Un’ondata di precipitazioni eccezionale ha generato numerose inondazioni a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Le perdite e i danni sono elevatissimi. A cominciare dal bilancio delle vittime: secondo quanto riferito dalle autorità governative, i morti sono almeno 120. Ma potrebbero salire presto ulteriormente a 141, secondo le informazioni diffuse dal ministro della Salute Jean-Jacques Mbungani Mbanda. Ulteriori accertamenti sono in corso.
More than 120 people were killed Tuesday as the worst floods in years battered DRC's capital Kinshasa following an all-night downpour. Major roads in the city of some 15 million people, were submerged for hours, & a key supply route was cut off. #ClimateCrisispic.twitter.com/fvPJ4MULLJ
Per questo, al termine di una riunione di emergenza, il ministro degli interni Daniel Aselo ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. Dal punto di vista dei danni materiali, ancora non è possibile stabilire un bilancio certo. Si sa che vaste zone sono state sommerse, comprese le grandi arterie della megalopoli, nella quale vivono 15 milioni di persone.
Non a caso, la conta delle vittime non si concentra in un’unica area, ma è estesa a numerosi quartieri della metropoli. Compresi alcuni comuni limitrofi, nei quali infrastrutture e abitazioni sono stati distrutti da smottamenti. È il caso, ad esempio, di Ngaliema, località nella quale è stata spazzata via un’intera famiglia di nove persone, bambini inclusi.
Nel 2019 un’altra alluvione provocò 40 morti a Kinshasa
In un altro quartiere periferico, una frana ha tagliato in due la strada nazionale 1 del Congo, che dalla capitale porta verso ovest. Si tratta di una via di comunicazione di importanza capitale per la città, poiché la collega al porto fluviale di Matadi. Il primo ministro Jean-Michel Sama Lukonde ha assicurato che i lavori sono già stati avviati, ma ci vorranno ancora giorni prima che la strada possa tornare ad essere percorribile.
At least 141 people died in the Democratic Republic of Congo on Tuesday after heavy rains caused floods and landslides in the capital, Kinshasa. It was the latest in a series of deadly environmental disasters to hit West and Central Africa this year. https://t.co/G7FxMowqyopic.twitter.com/NDgm3qXR8a
In città invece, a straripare sono stati fiumi, canali e anche le fognature. Si tratta di eventi sempre più frequenti e intensi per la zona: nel mese di novembre del 2019 furono oltre 40 i morti a Kinshasa per le piogge straordinarie che, anche in quel caso, avevano provocato inondazioni e smottamenti.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.