Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Pneumatici, un italiano su due non è in regola per vacanze sicure
Danneggiati, sgonfi, usurati o non omologati. Gli italiani non controllano gli pneumatici dell’auto. È quanto emerso dalla campagna Vacanze Sicure: 10 regole per stare tranquilli.
In Italia, risultano immatricolati circa 51 milioni di veicoli di cui, secondo quanto precisato dall’Aci, 38,5 milioni di vetture con un’età media di 11 anni e 7 mesi. Tradotto, significa che il 55 per cento di vetture nel nostro Paese ha oltre 10 anni di età. Le conseguenze sono facilmente intuibili: un alto tasso di Euro 0, 1 e 2 significa alte emissioni e consumi. Gli altri rischi riguardano la sicurezza, sia attiva per la mancanza anche dei sistemi Adas più “elementari” (l’Abs per evitare il bloccaggio dei freni, il controllo di stabilità e di trazione) sia passiva, con molte auto che non sono nemmeno dotate degli airbag per il guidatore. In tutto questo, come emerso dalla campagna Vacanze Sicure realizzata dalla Polizia in collaborazione con Assogomma e Federpneus, il 52 per cento degli italiani viaggia con pneumatici non in regola.
Leggi anche: Pneumatici sostenibili con gusci d’uovo e bucce di pomodoro
Quando la sicurezza viaggia su pochi centimetri di gomma
Quello che spesso non è chiaro è che un’auto poggia sulla strada grazie a pochi centimetri di gomma, ai quali è delegata gran parte della nostra sicurezza quando siamo in viaggio. La sedicesima edizione della campagna Vacanze Sicure è appena ripartita e sarà attiva fino a giugno nelle regioni Piemonte, Marche, Toscana, Lazio, Umbria e Puglia. L’obiettivo? Controllare lo stato di salute delle gomme, raccogliere dati e farli analizzare al Politecnico di Torino (i risultati verranno resi noti a luglio). Ma, soprattutto, sensibilizzare gli automobilisti italiani in previsione dell’esodo estivo sull’importanza della sicurezza stradale.
Usura e omologazione i problemi più diffusi
Nel corso degli anni, grazie all’azione della Polizia stradale, sono stati controllati oltre 100mila veicoli, con esiti piuttosto preoccupanti. L’usura del battistrada (la profondità non deve essere inferiore a 1,6 mm) è uno dei problemi più diffusi, poi l’omologazione o la misura sbagliata (ossia non corrispondenti a quanto riportato sulla carta di circolazione), i danneggiamenti come tagli o abrasioni e il gonfiaggio insufficiente. Questo lo scenario emerso da anni di indagini. Al quale si aggiunge un fenomeno meno noto: pneumatici “illegali”, ossia non omologati e venduti clandestinamente sottoprezzo.
Leggi anche: La campagna Pfu Zero combatte l’abbandono degli pneumatici fuori uso
L “ipotensione” fa male a consumi ed emissioni
Oltre il 52 per cento degli automobilisti viaggia con pneumatici gonfiati a una pressione inferiore a quanto previsto dal costruttore. Le conseguenze? Dal comportamento alterato del mezzo al cedimento strutturale dovuto al surriscaldamento (specie col caldo estivo), fino all’aumento del consumo di carburante (fino al 15 per cento) e delle emissioni. “Mettersi alla guida con pneumatici inadeguati espone a un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un gesto di irresponsabilità che si ripercuote negativamente su tutto il sistema della circolazione” ha sottolineato Giovanni Busacca, direttore del servizio Polizia Stradale.
Sicurezza, ambiente e costi le voci che incidono
“E’ nell’interesse degli automobilisti, della loro sicurezza, della salvaguardia dell’ambiente e dell’ottimizzazione delle spese curare lo stato di salute degli pneumatici”, ha chiarito Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma.
Ecco le dieci regole per viaggiare sicuri.
- Acquistare pneumatici nuovi, omologati e adatti al periodo stagionale (dal 16 maggio al 14 ottobre è vietata la circolazione con pneumatici invernali di tipo M+S se hanno codici di velocità ridotti rispetto a quelli riportati sulla carta di circolazione).
- Controllare sulla carta di circolazione che gli pneumatici montati abbiano le dimensioni e prestazioni previste dal veicolo.
- Rivolgersi per la manutenzione solo a gommisti specializzati
- All’atto dell’acquisto verificare che sullo scontrino fiscale siano riportate le varie voci (montaggio, equilibratura, contributo ambientale per ogni pneumatico da smaltire).
- Verificare che il sensore di pressione sull’auto (se esistente) sia funzionante.
- Ricordarsi che il montaggio “fai da te” è vietato per legge.
- Controllare una volta il mese la pressione di gonfiaggio, si possono ridurre i consumi fino al 15 per cento, oltre alle emissioni. Controllate la classe energetica che segnala la resistenza al rotolamento.
- Come ogni bene di consumo, la garanzia sugli pneumatici è di 24 mesi dalla data di acquisto
- Gli acquisti on line sono sicuri, a patto che venga rilasciato un regolare scontrino
- Condizioni economiche eccessivamente convenienti possono nascondere prodotti di scarsa qualità, in termini di durata e di sicurezza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Diecimila controlli in 7 Regioni. Il bilancio, aggiornato, dei controlli della Polizia stradale sullo stato degli pneumatici è scoraggiante. A rischio la sicurezza di migliaia di automobilisti e utenti della strada.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.