Il documentario Us+Them arriva nelle sale cinematografiche italiane. Il mondo immaginifico di Roger Waters è quanto mai concreto. Il nostro commento.
Pink Floyd: “Atom Heart Mother”, il primo N. 1 per la band
Nel 1970 in Europa sta per prendere piede il progressive e anche i Pink Floyd lasciano da parte le loro sonorità psichedeliche per cimentarsi in un’opera ambiziosa, “Atom Heart Mother”. Il celebre disco con la mucca in copertina esce nei negozi inglesi il 2 ottobre 1970 e sarà il primo album con cui il gruppo
Nel 1970 in Europa sta per prendere piede il progressive e anche i Pink Floyd lasciano da parte le loro sonorità psichedeliche per cimentarsi in un’opera ambiziosa, “Atom Heart Mother”. Il celebre disco con la mucca in copertina esce nei negozi inglesi il 2 ottobre 1970 e sarà il primo album con cui il gruppo riuscirà a raggiungere la vetta più alta della classifica in terra natia.
Non poche erano le difficoltà per i Pink Floyd, soprattutto per ciò che concerne l’esecuzione dal vivo del lavoro: “Un brano della portata di ‘Atom Heart Mother’ richiede un grande affiatamento – raccontava David Gilmour. – Il fatto è che non siamo mai riusciti a eseguirlo con le stesse persone per più di un paio di volte. In genere andava tutto bene con il coro, perché loro sono abituati a lavorare insieme, ma alcuni membri della band di fiati erano proprio disarmanti. Avevamo anche problemi tecnici, in particolare con i microfoni e con i livelli. Ma la cosa peggiore era che ogni volta avevamo troppo poco tempo per provare insieme. L’orchestra e il coro, poi, cambiavano dall’Europa agli USA e perfino sulla West Coast e East Coast ci accompagnavano band diverse”.
Nonostante tutto, “Atom Heart Mother” consente alla band di raggiungere un’identità sempre più precisa. Prende sempre più corpo quello che diventerà il suono unico e inimitabile dei Pink Floyd…
Leonardo Follieri e Roberto Vivaldelli
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