dimostrano anche i tanti pezzi “impegnati” che hanno scandito con costanza i suoi quarant’anni – tondi tondi – di carriera. Dal brano Peste (1988), con cui insieme ai suoi Litfiba puntava il dito contro l’indifferenza e l’ipocrisia di un mondo che stava già avvelenando i suoi mari, a Eutòpia (2016), con cui sognava un mondo di “piste ciclabili e rifiuti zero”. Nel mezzo: tanti altri titoli, che hanno portato a galla temi scottanti, come la mancanza di acqua nei Paesi del terzo mondo, le responsabilità dell’uomo bianco e l’inquinamento (Woda woda, Stesso futuro, Tribù, Intossicato).
Pugili fragili, un grido per l’ambiente
“Oggi, più che mai, ho deciso di coniugare la musica al mio impegno per il pianeta”, racconta il cantautore. “Non è un caso che Pugili fragili inizi con Picnic all’inferno e finisca con Canicola, che sono due canzoni con stili completamente diversi, ma che affrontano entrambi il tema dell’emergenza ambientale”. Un cerchio che si apre e si chiude, portando con sé tutte le anime di El Diablo e toccando tanti temi di attualità attraverso un’inedita miscela di rock 2.0 e di elettronica.
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Greta è la ragazza più rock del pianeta, una vera rockstar, dalla sua cameretta all’ONU in poco più di un anno, diffondendo il messaggio più importante: salviamo il nostro pianeta!?? @gretathunberg #GretaThunberg #SalviamoIlPianeta #StiamoRock #FaCaldo #StoRock Un post condiviso da Piero Pelù (@pieropelufficiale) in data:
Picnic all’inferno, il duetto con Greta Thunberg
Il singolo Picnic all’inferno è il manifesto green dell’album. A ispirarlo è stata la giovane attivista Greta Thunberg. Una “piccola guerriera scesa dalla Luna” cui il cantante si rivolge direttamente nel testo. “Quando sentii per la prima volta il suo discorso pronunciato nel dicembre 2018 alla Cop 24 di Katowice, ne fui molto colpito. Mi chiedevo se avesse senso scrivere un’altra canzone sui temi ambientali, ma lei aveva spalancato una porta nuova. Credo abbia dato impeto a un nuovo ambientalismo. E per questo la ringrazio, insieme a tutte le associazioni che da decenni si battono per queste cause”.
E così, ricevuta l’approvazione della famiglia di Greta, il progetto ha preso forma e le sue parole pronunciate in Polonia sono state messe in musica.
Canicola, un grido contro il riscaldamento globale
Il secondo brano a tema ambientale contenuto nell’album Pugili fragili è Canicola, che parla del riscaldamento globale. “L’ho scritta l’estate scorsa in un momento di reale disperazione”, spiega Pelù. “Io per scelta non uso l’aria condizionata. Vivo come ha vissuto l’uomo per migliaia di anni e non mi lamento. In un giorno di caldo insopportabile ho scritto Canicola, dove dico ‘il mondo fuori è come un De Chirico’, perché in giro per Firenze non c’era anima viva e sembrava davvero un quadro surreale”.
Un brano, dunque, che parte da un racconto personale per arrivare a una riflessione universale. “Il riscaldamento globale è in atto. Non bisogna aver paura di gridarlo”, afferma con decisione Pelù. “Gli osservatori dicono che stiamo vivendo l’inverno più caldo della storia. La tendenza globale è quella dello scioglimento dei ghiacci e in più stiamo massacrando il mare, il nostro alleato più grande, riempiendolo di plastica.”
Nata libera, il brano contro la violenza sulle donne
Il grido a favore del pianeta non è l’unico alzato dal rocker fiorentino nel suo ventesimo disco. La tracklist di Pugili Fragili affronta anche il tema della paura del diverso, con il brano Fossi foco; e quello della violenza contro le donne, con Nata libera, “il pezzo più torbido e dark del disco”. Quest’ultimo, in particolare, è un argomento molto caro a Pelù, padre di tre figlie, che in conferenza stampa si è simbolicamente presentato con un nastro rosso legato al braccio. “Non ce la faccio più a sopportare le cose atroci che succedono. Mi auguro che nascano associazioni che possano aiutare gli uomini ad affrontare le separazioni in modo civile”.
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Settimana scorsa eravamo sulla spiaggia di Bussana a Sanremo con i tanti amici volontari di @legambiente per sottrarre all’ambiente molti quintali di plastiche e microplastiche. Un’altra tappa del “Clean Beach Tour” ed un’altra chiave per viversi l’esperienza totale di Sanremo. #gigante #pugilifragili #picnicallinferno #cleanbeachtour #piero40 #sanremo2020 #cuorematto Un post condiviso da Piero Pelù (@pieropelufficiale) in data:
Clean beach tour, un tour nel tour per pulire le spiagge
L’attivismo di Piero Pelù – come detto – non è solo musicale. Lo scorso 4 gennaio è infatti partito il Clean beach tour (#Cleanbeachtour), con una prima tappa alla Feniglia di Orbetello (Gr), dove i volontari hanno raccolto sette tonnellate di plastiche e metalli.
Il tour è poi proseguito il 5 febbraio sulla spiaggia di Bussana a Sanremo, dove sono stati raccolti enormi quantità di polistirolo insabbiato. Piero Pelù si trovava nella cittadina ligure per il festival della canzone italiana, dove era in gara con la canzone Gigante.
Raccogliere plastica non è una cosa da sfigati, ma è anzi un gesto rivoluzionario, oggi più che mai”, spiega Pelù che considera il gesto di raccolta come una vera e propria performance artistica. “Insieme agli amici di Legambiente, Greenpeace, Wwf, Fridays for Future e chiunque vorrà unirsi, compiremo quello che io considero come un acting. Ogni volta che fai queste raccolte ti trovi di fronte a oggetti incredibili. Sarebbe bello fare un museo di tutto quello che viene raccolto, per mostrare come la vita di tutti i giorni influisce sull’ambiente e sul futuro di tutti”.
L’impegno di volontariato ecologista, dunque, lo accompagna lungo le sue tappe artistiche: “Porterò il Clean beach tour in giro con il mio tour estivo”, spiega il cantante che ha già annunciato le tappe del suo Pugili fragili Live 2020, che partirà il 3 luglio e proseguirà per tutta l’estate, portando oltre la musica anche il buon esempio sulle spiagge.
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