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Powerstop, prosegue l’impegno concreto di Volvo per ampliare l’infrastruttura di ricarica elettrica
A due anni dal lancio Volvo fa il punto sulle stazioni di ricarica Powerstop: 547 le tonnellate di CO2 risparmiata e 39mila le cariche erogate per 4,5 milioni di chilometri in elettrico.
- Il progetto Powerstop di Volvo è nato nel 2021 con l’obiettivo di incrementare le stazioni di ricarica ultra-rapida grazie al coinvolgimento della rete di concessionari.
- Volvo si impegna ad arrivare nel 2024 a una rete complessiva di circa 50 punti di ricarica, accessibili al pubblico e distribuiti nell’intero Paese.
- La prima stazione di ricarica Powerstop è stata aperta in una concessionaria Volvo di Perugia nel 2022, la più recente a inizio dicembre a Roma.
Dell’importanza della rete di colonnine di ricarica per la diffusione dei veicoli elettrici sul territorio italiano abbiamo parlato spesso, sottolineando come tra i fattori che limitano l’acquisto di un’auto elettrica ci sia proprio il dubbio (in gran parte infondato, come vedremo a breve) che l’Italia non offra ancora una rete adeguata. Un’Italia nella quale, invece, la rete si espande a ritmo notevole; solo nel periodo da luglio a settembre 2023, sono stati installati 2.018 nuovi punti di ricarica.
Il che significa che solo nei primi nove mesi dell’anno abbiamo raggiunto la cifra record di 10.456 colonnine installate, in aumento anche sulle autostrade e nelle regioni meridionali, e con la Lombardia in testa alle regioni più virtuose per numero di colonnine. Ma per sostenere la diffusione della mobilità elettrica serve anche l’impegno delle aziende. Ed è in questo contesto che si inserisce il progetto Powerstop promosso da Volvo Italia.
Powerstop, raggiunta quota 39mila ricariche
Inaugurato a Milano nel 2021, grazie al supporto di Volvo ltalia e in collaborazione con i concessionari che hanno aderito all’iniziativa, Powerstop è un esempio virtuoso di come anche le aziende possano dare un contributo significativo alla diffusione della mobilità elettrica nel nostro Paese, supportando appunto la rete di ricarica. Dal febbraio 2022, data dell’inaugurazione del primo impianto nella concessionaria Volvo di Perugia, all’ultima attivazione su Roma, si sono succedute 18 inaugurazioni per un totale di 22 stazioni di ricarica sparse sul territorio nazionale.
Stazioni di ricarica regolarmente in funzione, alimentate con energia da fonti rinnovabili e che, secondo quando comunicato da Volvo, ad oggi hanno erogato “39mila ricariche effettuate da inizio attività 4,5 milioni di chilometri percorsi e 547 tonnellate di CO2 allo scarico non emesse/risparmiate”. Ad oggi le stazioni di ricarica veloce (da 100 kW) Powerstop sono attive e sempre accessibili nelle concessionarie Volvo di numerose città: Alessandria, Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Civitanova Marche, Ferrara, Frosinone, Milano, Modena, Padova, Parma, Perugia, Ravenna, Rimini, Roma, Torino, Trento, Udine, Varese e Verona, con una copertura che, almeno per ora, privilegia il Centro-Nord.
Con le stazioni Powerstop abbiamo voluto dare il nostro contributo alla mobilità elettrica per renderla possibile sul territorio nazionale, per viaggiare nella nostra penisola sapendo di poter contare su punti di ricarica veloce e dislocati in maniera conveniente.
Michele Crisci, presidente Volvo Car Italia
Il progetto Powerstop è destinato a proseguire con nuove aperture di stazioni di ricarica nelle città non ancora raggiunte dall’iniziativa: Vicenza, Magenta, Empoli e Catania. Obiettivo, arrivare a 30 stazioni di ricarica veloce, a cui se ne aggiungeranno altre 20 da 50 kW, per arrivare nel 2024 a circa 50 punti di ricarica. A fianco di Volvo anche un nuovo Mobility service provider, Digital charging solutions, scelto per garantire una copertura più capillare, prezzi della ricarica più vantaggiosi (quelli riservati ai clienti Volvo sono di 0,50 €/kWh, al posto dei “normali” 0,94 centesimi) e la possibilità di sottoscrivere abbonamenti mensili a costi vantaggiosi.
Un impegno quello sull’infrastruttura di ricarica, che si aggiunge agli obiettivi di Volvo casa madre di ridurre la carbon footprint sul ciclo di vita di un’auto, di ridurre le emissioni nella sua catena di fornitori, incluso l’utilizzo per la costruzione delle sue auto di acciaio a emissioni “quasi zero” .
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