Dal primo ottobre in Inghilterra è vietato vendere posate e bastoncini per palloncini di plastica monouso, tazze e contenitori per alimenti di polistirolo.
A partire da domenica 1 ottobre, in Inghilterra è vietato commercializzare alcuni prodotti di plastica monouso.
La promessa è quella di eliminare tutti i rifiuti di plastica evitabili entro il 2042.
A partire da domenica 1 ottobre, alcuni articoli scompaiono da negozi, supermercati, supermercati, bar, ristoranti e hotel inglesi. Si tratta di posate e bastoncini per palloncini fatti di plastica usa e getta, tazze e contenitori per alimenti di polistirolo. Entra infatti in vigore nel territorio dell’Inghilterra la nuova – e più severa – regolamentazione sulla plastica monouso annunciata a gennaio 2023 dal governo britannico.
Stop alla plastica monouso nel Regno Unito: la tabella di marcia
Già nel 2018 il Regno Unito aveva introdotto restrizioni sull’uso di microsfere nei prodotti per la cura della persona, seguite due anni dopo da quelle su cannucce, mescolatori per bevande e cotton fioc. Nel 2022 è stato il turno della tassa di 200 sterline per ogni tonnellata di packaging di plastica fabbricato o importato; ne sono esonerati soltanto gli imballaggi che contengono almeno il 30 per cento di plastica riciclata.
A partire dal 1° ottobre si alza il tiro, perché nessun esercizio commerciale potrà più vendere posate e bastoncini per palloncini di plastica usa e getta, ma anche tazze e contenitori per alimenti di polistirolo. Questa data vale per l’Inghilterra: la Scoziaha già introdotto un divieto simile nel 2022 e il Galles si adeguerà a partire dal 30 ottobre.
Restano invece sugli scaffali piatti, vassoi e ciotole di plastica usa e getta usati per gli alimenti confezionati. Il governo d’Oltremanica li includerà però in un sistema di responsabilità estesa del produttore, per spingere progressivamente le aziende a ridurre il packaging e raggiungere precisi target per il riciclo. La promessa è quella di eliminare tutti i rifiuti di plastica evitabili entro il 2042.
Single-use plastic ban comes into force in England – with plastic cutlery and plates off the table https://t.co/3Z6qI1PdpU
Solo una minima parte della plastica usa e getta viene riciclata
“Questo nuovo divieto è il prossimo grande passo nella nostra missione di tolleranza zero nei confronti dei rifiuti di plastica dannosi. Proteggerà l’ambiente e aiuterà a ridurre i rifiuti, fermando l’inquinamento da plastica che sporca le nostre strade e minaccia la nostra natura”, commenta Rebecca Pow, sottosegretaria di Stato parlamentare per l’Ambiente.
Stando ai dati riportati dal governo, la popolazione inglese usa – e butta nella spazzatura – circa 2,7 miliardi di posate di plastica e 721 milioni di piatti di plastica ogni anno. Mettendo in fila le posate, si farebbe il giro del mondo otto volte e mezza. Attualmente, soltanto il 10 per cento di questa immensa quantità di rifiuti vienericiclato.
Dati in linea con quelli globali, raccolti dalla Minderoo foundation. Nell’arco del 2021 l’umanità ha usato 139 milioni di tonnellate di plastica monouso, la quantità più alta di sempre: ed era quasi tutta plastica vergine, cioè prodotta a partire dal petrolio. La capacità di riciclo aumenta, ma troppo lentamente: tra il 2019 e il 2021, sempre a livello globale, è passata da 23 a 25 milioni di tonnellate. Di cui appena 2 possono essere ritenute realmente circolari, perché la plastica viene riciclata per produrne altra.
Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Alcune buone notizie e qualche passo indietro nelle misure previste dal nuovo provvedimento del Consiglio dei ministri, in attesa del testo definitivo.