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Una guida sulle piste ciclabili dedicata a tutti i cittadini e turisti che amano spostarsi sui pedali. Disponibile anche un percorso per raggiungere Expo.
30 mila copie, distribuite gratuitamente nei principali punti di riferimento della città. Le due mappe disegnano le piste ciclabili oggi disponibili nel capoluogo lombardo. Ma c’è anche una versione speciale, quella dedicata a chi voglia raggiungere Expo 2015 dal centro cittadino.
“Milano in Bicicletta”, realizzata dal Comune in collaborazione con Nexive, operatore postale privato, è una vera e propria guida pensata per i ciclisti. Riporta infatti le stazioni del bike sharing, le ciclofficine o negozi specializzati. Mette a disposizione itinerari e suddivide le piste in base alla loro percorribilità (mono, bidirezionali, attraverso i parchi).
“Grazie a queste mappe milanesi, city users e turisti potranno scoprire che ci sono tanti percorsi nuovi che si possono fare in bicicletta in sicurezza rispetto a qualche anno fa”, ha dichiarato l’assessore alla mobilità e ambiente Maran.
Negli ultimi 4 anni l’amministrazione ha infatti investito oltre 20 milioni di euro, anche per lo sviluppo delle zone 30. In 10 anni gli itinerari ciclabili sono triplicati, arrivando a 182 chilometri. Tra gli ultimi tratti realizzati l’amministrazione ricorda “le piste di viale Tunisia, via Verdi, passerella di via Breda, passerella via Padova-via Palmanova, il tragitto Lodi-Abazia di Chiaravalle, oltre al completamento dell’itinerario della Greenroute verso Expo. Al termine dell’Esposizione Universale partiranno i lavori sui tragitti Cadorna-Amendola, Repubblica-Montesanto e Corso Venezia-San Babila”.
“Continuiamo a lavorare – conclude Maran – affinché Milano sia sempre più una città a misura di bici, anche perché sono sempre di più i cittadini che scelgono le due ruote per i propri spostamenti quotidiani, anche grazie alla diffusione del bike sharing”. Un’ottima iniziativa, che allinea Milano alle altre città europee, come Amsterdam, Londra o Francoforte. C’è da capire dove potranno parcheggiare i ciclisti che arriveranno in bici a Expo, visto che fino ad oggi l’unica opzione è legare i mezzi sui piccoli alberi a pochi passi dai tornelli.
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