Almeno 79 persone sono morte in Brasile a causa di una drammatica alluvione.
Sono ancora 56 le persone che risultano disperse.
Il governo ha inviato sul posto l’esercito.
La regione di Recife, nello stato brasiliano del Pernambuco, è in ginocchio. Dalla notte tra martedì 24 e mercoledì 25 maggio sull’area si stanno abbattendo piogge torrenziali, che hanno provocato già almeno 79 morti. Il bilancio, però, è probabilmente destinato ad aggravarsi ulteriormente, dal momento che secondo le informazioni comunicate dalle autorità locali, i soccorritori stanno ancora cercando almeno 56 persone che risultano disperse.
The death toll from the landslides and floods caused by heavy rains rose to 84 in the metropolitan region of Recife, the capital of northeastern Pernambuco state of Brazil https://t.co/Zp95SgvGggpic.twitter.com/vUQhZ9PvO9
L’evento meteorologico è stato particolarmente intenso, con ben 236 millimetri caduti a Recife nella sola notte tra venerdì e sabato, secondo quanto indicato dal comune. Il che equivale alle precipitazioni che normalmente si registrano in un mese intero nella città sudamericana. Tuttavia, nella giornata di domenica 29 maggio il fenomeno estremo ha concesso un momento di pausa, nel corso del quale circa 1.200 uomini, dotati di elicotteri e gommoni, sono riusciti ad accedere alle aree più colpite. È così che il primo bilancio, che parlava di una cinquantina di morti, è stato rivisto dalla Difesa civile di Pernambuco.
Quest’ultima ha anche precisato che almeno 3.957 persone hanno perso le loro abitazioni. “Benché abbiamo smesso di piovere in questo momento – ha dichiarato il ministro dello Sviluppo regionale, Daniel Ferreira – ci aspettiamo nuove forti piogge nei prossimi giorni. La prima cosa da fare, per questo, è dotare gli abitanti di misure di auto-protezione”.
Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro invia l’esercito
In alcuni casi, tuttavia, immaginare che le persone residenti possano difendersi da sole appare particolarmente difficile. Ad esempio, sabato 28 un improvviso e ampio smottamento ha investito una zona abitata a Jardim Monteverde, situata tra Recife e il comune di Jaboatao dos Guararapes, investendo la popolazione e uccidendo 19 persone.
– Mobilizamos ainda nossas Forças Armadas, a @DefesaGovBr e o @MinCidadania para o deslocamento de equipes à Grande Recife para auxiliar nas operações de socorro e prestar todo o auxílio necessário às famílias atingidas. @DefesaGovBr
Il presidente – ultraconservatore e apertamente climatoscettico – Jair Bolsonaro sabato attraverso il social network Twitter ha espresso le sue condoglianze e la propria solidarietà alle famiglie delle vittime. Ha inoltre affermato di aver inviato unità dell’esercito sul posto “per aiutare le operazioni di soccorso e garantire alle famiglie colpite l’assistenza necessaria”.
A febbraio 230 morti a Petropolis
La tragedia non è la prima a colpire il Brasile nel 2022. A febbraio, più di 230 persone sono morte a Petropolis, nello stato di Rio de Janeiro, colpendo soprattutto quartieri disagiati. Secondo gli esperti, tali eventi estremi non faranno che aumentare in futuro, a causa del riscaldamento globale che contribuisce a rendere più calda e umida l’atmosfera terrestre, e creando così le condizioni per piogge più violente e frequenti.
La città di Petropolis, in Brasile, è stata colpita da precipitazioni torrenziali, che hanno causato numerosi morti. Si cercano ancora decine di dispersi.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.