Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Come funziona la pillola anti-invecchiamento (o anti-aging) per cani anziani
La pillola anti-aging per cani potrebbe arrivare sul mercato alla fine del 2026. Una speranza per chi ama il proprio cane che diventa realtà.
- La pillola anti-aging (o invecchiamento) per cani sta per essere lanciata sul mercato.
- Studiata da anni, sembra finalmente divenire una realtà.
- La sua realizzazione potrebbe diventare importante anche per contrastare i problemi umani legati all’età che avanza.
Cos’è la pillola anti-aging
È il sogno di ogni cinofilo. Una pillola miracolosa che possa prolungare la vita – breve, anzi brevissima rispetto ai canoni umani – del proprio cane. E la speranza, grazie a una scienza in perenne ricerca e movimento, sembra essere un po’ più vicina e un po’ meno utopica. In realtà, la notizia che sulle ricerche scientifiche in quest’ottica risale a qualche anno fa. E, precisamente, al 2016 quando l’Università di Washington nell’ambito del Dog aging project, ha iniziato a testare un farmaco che a quanto pare sarebbe riuscito e a rallentare il progressivo invecchiamento degli organi interni dei cani, permettendo ai soggetti trattati di vivere più a lungo e in salute. La sperimentazione clinica si basava sulla somministrazione di un farmaco normalmente utilizzato per prevenire il rigetto nei trapianti d’organo. Un progetto ambizioso che però, a tutt’oggi, non ha ancora dato i risultati sperati. Ma veniamo ai giorni nostri.
Una pillola anti-invecchiamento per cani è possibile?
L’obiettivo rimane uno solo: se sia possibile prolungare la vita dei nostri cani con una pillola anti-aging senza controindicazioni e in tutta sicurezza. Per ora le strategie che contrastano l’avanzare dell’età si basano soprattutto in uno stile di vita sana, nell’uso di integratori mirati e, soprattutto, in una dieta specifica per ogni soggetto che tenga presenti la razza, la taglia, l’età e lo stile di vita. Ma la possibilità di una pillola periodica che ritardi i processi involutivi dell’età rimane e, negli anni, si avvia a diventare sempre più una certezza. L’obiettivo, inoltre, è che tutto ciò potrebbe riguardare anche gli esseri umani perché – e questo si sa – dalla sperimentazione scientifica sugli animali a quella umana il passo è breve.
L’azienda che se ne sta occupando, con una specifica start up, si chiama Loyal, è californiana e la sua ricerca si finalizza su una pillola da somministrare periodicamente ai soggetti maturi, sulla strada della vecchiaia. Lo studio riguarda anche l’influenza dell’epigenetica – cioè la branca della biologia molecolare che studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di caratteri ereditari non attribuibili direttamente alla sequenza del dna – sull’invecchiamento del cane, così come i comportamenti e l’ambiente che possono alterare il funzionamento dei geni.
E sono proprio i cambiamenti genetici molecolari che contribuiscono all’invecchiamento. Studiandoli si potrebbe arrivare a ideare parametri migliori per stabilire la salute di un cane e curarlo da anziano. Insomma, una ricerca ancora teorica che potrebbe – si parla del 2026 – dare risultati importanti non solo per chi ama gli animali, ma anche per l’intero genere umano.
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